mercoledì 30 dicembre 2009

Cult of Personality


Oggi ho trovato in un negozio del centro "Brivido nella notte", un film con Clint Eastwood in cui il mio eroe interpreta un dj radiofonico perseguitato da una fan un pò matta. Letta la trama, non ho potuto fare a meno di pensare alle aggressioni a Joseph e Silvio.
Perchè il significato di questi avvenimenti (ammesso e non concesso che si tratti di roba "genuina", non pilotata e non organizzata, dubbio che ormai mi attanaglia per ogni avvenimento mediaticamente rilevante) secondo me è stato vagamente travisato. Gli episodi di persecuzione o addirittura aggressione a personaggi pubblici sono abbastanza comuni. C'è sempre stato qualcuno che andava fuori di matto per un cantante, un attore, un politico, qualcuno così fissato dal cercare un contatto fisico, con l'oggetto delle proprie attenzioni.
Mi viene in mente Bjork, di cui un fan fuori di testa si era innamorato giungendo addirittura al suicidio per dimostrarle il suo "amore". E che dire del povero John Lennon, freddato da un ammiratore, talmente ossessionato da lui che era giunto ad identificarcisi (ammesso e non concesso che non sia stato un complotto della Cia come alcuni sostengono)?
Qualcuno dirà: Ma si tratta rockstar! D'accordo, ma allora di Ronald Reagan, mandato all'ospedale da un altro simpatico psicopatico che voleva far colpo sulla sua attrice preferita?(Povera Jodie Foster, immaginatevi come si deve essere sentita).
Mi ricordo poi, che proprio Berlusconi è stato eletto "rockstar dell'anno" da Rolling Stone (con grande scazzo di Monty). E' una questione di rapporto coi media: apparire, esserci, ed essere vincenti, di potere, di successo. Immagini del genere, inutile dirlo, fanno sognare, nel bene e nel male.
E tra tanta gente che resta abbagliata e adorante, c'è anche uno svitato che o ti scrive lettere (e non ci credo che il Joseph Ratzinger e il Silvio non ne ricevono di questo genere) o ti viene a cercare, per baciarti o menarti, in ogni caso per "marchiarti". Non farsi stringere la mano, ricevere il tuo tocco santo, ma per darti il suo, per dirti "Tu sei importante, ma pure io!"
Roba da matti? Essì, chi lo nega, ma c'è anche questo al mondo. E non voglio dire che un personaggio pubblico dovrebbe rinunciare ad essere appunto pubblico, le guardie del corpo esistono per quello. Diciamo che è un rischio che si sa di correre; solo che in Italia, abituati come siamo ai complotti ci precipitiamo subito a cercare un lato oscuro, pure se forse (di rado, lo ammetto) non c'è.

Perchè non è successo niente del genere in passato? Perchè questa è la prima volta nella storia che in Italia i politici hanno un' immagine mediatica. Pensate ad Andreotti, che immagine mediatica aveva? Una volta i politici si facevano vedere poco alla tv e probabilmente erano convinti che meno li si vedesse, meglio era per loro. Adesso è il contrario. Si può anche andare in Parlamento ma NON si può far senza un'apparizione in qualche programma televisivo, nel bene e nel male.
Insomma, non tutti quelli che cercano un contatto a suon di modellini del Duomo sono Gavrilo Princip*.
Certo, meglio un fiore che un modellino del Duomo... Mettete dei fiori, nei vostri cannoni, perchè non vogliamo mai la gueeerraaa...!PEACE AND LOVE
*Gavrilo Princip era uno degli autori dell'attentato di Sarajevo, che fu la causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Io non mi ricordavo il nome...

sabato 26 dicembre 2009

Il Natale cinematografico di Frittella!




