martedì 30 dicembre 2008

Gemella Ciambella indaga: chi sono quegli scheletri nell'armadio?!


“...ma...allora non e' che non hai dei bei vestiti! E' che ti vesti male!” (la sincerita' e il candore di Verena Trausch colpiscono come un missile MIG la mia illusione di essere una donna di stile)


Ammettiamolo donne, tutte noi abbiamo degli scheletri nell'armadio...essi non sono il corpo del vostro precedente amante o il cadavere della vostra insopportabile suocera...
si tratta invero, di alcuni vostri VESTITI, che per oscure ragioni giacciono per lo piu' inutilizzati nel vostro armadio.
Lo so, vi capisco...li avete comprati in un impeto di follia, magari negli anni 80'! Forse erano pure in saldoooo, e quando li avete comprati avete pensato: ne ho assssssolutamente bisogno!!!

E adesso invece...vi siete accorte che magari sono vestiti troppo variopinti o stravaganti che non pensate di utilizzare, se non a Carnevale. Oppure, ecco ce n'e uno che avete preso per una serata particolare, e' costoso, sexy e bellissimo, ma vi toccherebbe fare un restauro completo (depilazione completa, trucco favoloso, nuovo taglio di capelli e tacchi paura) per fargli onore. E allora costa troppa fatica, meglio dimenticarlo li'. Oppure ci sono vestiti che vi andavano bene prima, ma adesso, purtroppo, non vi entrano piu', ma voi li tenete e sperate nel futuro.

Qualunque sia il vostro motivo, io ci scommetto che nel vostro armadio, come nel mio del resto, ci sono dei vestiti, delle scarpe, degli accessori che non usate, che magari pensate a come abbinare la mattina con la combinazione del giorno, ma costa una fatica erculea, e allora RIMANDATE.

Tranquille, siamo tutte cosi'. Ma proprio per questo vi consiglio di andare a dare un'occhiata alle vostre scatole e tirarli fuori questi scheletri, dargli un'occhiata e rivalutarli...in fondo non ci vuole la serata con George Clooney o Jaquin Phoenix o...Toni Servillo ( questo e' per te Frittella!) per indossare qualcosa di carino o particolare.
Ma il vero scopo di questo post e' di fare outing e dire anche voi con me "Si, anche io ho un sacco di scheletri nell'armadio!" guardarli e finalmente fare un punto della situazione.
In alcuni casi c'e' solo il mercatino dell'usato nel futuro di alcuni "Scheletri", o la donazione ad amiche che hanno misure piu' consone (sapeste quante magliette a balconcino ho dato via per mancanza di tette); in altri casi pero', c'e' un brillante futuro che li attende.

ED ecco alcuni dei miei Scheletri (che si sono tra l'altro ridotti molto, da quando mi sono spostata a Berlino, per ovvie ragioni di spazio...)


Il mio vestito verde da Ninfa delle foglie
Ah, anche questo quando l'ho comprato mi sono sentita di aver sbancato l'enalotto! L'ho preso tipo 9/10 anni fa in un negozio su una tangenziale, per tipo 10mila lire dell'epoca!
Per quel prezzo e' davvero un affare: taglio anni 20', colore bello, rifinito decentemente.
Mi va ancora bene, ma non mi sento piu' di indossarlo: non ho piu' 20 anni e davvero, senza tette non ha senso metterselo perche' sparisco nei volaant! lo vuole qualcuno?!

Ah, gli stivali viola scamosciati a punta!
questi sono stati un affare al contrario...li ho comprati a LOndra, quasi 3 anni fa, in una svendita di un negozio molto figo e costoso, uno che vende cose da romantiche donne inglesi (se ci penso adesso mi vien da ridere...).
Sono stivali bellissimi, ma decisamente, bisogna averci il fisico: dotati del cosiddetto "kitten heel", ovvero un tacco basso e sottilissimo, sono assolutamente proibitivi qui a berlino, dove tutti i marciapiedi hanno i san pietrini. Credo poi, che la punta-appuntita da modella di Versace mi si addica anche meno...Ma il dilemma e' “A chi li regalo?!” chi cazzo ha il 41 di piede ed e' donna?!

