martedì 30 novembre 2010

Autoinvito a casa del Pizza

Il Pizza. Il suo vero nome e' Ciccio ed e' il piu' vecchio amico di Ciambella e Frittella. Il Pizza e' uno dei tipi piu' intelligenti, colti e simpatici che abbiamo mai conosciuto. Non solo, si interessa di tantissime cose, dalla letteratura a Bruce Springsteen, dai Fumetti ai film Horror alla spiritualita'. Il Pizza non e' laureato ma ne sa piu' di chiunque altro e' un incredibile mischione di cultura e trash. Grazie al Pizza Frittella ha scoperto tantissimi scrittori importanti, tra i quali Shirley Jackson. Grazie al Pizza ho cominciato ad amare i super eroi. Grazie al Pizza amiamo i film trash. Pero' nemmeno il Pizza e' perfetto: non ha mai curato il suo aspetto fisico e col tempo va sempre peggio. Capelli lunghi, nel migliore dei casi tagliati con la scodella dalla sua aiutante, barba lunga, maglioni del cretaceo, etc. Ebbene, per aiutare il nostro amico, abbiamo deciso di inviargli la Style Police, cioe' noi stesse in missione moda e design!

Ti veniamo a trovare prima di natale, caro Pizza, ti faremo tagliare i capelli e barba da un professionista, bruceremo i tuoi capi d'abbigliamento che non si possono piu' chiamare tali, senza parlare della fine che faremo fare alle tende di casa tua! Aspettaci con fiducia Pizza, ti salveremo noi!!! E' inutile che chiudi la porta a chiave o che ti barrichi mettendo i mobili davanti ad essa, niente fermera' la style police! Piomberemo come Gremlins dell'eleganza nel tuo salotto e riporteremo stile e grazia nella tua vita.
ASPETTACI...


sabato 27 novembre 2010

Gli appunti di moda di Gemella Ciambella: usciamo dallo stanzino dello scope!!!

Le gambe secondo voi sono depilate? Forse non voglio saperlo...

Ieri ero alla lezione di Pilates: avevo un paio di pantaloni da tuta nuovi, presi per 8€ al supermercato, calzini col buco e la testa arruffata.
 Guardando le mie compagne di corso e soprattutto la splendente insegnante, mi sono sentita un sacco della spazzatura che cerca di migliorare la propria figura.
Quando si fanno attivita' di movimento si consigliano "abiti comodi", che nella mia infanzia e giovinezza ho interpretato come "vestiti ormai senza forma che non importa se si rovinano rotolando sul pavimento della palestra". Questa tendenza e' diffusa spesso tra gli anziani.

Ecco ieri mi sono detta "e' ora di farla finita": perche' devo vestirmi come una poveraccia solo perche' sto' facendo un'attivita' sportiva? e anche a casa, perche' dovrei vestirmi con la tuta da ginnastica sfatta da anni di uso, o un paio di pantaloni anni 80' che non userei mai per uscire di casa? Essere in una situazione di relax non vuol dire perdere la dignita'. Pettinarsi (e possibilmente depilarsi) e' sempre una buona idea, vestire vestiti comodi ma dignitosi migliora l'umore, fa sentire sempre a posto e sicure di piacerci (e piacere) anche in momenti di "intimita' casalinga".
AAAARG! Ho un mancamento...


Avanti donne: via quelle ciabatte della nonna! al rogo la felpa di topolino prestata dal vostro ragazzo e mai restituita!!!Stare in casa e rilassarsi non vuol dire diventare montagnucce di stracci semoventi e spettinati che aleggiano tra la cucina e il salotto !
Non dobbiamo vestirci da battaglia anche in casa ma manteniamo stile e dignita' anche tra le mura domestiche: oggi si puo', la moda e' giunta ovunque a portare strali di rinnovamento persino nell'abbigliamento per coloro che scalano montagne o vanno in vacanze avventurose.

Non ci vuole molto, solo un po' di impegno, amore per noi stesse e non comprare vestiti al supermercatone.

giovedì 25 novembre 2010

Le fisse di Gemella Ciambella: numero 1-le voci.