Il Natale per me rappresenta (come credo per tutti, da sempre) quello che una spiaggia rappresenta per un naufrago sperso in mare da un sacco di tempo, un'approdo, una salvezza. I giorni di vacanza, l'allentarsi della morsa del lavoro, la prospettiva di riunirsi con la parentela (l'arrivo di Ciambella e Brotchen, il ritorno della cugina Lasagnetta da Venezia) e di vedere e sentire amici magari da tempo persi. Tutto questo mi piace. Si tratta di una specie di ritorno, di regressione ai tempi dell'infanzia, a quando preparavo i regalini per i miei parenti e la Vigilia appendevo le palline all'albero (adesso ho un alberello "tutto compreso" con già tutte le decorazioni montate, basta tirarlo fuori dal sacchetto di plastica).
Così, non mi disturba affatto se la tv si mette a trasmettere le vecchie commedie Americane che guardavo da bimbetta, tipo Doris Day, Dean Martin, Shirley McClaine, quei film con storie basate su una serie di idiotissimi equivoci che dalla sigla iniziale (cantata da un coretto gaudente) sai già che finiranno bene, in modo rassicurante, banale e conformista.
La cinica Frittella molla il colpo e lascia piacevolmente appiattire il suo elettroencefalogramma dai gorgheggi di Julie Andrews in "Tutti insieme appassionatamente" (un classico della famiglia, una riprogrammazione cerebrale operata dal nostro genitore in lunghi anni di repliche) o dalle danze di "Singin' in the rain" (strepitoso, senza scherzi).
Una volta di questi tempi c'erano un sacco di film di Jerry Lewis, ma adesso purtroppo è completamente passato di moda. Il mio preferito era "Artisti e Modelle", con Dean Martin che faceva il lumacone con una bionda insipida e Jerry che veniva concupito da una scoppiettante Shirley McClaine.
Oggi come oggi molte delle gag e molti dei concetti morali espressi in questi films appaiono ridicoli, roba da cadere dal divano dal moto sussultorio delle risate. Soprattutto Doris Day era fonte di irrefrenabile ilarità (anche perchè a 30 anni ce la volevano spacciare per una 19enne...). Però ribadisco, basta spegnere il cervello.
Adesso le commedie degli anni 80/90 stanno diventando i nuovi classici, e John Cusack la fa da padrone. Proprio l'altro giorno sbirciavo "Serendipity, quando l'amore è magia", un filmetto zuccheroso, ma tutto sommato sopportabile, col nostro John alla ricerca della donna della sua vita...Sapete di quei film che vorrebbero farti credere che è tutto possibile...Beh, comunque lui ne ha diversi e quindi per le prossime feste ci sarà sempre un angolino per John Cusack...
Anche le commedie adolescenziali degli anni 80 ogni tanto ci scappano, ma a parte qualche giovane appassionato di vintage e qualche coetaneo nostalgico, penso che ormai non interessino più a nessuno, quindi tra breve scompariranno.
Ed ora, intoniamo tutti insieme: The Hills are aliiiiive! With the sound of music....!
Buone Feste!

martedì 22 dicembre 2009

Il Karaoke di Doppiaazione!


Questa settimana, avvicinandosi il Natale, chiudendosi le scuole, e realizzandosi il sogno di Frittella di 15 giorni di dormite, Doppiaazione ha deciso di regalarvi un momento di ilare stupidera! Perciò eccovi "Last Christmas", canzunciella degli Wham, facile da canticchiare da soli o in coro! Sgoliamoci!

Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, You gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special

Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, You gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special

Once bitten and twice shy
I keep my distance but you still catch my eye
Tell me baby do you recognise me?
Well it's been a year, it doesn't surprise me

(Happy Christmas!) I wrapped it up and sent it
With a note saying "I Love You" I meant it
Now I know what a fool I've been
But if you kissed me now I know you'd fool me again

Chorus

(Oooh. Oooh Baby)

A crowded room, friends with tired eyes
I'm hiding from you and your soul of ice
My God I thought you were someone to rely on
Me? I guess I was a shoulder to cry on
A face on a lover with a fire in his heart
A man undercover but you tore me apart
Oooh Oooh
Now I've found a real love you'll never fool me again

Chorus

A face on a lover with a fire in his heart
(Gave you my heart)
A man undercover but you tore me apart
Next year
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
special
someone
someone
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
who'll give me something in return
I'll give it to someone
hold my heart and watch it burn
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
I've got you here to stay
I can love you for a day
I thought you were someone special
gave you my heart
I'll give it to someone, I'll give it to someone
last christmas I gave you my heart
you gave it away
I'll give it to someone, I'll give it to someone

lunedì 14 dicembre 2009

Gemella Ciambella vi avverte: non vi offendete, siamo tedeschi!