Forse solo io e Frittella, ma non mi pare il suo stile...


La camicia turchese Sisley “Truffaut”

No no, non e' che Sisley l'ha chiamata cosi', sono io che quando l'ho vista piu' di 6 anni fa in un negozio milanese ho detto a me stessa “Cristina, questa e' la tua occasione! Con la gonna plissettata sembrerai una delle attrici di Truffaut”...AHAHAHAHAHAH! Fatevi anche voi con me una bella risatona! Il taglio dritto e la stoffa morbida farebbero bene il loro lavoro, se pero' io possedessi un paio di tette misura 3a o 4a, almeno! Anche questa messa una volta...


Il tubino di velluto verde smeraldo

Questo pero' e' stato un vero affare: per 18 sterline me lo sono rapacemente aggiudicato in un negozietto di usato a Camdem alcuni anni fa...Ci entro ancora, ma devo trattenere il respiro...ma e' troppo bello, non posso darlo via. Purtroppo l'ho messo una sola volta (troppo elegante e corto forse, per l'ufficio) ma la mia amica Michela mi ha rincuorata: col giusto abbinamento potrei indossarlo piu' spesso.


Gonna di promod ROMANTICA!

Ah, questa pero' l'ho messa due volte!! Nella mia testa c'era questo abbinamento formidabile: stivali a punta, questa gonnina di tulle e una maglietta di ciniglia turchese. Avevo tutti I pezzi ma non li ho mai combinati. Troppa fatica e troppo freddo, specialmente a Londra. Adesso che vivo a berlino spero di poterla usare con un abbinamento piu' giovane e sportivo...e soprattutto spero di usarla!

La gonna di seta a pallini

Si, un'altro di quei costosi errori che ho fatto nel tentativo di provare a me stessa che ero un'eroina di Jane Austen: svolazzante e informe, e' fantastica per le donne con una forma formosa, ma su di me fa l'effetto di un vestito da strega...anche qui pensavo a Truffaut, ma se ci penso adesso mi vien da ridere...Qualcuna di voi vuole questa gonna? E' gratis...

Spero vi stiate divertendo...ovviamente questo non e' tutto, ho altre cose, magari faro' un altro post piu' in la', se questo vi piacera'. Aspetto commenti...


Nel frattempo, vi invito a guardare negli occhi I vostri fantasmi, che siano stati un acquisto avventato o un regalo sbagliato, guardateli, scegliete cosa volete tenere e tentate combinazioni che li renderanno attuali. Anzi! Potreste scoprire di avere un tesoro nascosto! E se avete qualcosa che e' un vero orrore ma vi piace tanto, tenetelo: e' bello avere qualche piccolo segreto nel nostro armadio.

la vostra Gemella Ciambella

-Dedico questo post ad Alessia Verena e Simona, che si sono sorbite le mie “sfilate” per la scelta dei nuovi abbinamenti di vestiti.

domenica 28 dicembre 2008

Il Bar dell'Artista




A Milano, sulla circonvallazione, c'è "Il Bar dell'Artista".
Dietro al bancone c'è il mio amico Mario Leny, uno di quei personaggi che bisogna conoscere.
Il suo bar trasuda della sua proprompente personalità e del suo amore per la musica.

Per Elvis Presley innanzitutto: Elvis è dovunque, sulle pareti in forma di poster, sulle mensole come testa in ceramica e come pupazzetto. Ma siccome Mario stesso è musicista ed ha tanti amici nel ramo, ci sono anche foto di lui e sua moglie con un pò di celebrità come Loredana Bertè e Renato Zero.

La musica regna sovrana e se la radio non è accesa, c'è lo stereo, con i dischi anni '60 o i ciddì dello stesso Mario.
L'atmosfera è quella che non puoi trovare nei pub puzzolenti di fritto e neanche nei bar figacciosi del centro, perchè anche se entri per la prima volta, magari sta andando la canzone che ti piace di più e se sei simpatico al Mario ti prende un pò in giro, ti coinvolge nelle discussioni, e alla fine esci un pò più su di morale...

