domenica 28 settembre 2008

Uomini preferiti 1

Homer...l'uomo al naturale...



Bob Dylan sempre e comunque!!!!





CLLLLLLINT!




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Kurt Vonnegut....>>





Joaquin Phoenix...


Uno dei miei primi idoli, John Travolta...!

mercoledì 24 settembre 2008

Clint Eastwood!






Ecco un vero mito.

Clint Eastwood, uno dei top 10 nella classifica dei miei uomini preferiti.

Bello, forse troppo bello in gioventù, è partito da film di serie B come "Tarantula" e il secondo episodio del "Mostro della laguna nera" (interpretava in modo improbabile un ricercatore, ma il ciuffettone lo tradiva); già per questo potrei tenere il suo poster in cameretta, ma la sua carriera, oltre che la sua faccia, dimostrano che si può crescere, maturare, imparare.

Se Sergio Leone, che lo rese famoso non solo con i suoi spaghetti western ma anche definendolo "Un attore con due espressioni, con cappello e senza cappello" (si era dimenticato dei suoi spettacolari capelli) fosse vivo, rimarrebbe esterrefatto da cosa è riuscito a fare, sia recitando che dirigendo.

Clint riesce a farti venire i brividi muovendo un sopracciglio, spostando appena una rughetta. Guardatelo in "Million Dollar Baby" e capirete.

In un libro a lui dedicato ho trovato una descrizione del genere "E' uno che riesce a fare tutto il lavoro dell'attore e far sembrare di non star compiendo alcuno sforzo, alcuna fatica".


Oggi, che gli anni delle menate cinematografiche sono finiti, possiamo riguardarci Callaghan e scoprire che non era affatto fascista, semmai prendeva in giro i poliziotti macho che ragionano con la pistola (oggi Steven Seagal può essere un buon esempio). E possiamo accorgerci che i suoi duri sono sempre personaggi tutt'altro che vendicativi, ma in grado di usare la violenza, se necessario.

Che altro dire? E' repubblicano ma ecologista, nell'America bacchettona che tuona contro l'eutanasia ha fatto un film che prende posizione, impietoso, non un pugno ma una mazzata allo stomaco.

E alla sua età, beh gente, se avessi 30 in più io il filo glielo farei!!!

E dunque, non perdetevi i suoi film quando li trasmettono in tv. Se anche vi capita uno di quelli brutti, almeno avrete un bel ragazzo da guardare!



venerdì 12 settembre 2008

Theremin!!!




Il primo strumento elettronico della storia!


Creato dal signor Theremin (russo), ebbe grande fortuna nei primi decenni del secolo scorso, suonato da solisti, soprattutto donne dall'aria misteriosa e mistica.


Negli anni 50' fece il botto nei film di fantascienza ("La guerra dei Mondi" su tutti) e horror.


Oggi è un oggetto di culto per musicisti che amano gli strumenti vintage (lo usano, tra gli altri, I Figli di Madre Ignota) e per migliaia di appassionati che se lo autocostruiscono!!




Qui una dimostrazione del celeberrimo Theremin Foxes!




giovedì 11 settembre 2008

Ho visto la Luce! Ho letto Kurt Vonnegut!




Capita nella vita di incontrare persone che ci somiglino, con le quali ci sentiamo come con noi stessi. Anime gemelle, ma l’amore non c’entra niente (potrebbe anche entrarci, ma credo che quasi mai capiti che una di queste persone sia anche quella di cui poi ci innamoriamo o che si innamora di noi). Persone che ci fanno dire “Dio, non sono solo, non sono solo a pensarla così, a sentirmi così”.