Piu' passa il tempo e piu' mi rendo conto che la gente litiga a livello internazionale perche' non si capisce a livello di tradizioni ed altro. Una cosa che in un paese e' normale, in un altro e' un insulto.

Prendete ad esempio me e Brötchen: quando cucino per lui mi offendo sempre. Non parliamo poi quando mi cimento ai fornelli anche per offrire qualcosa anche ai suoi amici!
Sorvoliamo sul fatto che tutti abbiamo delle fisse contro certi cibi e quindi e' difficilissimo trovare qualcosa che piaccia universalmente.
Parliamo del fatto che se non ci sono almeno 3 differenti spezie o erbe, i miei amici germanici non sono felici, che aggiungono il sale come se dovessero colorare il cibo di bianco, del fatto che non mescolano sugo e pasta quando porgono il piatto agli ospiti ma bisogna PER FORZA mettere in tavola due pentole contenenti una la pasta e l'altra il condimento, cosi tutti si servono da soli (perche' altrimenti si rovina l'effetto visivo...mi hanno detto...).
Aggiungiamo che mangiano tutto insieme: pasta carne e insalata.

Ebbene, tutto cio' e' un equivoco internazionale. Ne parlavo con la mia amica Risotta Saltata, una milanese che se ne intende di Nouvelle Cuisine: l'anno scorso lei ha vissuto per 4 mesi a Berlino e spesso commentavamo questo bizzarro (a nostro parere) modo di mangiare, dove tutto si mescola, non ci sono priorita' di portate, e la pasta e' un contorno!!!!
Dopo lunghe discussioni siamo giunte alla conclusione che I nostri amici tedeschi semplicemente non sono abituati a mangiare come noi, e non sono abituati ai sapori semplici ma genuini. Sara' una cosa della latitudine.

Inoltre, di recente, Brötchen ci ha spiegato che nella cucina tedesca tutto e' in un solo piatto: la carne, le verdure e il pane o cio' che lo rappresenta, come knödel o riso. Percio' anche la pasta. Per loro tutto e' un piatto unico!
Ed ecco anche spiegato il motivo di un deprimente "Tutto qui?" all'offerta di preparare un buon risotto milanese. Qui vediamo veramente come ogni cultura si organizza: per gli italiani che han tempo e non hanno bisogno di correre, tutti gli elementi del pasto sono separati e arrivano in comoda sequenza. I tedeschi, molto piu' sistematici e organizzati, mangiano le stesse cose ma organizzate in un solo piatto, da mangiare in una sola volta. Gli spagnoli invece hanno le Tapas,
separate ma da mangiare e spizzicare tutte allo stesso tempo.

Potremmo continuare all'infinito.
Ma mi fermo qui, felice di aver trovato la chiave di volta delle relazioni culinarie Germania-Italia e resto del mondo. Comunque il cappuccino bevuto a pranzo, per quanto efficiente, lo evitero' sempre!

venerdì 11 dicembre 2009

No Berlusconi Day a Berlino 05/12/09



Sono arrivata in ritardo di 20 minuti all'appuntamento del no berlusconi day.
Il discorso di apertura era gia' cominciato, ma sono riuscita sentirlo quasi tutto.
Da un lato della porta di Brandeburgo c'erano gli italiani e dall'altro lato una dimostrazione contro le torture in un paese che purtroppo non ho saputo riconoscere.
Ognuno ha la sua dittatura, purtroppo.
Eravamo abbastanza, tra i 200 e i 300, molti andavano e venivano.
Certo a Roma ce ne erano di piu', ma va detto anche che a Berlino molti italiani lavorano nei ristoranti e le 13 e' comunque orario di pranzo.