Io sento le voci. Cioe', ascolto la radio e da un po' mi sono accorta che ci sono delle voci che non mi piacciono.
Mi danno proprio fastidio, tanto che devo chiudere la radio. Se in piu', le voci corrispondono a moderatori o moderatrici del tutto deficienti, allora capite bene che la cosa si fa grave.

Di regola ascolto Radio Eins, che ha un buon mix di musica, facezie e attualita'.
Finalmente capisco quasi tutto quanto viene detto e raccontato ma con questa consapevolezza e gioia, c'e' anche il fastidio che certe voci mi danno. Una volta suonavano neutre, ora che le capisco mi danno i nervi.
In particolare sono le moderatrici ad essere pestifere per il mio udito: ce ne sono due o tre che oltre ad avere voci che ritengo "difettose", si sentono anche delle grandi fighe (probabilmente proprio perche' lavorano in radio) e ogni volta che parlano sembra che debbano sedurre fisicamente gli ascoltatori.

Per esempio Marion Brasch: Marion Brasch sembra abbia da sempre il setto nasale deviato, la voce suona "intubata" come se vivesse perennemente nella landa del raffreddore. Inoltre credo abbia un disturbo alle gengive perche' la sua voce sembra quella di una persona che produce un sacco di saliva superflua, come se avesse la dentiera.  Se almeno fosse brava a fare il suo lavoro ci passeremmo sopra, purtroppo pero' non e' cosi: nelle interviste ai musicisti fa un sacco di domande stupide che gerano quasi sempre un silenzio imbarazzante, che gli artisti cercano frettolosamente di riempire con risposte a caso. Non contenta, Marion Brasch traduce al pubblico all'ascolto sempre un'altra versione di cio' che si e' detto: le sotrie sono sempre piu' incredibili, emozionanti e piene di pathos rispetto all'originale risposta dei musicisti. Il colmo del fastidio e' stato la settimana scorsa: Radio Eins regalava biglietti per il concerto dei Gorillaz: la gente telefonava in studio e Marion Brasch trattava gli ascoltatori come cagnolini che aspettano un bocconcino. Alla telefonata la vecchia Brasch rispondeva "ma davvero? danno via i Biglietti per i Gorillaz? Incredibile. Ma proprio qui?" I poveri ascoltatori interdetti rispondevano con timidi "eh si..." e dopo cinque minuti di umiliante "gatto col topo" l'ascoltatore poteva avere i suoi biglietti.

Un'altra cima e' Anja Caspary: anche lei non brilla per intelligenza o intrattenimento, e sembra non riesca proprio a trattenersi dal fare la voce da camera da letto con tutti. Almeno non suona come se avesse la dentiera pero' ha una irritante tendenza a fare la saputella.

La bionda Konstantina Vassiliou-Enz invece la dentiera sembra avercela: parla come una nonna che si sente ancora in pista. Gentile, educata, ridacchia e porta lo stile dell'anziana gentildonna che si e' arresa alla protesi.
Anche lei non e' la peggiore, ma non e' piacevole da ascoltare.

E infine parliamo di Bettina Rust, la Torquemada di Radio Eins: oltre ad avere una delle voci piu' inascoltabili e' anche una fan della chiesa e si serve del suo programma domenicale per divulgare il suo modo di vedere le cose. In "Hörbar Rust" Bettina invita una persona conosciuta a ripercorrere le fasi piu' importanti della sua vita e a far ascoltare musica portata dagli stessi ospiti. Piu' di una volta questa giovane-anziana ha invitato "personaggi" del mondo cattolico (proprio nel periodo in cui lo scandalo della pedofilia era al culmine in Germania) e ha fatto loro domande formulate in modo da far sembrare la chiesa cattolica una gran bella istituione di volontariato. Inoltre, i suoi ospiti sono quasi tutti sconosciuti e babbioni, quando iniziano a raccontare di se' non la smettono piu'.

Ci sono altre voci insopportabili, come quella della consulente psicologica infantile di Radio Eins o una delle giornaliste cinematografiche: entrambe hanno voci aride, stanche, sembra che abbiano mangiato un budino di polvere e siano narcolettiche.