Io di queste persone ne ho incontrate diverse (sono fortunata), alcune per davvero, alcune attraverso le loro opere.
Kurt Vonnegut è uno di loro. L’ho sentito nominare per anni. Gemella Ciambella lo aveva “stracciato” dicendo che il suo romanzo più noto era una schifezza. Il suo nome mi incuteva timore, le sue copertine mi portavano in un mondo asettico, spaventoso e futuribile. Lessi “La colazione dei campioni”, ma era uno dei suoi ultimi libri e non ci capii niente. Diversi anni dopo mi capitò tra le mani “Ghiaccio Nove”: bello, ma ancora non capivo perché tutti lo chiamassero genio.
Poi l’anno scorso, dopo aver letto una sua intervista e aver sentito alla radio della sua morte, presi il coraggio a due mani e affrontai “Mattatoio 5”.
Per paragonare a qualcosa la sensazione che mi ha dato quel libro, vi prego di ricordare la sequenza finale di 2001 Odissea Nello Spazio: ecco, è quello che mi è successo.
Non solo quel libro contiene risate e orrore in una quantità che potrebbe mandarvi in overdose, ma fornisce la chiave che chiarisce l’intera opera di Vonnegut. Non leggetelo per primo, vi rovinereste il gusto supremo. Leggete prima “Le Sirene di Titano” , o “Ghiaccio Nove”, tenetelo in caldo, sbirciate la copertina di quando in quando, lasciatevi riempire dal titolo agghiacciante, e quando vi sentirete pronti, prendetelo in mano (magari in Inglese, la traduzione Italiana attualmente in commercio è un po’ piatta, tutto considerato) e lasciatevi investire.
Sarà un’esperienza, ve lo prometto.

Visiterete mondi incredibili, popolati da alieni, viaggerete nel tempo, riderete fino a piangere e le lacrime si congeleranno sui vostri volti irrigiditi dalla consapevolezza di quali mostruosità sia capace l'umanità.

E poi vorrete conoscere tutto di Kurt, e comprerete tutti i suoi libri. Scoprirete come la sua scrittura si sia sviluppata in una serie di esplosioni sorprendenti, come un universo in divenire, come la struttura narrativa si sia lentamente sfilacciata per cedere a parole dirette, a considerazioni illuminate e anche alla disperazione di uno scrittore che secondo me non credeva più nella scrittura (chiamatela crisi creativa) ed era stato in qualche modo dimenticato dal mainstream della cultura, modaiolo come tutti gli altri ambienti. E troverete un uomo generoso che non ha mai fatto mistero di niente di ciò che gli accadeva, donandosi in modo totale ai suoi lettori. Quando avrete letto un po’ dei suoi libri vi sembrerà di conoscerlo, saprete molte più cose di lui che di persone che considerate cari amici, e forse come me vi direte “AH! Averlo scoperto prima, quest’uomo!”

Bibliografia Consigliata (ma non obbligatoria)

Le Sirene di Titano,
Ghiaccio Nove,
Mattatoio 5,
Madre Notte,
Cronosisma,
Barbablù….
Me ne restano ancora molti da leggere, aggiornerò la lista in seguito…

Inoltre:
Mark Vonnegut (il figlio) Eden Express

"Non guardo il tramonto sentendo le voci. Penso solo che Dio ha un bell’impianto luci "(Afterhours)

Gemella Frittella: Com'è Bella Milano?





Come rispondere a Gemella Ciambella che apre il blog parlando di Berlino?


Ci ho pensato, ci ho ripensato. Ci ho scritto e riscritto. Alla fine ho deciso di affidarmi a qualcuno che già sapeva...