Il discorso e' stato breve, preciso, senza sbavature faziose del tipo "No a Berlusconi, viva la sinistra". Tradotto in tre lingue (Italiano, tedesco e Inglese) per dare la possibilita' a tutti di avere un'idea di cosa si parlava.

Il succo del discorso e' stato questo: la misura e' colma, colma di umiliazioni e ingiustizie. Non solo chi ha partecipato non ne puo' piu' di Berlusconi, ma anche e soprattutto del sistema che lui rappresenta e che gli gira attorno.
Chi ha partecipato non vuole piu' vivere da vassallo, vuole vivere da essere umano senza essere schiavo delle logiche di potere che in italia partono dal governo e si diramano come un veleno, intrecciandosi con vari interessi: la chiesa, l'industia e la sinistra hanno tutti le loro responsabilita' e connivenze.
Perche', si e' chiesta la gente li convenuta, per lavorare devo per forza conoscere qualcuno, dare qualcosa a qualcuno, essere amico o parente di qualcuno, o nel caso delle donne, darla a qualcuno? Perche' non posso essere valutato in base ai miei meriti ed alle mie capacita'? Perche' devo pagare le tasse a dei governanti che mi prendono in giro e non provvedono ai miei bisogni e semplicemente non fanno il loro lavoro?

Non ci sono stati i temuti prediconi pro sinistra, anzi qualcuno ha anche lanciato un appello: pensiamo a CHI potremmo votare, una volta dimesso Berlusconi...c'e' qualcuno che meriti la nostra fiducia?!
La manifestazione non e' stata ne' di destra o sinistra, e' stata umana. Ovvio che la maggioranza della gente li' era di sinistra, ma per me e' stata la prima volta in cui ho visto italiani che non si beccano tra loro per affermare la loro identita' politica.

Anche un noto e amato politico dei verdi locali, Hans Christian Ströbele (e' stato votato al parlamento in modo diretto dal popolo) si e' fermato con la sua bici per sentire e cercare di capire a fondo i sentimenti degli italiani presenti.
Presenti alla manifestazione anche molti stranieri, tra i quali russi e francesi.


Insomma, bello.

martedì 8 dicembre 2009

Scorciatoie

Trent'anni fa ad un amico o un parente si affibbiavano dei divertenti soprannomi: in tenera età sono stata nominata Gigi (ero un pò turbolenta) e più tardi Liselotte, Ciambella era Tinossa (lunga storia che non starò a ripetere). Il mio migliore amico lo chiamo da anni Ciccio. Mi rendo conto però che si tratti un'abitudine sorpassata. Oggi va di moda l'accorciamento del nome: Cristina diventa Cri, Roberto diventa Roby, Silvia diventa Silvy, Elisa Eli, Federico Fede, Alessandro Ale, Rebecca Rebi... E così via. E' diventato una specie di riflesso condizionato, quello di accorciare il nome di una persona, così radicato che c'è chi cerca di contrarre anche nomi brevissimi (Claudia Cla, Lisa Li etc)
Sarà una mia impressione, ma questa pratica ha un che di meccanico ed uniformante. Insomma, troppo facile accorciare un nome, troppo "matematico": prendi un nome, gli tagli un pezzo e (ogni tanto)ci metti una "Y" alla fine. Lo so, lo so, chisseneimporta. Ma non era più bello quando dietro al soprannome ci stava una storia, un elemento del carattere o fisico? Tipo i blues men americani? Howlin' Wolf, Blind Lemon Jefferson, cose così...Pensiamo anche ai classici italiani: il Patata, il Lungo, il Carota...sono così caratteristici.
Per non parlare dei film! Provate ad immaginare una pellicola come "I soliti ignoti" con al posto di Ferribotte, Capannelle e Pantera, nomi tipo Salva (Salvatore) o Giova (Giovanni) o Army (Armando)...Orrido!!!
Solo una sciocchezza? Un piccolo particolare trascurabile? Può essere! Però io il mio "Gigi" me lo tengo stretto!

lunedì 7 dicembre 2009

Il karaoke di doppiaazione! Buon compleanno zio Tom!