Mi piace il bar del mio amico Mario Leny, è un posto come ormai nella gelida Milano ce ne sono pochi, dove ancora si possono scambiare quattro chiacchiere con persone con gli amici o con persone di passaggio e sentirsi un pò meno soli...




sabato 20 dicembre 2008

Bookspotting! 15/19 dicembre


Evviva! Evviva!
Eccoci all'ultimo appuntamento prima delle feste di Natale, durante le quali il vostro bookspotter avrà da fare tra feste e regali.
Ovviamente potete scriverci, se volete, di quanto avvistate fino al 6 Gennaio, le segnalazioni saranno comunque pubblicate.
A questo proposito invito tutti quelli che leggono la rubrica a inviare al solito indirizzo gemellearotelle@gmail.com i titoli dei loro libri dell'anno, quelli che per un motivo o per l'altro li hanno colpiti. Potete parlare anche della peggior ciofeca o del volume più sublime, basta che ci aggiungiate un commentino. Dài, uscite dal guscio, che poi facciamo una bella puntata di riepilogo del 2008. E già che ci siamo, segnalateci i titoli che regalate o che vi regaleranno.

Ed ora veniamo alla settimana: siamo ancora lontani dalle quantità del mese scorso, ma c'è una ripresa. Pochi direi i titoli di pregio, ma torna Stieg Larsson col secondo suo romanzo pubblicato. Per il resto personaggi stranoti ( Gogol, Camilleri) e nomi a me totalmente sconosciuti (Caterine Dunne): se avete commenti, fate pure. Compare per la prima volta il libro "Nelle terre estreme" che ha ispirato il film di Sean Penn. Purtroppo non ho idea se sia stato un successo editoriale o meno...Chi di voi l'ha letto?
Ed ora i libri sbirciati per voi sui mezzi ATM...Buone Feste!!!

"Contraccolpo" Andy McNab
"Uccelli da preda" Wilbur Smith
"Racconti Pietroburgo" Nicolaj Gogol
"Spingendo più in là la notte" Mario Calabresi
Guida Tturistica di Kenya e Tanzania
"New Moon" Stephanie Meyer
"A piccoli passi" Silvia Vegetti Finzi (puericultura)
"L'amore o quasi" Caterine Dunne
"L'età del dubbio" Andrea Camilleri
"Nelle terre estreme" Jon Krakauer
"Pochi inutili Nascondigli" Giorgio Faletti
"Idi di Marzo" Valerio Massimo Manfredi
"La ragazza che viene dal passato" Simone Van del Vlugt
"La figlia della foresta" Isabel Allende
"La ragazza che giocava col fuoco" Stieg Larsson

venerdì 12 dicembre 2008

Bookspotting! 10/12 dicembre

Le vacanze, gli scioperi, il maltempo senza requie: i nostri poveri lettori della rete metropolitana sono fiaccati e non reagiscono. Intimiditi dall'umidità ripongono per troppo amore i loro volumi e si accontentano di miseri giornaletti gratuiti, o di dispense o riviste.

Il risultato è un Bookspotting assai limitato questa settimana.

Una discreta varietà di titoli, nonostante tutto: vi invito a notare la mancanza di Stieg Larsson per la prima volta dall'apertura di questa rubrica, mentre "Gomorra" si riconferma un classico del mezzo pubblico.

Ed ora vi propongo un gioco: quando riuscite a sbirciare sul metrò il titolo di un libro, provate a prenderlo come un'ispirazione di un qualcosa che potreste fare per il vostro futuro, o per risolvere un problema...
Vi faccio un esempio: "I love shopping" vi consiglia forse di distrarvi con un giro per negozi, "La pista di sabbia" potrebbe essere un invito ad andare al mare, questo week end. Se volete esagerare potete anche comprare il libro e scoprire se ha in serbo qualche illuminante rivelazione. Vedete voi, può essere divertente...

Ed ora senz'altro indugio i libri sbirciati per voi sui mezzi pubblici...