Com'è bella la città

Vieni, vieni in città che stai a fare in campagna? Se tu vuoi farti una vita devi venire in città.Com'è bella la città com'è grande la città com'è viva la città com'è allegra la città. Piena di strade e di negozie di vetrine piene di luce con tanta gente che lavora con tanta gente che produce. Con le réclames sempre più grandi coi magazzini le scale mobili coi grattacieli sempre più alti e tante macchine sempre di più.Com'è bella la cittàcom'è grande la città com'è viva la città com'è allegra la città.Vieni, vieni in città che stai a fare in campagna?Se tu vuoi farti una vitadevi venire in città.Com'è bella la cittàcom'è grande la cittàcom'è viva la cittàcom'è allegra la città.Piena di strade e di negozie di vetrine piene di luce con tanta gente che lavora con tanta gente che produce.Con le réclames sempre più grandicoi magazzini le scale mobilicoi grattacieli sempre più alti e tante macchine sempre di più.Com'è bella la città com'è grande la cittàcom'è viva la cittàcom’è...Vieni, vieni in cittàche stai a fare in campagnase tu vuoi farti una vita devi venire in città. Com'è bella la cittàcom'è grande la cittàcom'è viva la cittàcom'è allegra la città.Piena di strade e di negozie di vetrine piene di lucecon tanta gente che lavoracon tanta gente che produce.Con le réclames sempre più grandicoi magazzini le scale mobilicoi grattacieli sempre più altie tante macchine sempre di più.Com'è bella la cittàcom'è grande la città com'è viva la città com'è allegra la città. Com'è bella la cittàcomvè grande la cittàcom'è viva la città com'è allegra la città. Piena di strade e di negozie di vetrine piene di luce con tanta gente che lavora con tanta gente che produce. Con le réclames sempre più grandicoi magazzini le scale mobili coi grattacieli sempre più alti e tante macchine sempre di più sempre di più, sempre di più, sempre di più!


G.Gaber-Luporini 1970 copyright Edizioni Curci srl Milano


Sapete che gli abitanti di Pompei non sapevano che il Vesuvio era un vulcano? E se la montagnetta di San Siro fosse...Un vulcano? Immaginate!

La notte prima dell'inaugurazione dell'Expo, un rombo scuote Milano. Tutti si svegliano...si preoccupano! Non succede niente. Tutti tornano a letto. Un altro rombo! Tutti si svegliano, si preoccupano...Non succede niente. Tutti tornano a letto....e LA MONTAGNETTA DI SAN SIRO SI TRASFORMA NEL KRAKATOA!!!

La lava invade rovente la tangenziale, scorre sulla circonvallazione, ingorga Corso Como, sommerge Piazza della Scala, sale, sale, sale!!! Arriva alle boutique, invade i megastore copre macchine parcheggiate, fa saltare le vetrine dei negozi!
Ecco, il sogno si è realizzato: Milano finalmente avrà un senso per i turisti!
Discografia consigliata: Afterhours-Non è per Sempre
Afterhours-I Milanesi uccidono il sabato

Gemella Ciambella: ecco, vi presento le insegnanti di tedesco...



Frau UW (in alto) e Frau MJ (in basso).

mercoledì 3 settembre 2008

Gemella Ciambella: Berlin!Berlin!


Berlin! Berlin!


Da quattro mesi ormai, vivo a Berlino. Sono felice.
Sono venuta a vivere qui per stare col mio ragazzo, dopo 6 anni di vita a Londra.
Esattamente come quando arrivai a Londra da Milano, mi capita di fare un sacco di paragoni con I posti dove ho vissuto prima...noto le piccole differenze, le cose che sembrano follie locali o che non riesco proprio a spiegarmi, come se fossi una marziana. Ma mi abituai alle stranezze britanniche, percio' credo che Berlino sara' una villeggiatura. E poi io adoro Berlino.

Fino a 4 mesi fa non sapevo dire molto in tedesco, a parte chiedere il nome a qualcuno e dire da dove venivo (come se il pesante accento italiano che ho non mi potesse tradire!), e quando ho deciso di venire qui ho iniziato subito un corso di tedesco, il cosiddetto “Integrazion Kurs”, il corso di integrazione per emigranti, finanziato dal governo tedesco.