Buon compleanno a zio Tom Waits! 60 anni portati malissimo fisicamente, ma benissimo musicalmente! Grazie anche a sua moglie! Resta sempre matto come sei, ci piaci cosi!

Per festeggiare, cantiamo una delle sue canzoni piu' divertenti, o almeno, che mi piacciono di piu'. Tranquilla Frittella, non e' "Black rider" e'...

Singapore
We sail tonight for Singapore
We're all as mad as hatters here
I've fallen for tawny moor
Took off to the land of Nod
Drank with all the Chinamen
Walked the sewers of Paris
I danced along a colored wind
Dangled from a rope of sand
You must say goodbye to me

We sail tonight for Singapore
Don't fall asleep while you're ashore
Cross your heart and hope to die
When you hear the children cry.
Let marrow bone and cleaver choose
While making feet for children shoes
Through the alley
Back from Hell
When you hear that steeple bell
You must say goodbye to me.

Wipe him down with gasoline
Till his arms are hard and mean,
From now on boys this iron boat's your home
So heave away boys.

We sail tonight for Singapore
Take your blankets from the floor
Wash your mouth out by the door
The whole town is made of iron ore
Every witness turns to steam
They all become Italian dreams
Fill your pockets up with earth
Get yourself a dollar's worth
Away boys, away, boys, heave away

The captain is a one-armed dwarf
He's throwing dice along the wharf
In the land of the blind, the one-eyed man is King
So take this ring

venerdì 4 dicembre 2009

To hear or not to hear (lamentazione)


Di solito limito le mie esternazioni lavorative a pochi amici, così, tanto per farci quattro risate. Ma qualche volta rimango talmente di sasso che mi scappa, devo raccontarlo a tutto il mondo cosa mi succede.
Premetto come sempre che la mia conoscenza dei meccanismi scolastici (ambito della mia attuale attività) è minima, considerato poi che mi occupo di tematiche dell'handicap.
Chiarito tutto questo, ripeto nuovamente, seguo un allievo con disabilità sensoriale, ovvero sordo. Per tutta una serie di motivi non può seguire lo stesso programma dei suoi compagni ed ha quindi bisogno di un programma personalizzato con obiettivi più bassi. Non ha un'insegnante di sostegno. Ho passato il primo mese di scuola a far presente a tutti i professori la situazione, gli ho scritto una relazione in cui spiegavo qual'era il livello dal quale era partito lo scorso anno, come avevo operato, etc.etc.
Logica avrebbe voluto che mi si sottoponesse un programma all'inizio dell'anno che io seguissi? Forse, chi lo sa. Fatto sta che a parte un paio di persone, nessuno si è interessato della cosa. Io, abituata al fai da te, ho continuato a seguire le lezioni e proporre (con qualche eccezione ed aggiustamento) il medesimo programma al mio ragazzo. Che invero ha risposto benino.
Tra poco ci sono le pagelle, e dunque ho parlato coi vari professori chiedendogli cosa volessero proporre come verifiche a lui.
Qualche risposta sensata l'ho avuta, ma quando un prof mi ha detto "Ah, ma per lui non ho una valutazione" sono rimasta di merda. Cioè, io che cazzo ci vado a fare a scuola se poi questo non si prende neanche la briga di considerare l'allievo come tale? Cosa ti costa, oh bischero, chiedere di vedere un quaderno? Qual'è il problema? Spiegatemi, perchè io non l'ho capito.
Ieri mi è stato addirittura chiesto di stendere il programma personalizzato. A me! Che non conosco il programma degli altri ragazzi e quindi come loro lo scopro poco a poco. E che non credo essere qualificata per fare un'operazione del genere.