"The Shining" Stephen King
"Nanga Parbat, la montagna del destino" Rehinold Messner
"Nodo di sangue" Hamilton Laurell K.
"Le Petit Prince" Antoine De S. Euxpery
"I love shopping" Sophie Kinsella
"Brisinger" Christopher Paolini
"La finestra rotta" Jeffrey Deaver
"Il viaggiatore notturno" Maurizio Maggiani
"Il giardiniere notturno" George Pelecan
"Gomorra" Roberto Saviano
"Il mondo delle cose senza nome" Daniela Rossi

venerdì 5 dicembre 2008

Bookspotting! 1/6 dicembre


Beh, non poteva continuare per sempre tanta abbondanza!

Vuoi perchè la gente è stanca, vuoi che ho scelto le carrozze sbagliate, ma questa settimana il bottino della rubrica è molto meno ricco delle scorse settimane.

Sempre grande varietà, dal giallo, alla scienza (ben tre titoli) al romantico. E anche questa settimana non manca Stieg Larsson. La cosa più strana è che sono soprattutto donne quelle a cui vedo leggere questo libro...Che debba leggerlo anch'io prima o poi?

Comunque, ecco a voi i libri sbirciati per voi sui mezzi pubblici...Menzione speciale a Monty che partecipa con una segnalazione, bravo bravo...


"Il Quinto Giorno" Frank Shatzing ( Monty 4/12 sulla 73 )
"Altre voci, altre stanze" Truman Capote
"La mappa della vita" Renato Dulbecco
"Uomini che odiano le donne" Stieg Larsson
"Figli del Nilo" Wilbur Smith
"Stato di paura" Michael Crichton"
"L'insostenibile leggerezza dell'essere" Milan Kundera
"Firmino" Sam Savage
"Gomorra" Roberto Saviano
"Un altro giro di giostra" Tiziano Terzani
"Ti ricordi di me?" Sophie Kinsella
"L'eroe di Trafalgar" Cornwell
"Un bastimento carico di riso" Alicia Gimenez Bartlet
"Dolomiti e calcari del Nordest" Alessandro Gogna
"La casa degli spiriti" Isabel Allende
"La vedova, il santo,il segreto del pacchero estremo" Gaetano Cappelli
"Il matematico impertinente" Piegiorgio Odifreddi
"Mondo senza fine" Ken Follet
"La pista di sabbia" Andrea Camilleri
"Le sabbie del Tempo" Michael Hoeye
"Il capo dei capi" Attilio Bolzoni, Giuseppe D'Avanzo
Libro Harmony
"Il gene egoista" Richard Dawkins
Meridiano Mondadori dedicato a Pasolini
"Codice 632" Josè Rodrigues Dos Santos
"A feast for crows" George R.R. Martin

martedì 2 dicembre 2008

Frittelle Spaziali


Fred e Geoffrey Hoyle “Quinto Pianeta” Feltrinelli (1965)

Rovistando nella biblioteca di un paesuccio dell’Alessandrino mi imbatto in un libro dalla copertina bizzarra (vedi foto) su cui campeggia la scritta “Dopo quel viaggio nello spazio sua moglie non era più la stessa”.
Sfoglio il volume, che promette di essere un fantascientifico TRASH con punte pornografiche.
Lo prendo. Lo porto in camerata all’ostello e leggiucchiando qua e là sembro confermata nelle mie previsioni. Le altre ragazze ascoltano la lettura e sghignazzano.
Incipit :”Hugh Conway si mosse a disagio nel letto. Un’ora prima sua moglie gli si era data con tanto fervore ch’egli ebbe la piena conferma di quello che sospettava: gli era stata infedele un’altra volta.”

La storia è un’ennesima versione del “Pianeta proibito” o di “Solaris”, ma molto meno filosofica.
Il protagonista (Conway) è uno scienziato che ha scoperto il pianeta Achilles nel sistema Helios, che si sta avvicinando alla terra. Conway fa anche parte di una commissione di tecnici che sta predisponendo una missione di esplorazione del pianeta a cui parteciperanno (seppur separatamente) Occidente e Russia.
Infine Conway ha una moglie che viene dipinta come un’oca semininfomane che lo cornifica da 10 anni(l’inizio del loro matrimonio), approfittando di una non meglio specificata e inarrivabile bellezza.
Tagliando corto, le due missioni torneranno decimate dalla curiosa natura di Achilles. Tra i superstiti c’è l’amante della moglie di Conway e dentro di lui un alieno che alla morte dell’uomo passerà nel corpo della donna.
L’alieno ha il potere di evocare negli uomini visioni tridimensionali dei loro incubi peggiori.
Aggiungendo che si tratta degli autori di A come Andromeda, da cui venne tratto il famoso sceneggiato RAI degli anni 70, ci sarebbe da aspettarsi grandi cose.