E' fantastico, studio tedesco e mi si apre un mondo totalmente nuovo, un mondo che prima potevo solo immaginare esistesse. In classe siamo tutti adulti, pochi I ragazzini, che presto trovano un'occupazione e se la battono alla grande, spaventati all'idea forse di dover studiare una lingua cosi complessa, ma penso io, anche molto affascinante.
Siamo tutti adulti dicevo, tutti emigranti con una storia alle spalle...io e una ragazza polacca siamo le uniche a provenire dalla comunita' europea e tutti gli altri vengono dalla Turchia, dal Marocco, dall'ex Jugoslavia, dall'USA, dal Canada, dal Kosovo, Filippine, Thailandia, Giappone, etc etc. Certi hanno visto cose che non credo di voler sapere, tipo quelli che vengono dal Kosovo...

E' molto strano passare da un paese in cui conosco la lingua, pur essendo straniera, ad uno dove non so chiedere nemmeno un caffe'. Sapevo benissimo che sarebbe successo, ma non sapere la lingua mi fa sentire un'idiota...La gente parla di me, con me li', e io non capisco. Mi fa paura chiedere il pane al panettiere. Mandare un pacco e' un incubo. Nelle feste mi eclisso (dimenticando che il 99% dei tedeschi parla un inglese migliore del mio). Prego che ci siano macchinette ovunque, per non dover chiedere un biglietto del tram.
Ogni tanto l'Inglese mi aiuta, mi lascio tentare dalla sua familiare semplicita'. Se non fosse per il mio ragazzo Jens non capirei nemmeno quando ordinare al ristorante.
Ma la cosa piu' spassosa e' stata quando siamo andati alla scuola di tedesco e nessuno parlava inglese o italiano e io avevo bisogno di avere tutto tradotto da Jens.
HO ancora 10 anni e mio papa' mi porta in giro...

In un momento la mia professionalita' e la mia sicurezza, acquisite lavorando per 6 anni a Londra
si disintegrano e io mi sento un'emigrante degli anni 60, arrivata in Germania a cercar fortuna.

Credo sia un sentimento ingiustificato, ovviamente, il non sapere il tedesco non vuol dire che io sia cretina, e nemmeno I miei compagni sono cretini...tuttavia ci sentiamo tutti dei deficienti, che a 40 anni o piu' devono iniziare da zero...



Entschuldigeng Sie, Bitte...

Per fortuna la scuola e' bella tosta, 4/5 ore al giorno, piu' compiti a casa, e io voglio davvero imparare e velocemente e a tuttoggi parlo senza paura nei negozi, con le persone, sono persino riuscita ad iscrivermi all'ufficio di collocamento! Certo Jens mi ha aiutata ma ho sostenuto il colloquio.

Tutte quelle cose che credevo di essermi lasciata alle spalle dopo la scuola tornano...ma adesso ho una consapevolezza differente e pur sentendomi un'alunna, adesso ho gli strumenti per analizzare le persone intorno a me.
Vi raccontero' I miei primi giorni di scuola...
Come il primo giorno di scuola entro in classe, mi presento all'insegnante, cerco un posto libero, saluto timidamente I compagni che gia' si conoscono da due settimane. Non ricordo I loro nomi e alcuni sono totalmente alieni al mio orecchio...chissa' da dove arrivano, mi chiedo.
La lezione si svolge tutta in tedesco: all'inizio credevo che fosse impossibile capirci qualcosa, speravo che ci fossero da qualche parte I sottotitoli, almeno in spagnolo! E invece vi posso assicurare che ce la si fa: con un buon vocabolario, certo, ma ce la si fa.
L'insegnante del primo giorno si chiama Frau U.W.: e' giovane, avra' tipo 30/33 anni, e' bionda, mi ricorda una versione tedesca di Grace Kelly.
Come Grace Kelly e' carina, bionda, e distante. E' molto brava a spiegare, a volte quasi materna, ma certe volte mi pare di cogliere un'altera indisponenza. Mah, magari ho le visioni io...alla fine sono appena arrivata!
Mi sorpende il fatto che, pur essendo cosi' carina, si veste in modo sciatto, annoiato, come se non le importasse. Certo, con tutta la polvere di gesso che si deve respirare non vale la pena di avere bei vestiti, perche' dopo 10 secondi netti avrebbero una strisciata bianca da qualche parte...e non e' una striscia dell'Adidas...
I primi giorni era tutto nuovo, non pensavo per niente a chi poteva essere l'insegnante, volevo solo diventare l'erede di Goethe. Ma poi col tempo, ho avuto modo di osservare meglio il suo comportamento e farmi un film in testa sulla sua vita...e credo a tutt'oggi di non essere tanto lontana dalla verita'. Ma questo arrivera' piu' avanti...