Ma c'è di più. Pare, ma sono voci di corridoio, che qualche professore sostenga che il ragazzo, siccome indossa le protesi, sia una specie di "sordo udente".
Le protesi, lo dico per inciso, non risolvono il problema della sordità, sono semplicemente degli amplificatori che amplificano -appunto- i suoni. Ma da qui a sentirci, a discriminare le voci dai rumori ce ne vuole! E ancora, mi viene da chiedere, ma io che vado lì a fare? Passo la giornata a gesticolare come una forsennata per poi sentirmi dire -anche se in modo ufficioso- che insomma, gli si potrebbe anche parlare a sto ragazzino? Mi piacerebbe che ci provassero.
Altra obiezione: ma come fa ad essere sordo se indossa le cuffie? Già, forse non tutti sanno che non solo i sordi possono sentire la musica, soprattutto i bassi (ci sono anche corsi di musicoterapia per loro) e le percussioni (prego guardare il video "Hands" dei Raconteurs), ma che grazie alle tecnologie che incamerano il suono direttamente nell'orecchio, anche loro possono ascoltare musica. In preferenza Rap, o musica suonata col piano, che contenga molti bassi. Però, tanto per fare un esempio, un sordo profondo non può sentire un quartetto d'archi, perchè le sue frequenze non sono percepite. Per quanto riguarda la voce umana, sentirà una sorta di borbottìo indistinto.
A questo punto qualcuno potrebbe dire "Ma tu sai queste cose perchè è il tuo lavoro, non quello del professore". E io risponderei "Certo, ma non costa un cazzo venirmi a chiedere delucidazioni...no?"
Insomma, mi sembra che più m'impegno io e più i professori si disinteressano. Non fanno alcuno sforzo per entrare minimamente in contatto con la disabilità, per capirla, anche se poco.
E' un problema di tutti i disabili (e nella mia scuola ne vedo molti), ma nel caso dei sordi è forse peggio.
Perchè un sordo non ha un handicap fisico come una paresi spastica, è una disabilità invisibile che si pensa rimediabile facilmente e della quale non si considerano le conseguenze a livello di comunicazione, rapporti sociali, costruzione logica del pensiero.
Mi fa rabbia, perchè vedo una quantità di ragazzi "normali" che se ne fregano altamente di tutto, mentre il mio allievo lavora tre volte tanto e quando non viene considerato un minorato, viene completamente ignorato e si mette addirittura in dubbio il suo handicap.
Chissà cosa farebbe l'ispettore Callahan se fosse al mio posto...

Per Gemella Ciambella, non e' tutto Kraftwerk in Germania!

Eh, si! Ancora non vi ho fatto un reportage sulla attuale scena musicale tedesca! Chi pensa che la musica tedesca si sia fermata ai Trio, ai Kraftwerk e a Nena dagli anni 80' si sbaglia!
La scena tedesca offre di tutto, dal rock al rap, anche musica super kitsch! Allora, los gehts!




I grandi vecchi: Einsturzende Neubauten
Cosa vi potrei raccontare ancora degli Einsturzende Neubauten? Partiti dal rumorismo piu' nefasto negli anni 80, sono oggi molto piu' ascoltabili ma evocano sempre sabba techno-infernali
e restano intellettuali e sperimentali. Alcuni dicono che con il loro ultimo album si sono un po' rammolliti, ma a me piacciono un sacco. La voce di Blixa Bargeld, sempre in bilico tra il velluto e i cocci di vetro, mi ipnotizza. Io e Frittella di recente lo abbiamo visto in un bar Berlinese di Mitte e pigolavamo come due tredicenni che hanno visto i Tokyo Hotel farsi una cioccolata nel baretto sotto casa! Che si puo' chiedere di piu'?