E invece…

Tanto per cominciare il libro è quasi totalmente narrato: i dialoghi sono pochissimi e a volte veramente imbarazzanti nella loro inutilità. Il resto è una continua pomposa descrizione assolutamente inconcludente. L’azione si svolge con una lentezza estenuante e ci si rende conto che tutta la prima parte della storia, perlomeno fino all’arrivo della missione su Achilles è completamente inutile. Nelle intenzioni degli scrittori si vorrebbe dipingere una società futuribile, dominata da “commissioni” cui il protagonista è avverso, ma è tutto talmente vago, annegato in paroleparoleparole inutili che ci vuole del bello e del buono per capirlo. E anche a capirlo ce lo si dimentica subito.
La descrizione delle tensioni politiche tra est ed ovest è grossolana e approssimativa (non ci viene mai spiegato il perché) e i due blocchi ne vengono fuori come bambocci litigiosi che non hanno alcun apparente motivo per contrastarsi, a parte contrastarsi.

Il mistero di Achilles, del perché sia fatto a quel modo e il motivo che spinge l’alieno ad intraprendere il viaggio verso la terra non sono spiegati, ma solo, come sempre, accennati, e poi al nostro buon cuore capirci qualcosa.

Se la piattezza dei personaggi forse un crimine poi, questi signori andrebbero messi in galera: Conway non ha più colore/calore di un funzionario (descritto con raro disprezzo) che compare per caso per interrogare qualcuno o di uno zerbino fuori dalla porta d’ingresso. Per quanti sforzi facciano padre e figlio nella congiunzione cosmica della loro creazione, non riescono ad affezionarsi tanto ad un carattere da portarlo a fondo e renderlo tridimensionale. Addirittura un personaggio viene indicato semplicemente come “la ragazza bruna”...

Quanto al sesso, beh, c’è davvero da rimpiangere i libri pornografici.
Gli autori sono sessuofobi del tipo britannico: dato che non ce la fanno a chiamare le cose col loro nome, a dire cazzofigaculotette, come due adolescenti pruriginosi ogni tanto si eccitano alludendo a una spalla nuda, ad un astronauta che si sveglia coi capelli di una donna nel naso, o a una presunta relazione tra il padrone di casa e “la ragazza bruna”.
“Mentre Conway e la sua moglie appena scoperta se la spassavano nella suddetta maniera…” scrivono all’inizio del capitolo 14 intendendo che i due stanno facendo l’amore.
E’ sconcertante poi la misoginia e il disprezzo per le donne che emergono: il concetto sembra essere tutte le donne sono puttane, pure mia moglie (che ci sia un transfer?), magari arrivasse un’entità aliena e si potesse scopare come una volta.
L’astronauta russa viene scelta solo perché è una donna bella (brava? Quando mai?) e da quel momento si vorrebbe far intendere che gli ormoni degli altri astronauti prendano il sopravvento. Tutto è allusione perché tutto è sporco.
“S’imbatterono in una barriera (…)alzata da una guardia campestre(…). Nessuno dei tre alzò un dito mentre Conway rimuoveva l’ostacolo.(…) Avevano le facce atteggiate a un sorriso di beatitudine e sembrava stringessero tra le braccia qualcosa che secondo Conway doveva consistere in femmine immaginarie”.

Insomma, non avendo il coraggio di dare spazio a fantasmagorici rapporti spaziali, sesso con l’alieno e quant’altro, il professore e suo figlio fanno la figura dei misogini e dei segaioli. Ma l’avranno fatto leggere alla moglie/madre, questo libro?
"Non sopporto cose scritte in maniera sciatta e confusa", parola di Raymond Carver e di Gemella Frittella...