Dopo I primi tre giorni, di scuola ho conosciuto la seconda insegnante del corso, Frau MJ (se siete fan dell'Uomo Ragno, vi assicuro non e' la moglie di Peter Parker)...se Frau UW e' un quieto ruscelletto, Frau MJ e' uno Tsunami: appena arrivata in classe comincia a innondarci di fotocopie con extra spiegazioni di regole, parla velocissima, spiega come posseduta da un allegro demonio e non fa sconti a nessuno! Cazzo, se ti fa una domanda devi rispondere!
Scrive sulla lavagna ogni cosa che dice, unisce tutto con frecce colorate, non capisco, ma copio piu' veloce che posso, ma ho il fiatone dopo un po' che cerco di seguirla.
Frau MJ all'inizio sembra che ci voglia rendere la vita un inferno, ma in realta' ci ritiene degli adulti intelligenti e come tali ci tratta. DOBBIAMO CAPIRE IL TEDESCO, con lei non esiste un'altra alternativa.
Fisicamente Frau MJ sembra una che e' sfuggita al convento: veste in modo molto tedesco, col tipico gusto che ci aspettiamo dagli amici Goti, con camicione colorate a fiori, improbabili gonne, sandali alla fraticella con le calze collant. Ha I capelli corti, con un po' di sale e pepe, tra I colori biondi, ha un volto carino, ma non ce ne si accorge subito. All'inizio credevo che fosse zitella, ma in realta' e' sposata e ha una figlia. Ha energia per tutti, Frau MJ, e' una bomba di Tedesco.

Woher Kommst du?

All'inizio cercavo di cambiare posto tutti I giorni, ma poi ho deciso che stare in prima fila, dove nessuno osa stare, di fronte all'insegnante, e' assai piu' produttivo. I compagni tendono a stare sempre nello stesso posto, proprio come a scuola...

Come ho detto prima, alcune cose che sembravano solo retaggio dell'adolescenza, tornano in pompa magna quando si torna a scuola...ma per fortuna adesso le cose sono diverse, c'e' molto meno in gioco, nessuno ha gelosie, nessuno si offende se uno e' piu' amico dell'altro, etc.

E' buffo vedere come gli uomini tentano sempre di rispondere per primi, togliendo persino la parola all'interrogato! Ti suggeriscono anche quando non vuoi ascoltare, confondendoti nel piu' dei casi, le idee. Le donne invece, come sempre, sono le piu' insicure, esitano, balbettano. Pur sapendo le cose, si sentono cosi insicure che danno piu' retta ai suggerimenti della compgna di banco che alla loro testa, e allora sbagliano. Ma mentre I maschi suggeriscono solo per sentire il suono della loro voce e sentirsi dire che avevano ragione, le femmine suggeriscono per solidarieta', come se fosse un dovere della loro specie, unirsi e proteggere la piu' debole, quella interrogata: peccato che se la lasciassero sola, la “piu' debole” imparerebbe di piu'.

L'unica cosa che resta uguale, come ho detto, e' la sensazione di inferiorita'. Non e' colpa di nessuno, ma ho notato che improvvisamente, se non si conosce la lingua del paese dove si vive, si disintegra tutto...ci si sente meno sicuri di se', delle proprie capacita', del proprio lavoro...