Elements of Crime
Anche loro non sono certo di primo pelo! Non sono molto famosi all'estero, ma la loro musica malinconica e senza inutili fronzoli e' comoda come un salotto imbottito. Apparentemente di sono formati nell'85', e ricordo che io e Frittella li scoprimmo proprio negli anni 80, grazie a un disco live comprato a caso.
Le loro canzoni parlano quasi sempre d'amore (almeno credo!), usano occasionalmente arrangiamenti quasi bavaresi (!), hanno fatto anche cover di Kurt Weil ("Surabaya Jonny") e spesso nei loro testi giocano con parole e paradossi: il loro ultimo album per esempio si intitola "Immer da, wo du bist nie" (sempre la' dove tu non sei mai).
Il loro stile pacato me li fa immaginare costantemente seduti al banco del loro Kneipe locale, avvolti in una nuvola di fumo di sigaretta, che bevono birra e si confidano con gli avventori, mentre fuori il vento della siberia spazza le strade di Berlino. RRRRRRRRRomantici!




Peter Fox
Alles Neue! Peter Fox e' un rappettaro che ho sentito per la prima volta l'anno scorso, quando mi
spostai qui. Ha i capelli rossi e faceva parte di un gruppo del quale non so il nome. Poi si e' messo in proprio ed e' diventato il beniamino di tutti. Col suo album solista "Stadt Affe" (la scimmia della citta') ha conquistato tutto e tutti, persino me, ed e' diventato il paladino di Berlino: nelle sue canzoni parla della citta', delle cose belle e di quelle meno belle. Le orchestrazioni usate in "Stadt Affe" spesso classiche, e sempre comunque melodiche. Mi piace un sacco Peter Fox!
Per me rappresenta Berlino, come l'orso sulla bandiera. Da conoscere, rappare, ballare!




Super 700
Tipi "indie rock" e cantano in inglese. C'e' posto per tutti! All'inizio pensavo che fossero britannici, poi ho capito che non era cosi. Le loro canzoni mi ricordano molto alla lontana Goldfrapp. La prima canzone che ascoltai di loro e' dell'ultimo album "Love Bites" e si chiama "s.t.t.s.m.c." ovvero "Someone tried to steal my car": si tratta ovviamente di una allegoria credo legata a una storia d'amore abbandonata al "via". Forse non estremamente originali, ma piacevolmente dark-70's-malinconici.




Freddy Fischer and His cosmic rockstar band
Nonostante il nome ingleseggiante, questo gruppo canta in tedesco, e che canzoni!! Musica disco anni 70' in allegro tedesco! Wow! Questi si che mi piacciono! Li ho messi persino sulla mia pagina facebook! :o)




Miss Platnum
Ci sono cose che semplicemente nella vita non si dovrebbero fare, per lo meno per non fare incazzare la gente. Miss Platnum purtroppo da questo orecchio non ci sente.
Cavalcando l'ondata Gipsy che ha trovato un fertile terreno a Berlino, questa giovane ha avuto la faccia tosta di fare cover di famose canzoni in un annacquato stile "banda tzigana". E' fatto in modo cosi insoddisfacente, che sembra di ascoltare la banda che chiede soldi sul metro'.
La sua voce non e' male, ma la pretesa di ri fare "Babooshka" di Kate Bush e' oltre che scandalosa, improponibile ed insufficiente.

Se siete curiosi, cercateli su Youtube! :o)

giovedì 3 dicembre 2009

A perfect (Fart) day

Grande successo della prima edizione del Fart Day! Ve ne siete accorti? Qui a Milano l'adesione è stata notevole, migliaia di persone hanno detto la loro sull'attuale situazione mondiale. Supermercati, mezzi pubblici, scuole invasi dal pacifico e mefitico puzzo della protesta! Qualcuno si è lagnato, ha detto che questo sistema di espressione personale rischia di essere letale per il suo stesso espressore. Ma per portare avanti le proprie idee ci vuole coraggio e a volte la maschera antigas. D'altronde anche Montanelli ha parlato di turarsi il naso, anni fa!
Dunque viva il Fart Day, al prossimo anno!