Ci sono anche moderatrici brave e con una voce pulita, come Frauke Oppenberg, comunque mi chiedo come mai la maggior parte dei modertaori (uomini) di Radio Eins riescano a parlare in modo ironico senza scadere nella trappola del "George Clooney di Potsdam". Fanno commenti divertenti senza autocompiacersi. Sono spontanei quando ridono e quando cazzeggiano non sembra stiano leggendo un copione. E poi non portano la dentiera.

mercoledì 17 novembre 2010

Qualcosa di sinistra...

E' esilarante...
Mentre il governo Italiano si sbriciola e la vittoria di Giuliano Pisapia dà un chiaro segnale al PD, la sciùra Maria Pia Garavaglia, che dal PD riceve lo stipendio dice che piuttosto che appoggiare il sopra citato vincitore delle primarie, preferisce aderire alla campagna del terzo polo, che se non ho capito male riporterebbe in campo il caro vecchio sindaco sceriffo, Albertini.
Cioè, c'è proprio da ridere! Invece di accettare il risultato sentenziato dalla "base" per ottenere il quale si sono mobilitate orde di volontari e gli stessi votanti hanno dovuto fare un'offerta di 2 euro o più, ci si schiera addirittura contro!!! Ahahah! Ma se non eravate disposti ad accettare un risultato sfavorevole al vostro candidato, cari PD, perchè le avete volute tanto stè primarie? Perchè ci avete tirati fuori di casa in una domenica da Arca di Noè? E scusate ancora, ma perchè dovrei scegliere il PD se si comporta esattamente come il PDL e pretende di scegliere per me il candidato dopo aver sbandierata tanta democrazia?

C'è del marcio in Danimarca e non solo lì...

Per continuare a ridere amaramente cliccate qui

lunedì 8 novembre 2010

Giga Lena

Qualche settimana fa io e Speck abbiamo portato Lena dai nonni per un week end.
In questa occasione la piccolina ha battuto tutti i record: siamo saliti in macchina e l'odore della sua cacchina  già si spandeva per l'abitacolo. Ci siamo dovuti tappare il naso fino alla prima possibile fermata dove abbiamo eliminato la causa del mefitico olezzo.
Lena si lamentava, ma appena l'abbiamo tirata fuori dalla macchina ed ha capito dove si trovava ha smesso, e non appena liberata nell'appartamento dei miei si è messa a passeggiare tutta contenta. Come una novella Riccioli d'Oro ha mangiato subito gran parte dei crocchini della Miciccia e s'è pure inglobata la sua pappa gourmet, senza neanche preoccuparsi che la padrona di quella pappa potesse arrivare e prendersela a male.
Insomma, spadroneggiava come una rodata punkabbestia.

E la Miciccia? Secondo mio padre è spaventata dalla mole di Lena.
Io la chiamo sempre piccolina, ma lei è una miciotta piuttosto grossa. E' una siberiana e di per sè questo sarebbe sufficiente a farla robusta, ma il suo appetito la sta trasformando in un piccolo colosso. Ahhahah! Scusate, ma c'è davvero da ridere...
Se le soffi addosso Lena scappa via, basta un rumore diverso dal solito a farla spaventare, è una dolce fifona. Che una Lady altera e signora come la Miciccia possa temerla è abbastanza buffo...

In questo giorni Lena, sarà per noia o per la necessità di metter su (altra) ciccia per l'inverno, mangia come un cinghiale. Siamo arrivati a tre scatolette e mezzo al giorno, per tacere dei crocchini...Speck sostiene di non aver scelta di fronte alle insistenze della micia, ma se invece di darle mezza scatolina per volta come fa lui, le desse solo una cucchiaiata come faccio io, Lena non si sentirebbe autorizzata a chiedere sempre di più.
A parte le discussioni sulla dieta, tra me e Speck la competizione è per chi sia più amato dalla nostra pelosetta: lui cerca di conquistarla con crocchini che le porta direttamente a domicilio della poltrona, io uso le armi delle coccole e dei complimenti, la pettino e la lusingo.
Non credo che lei abbia intenzione di scegliere però...

domenica 7 novembre 2010

A serious man

Dopo l'inspiegabile ed incomprensibile "Burn after reading" i fratelli Cohen sono tornati loro stessi.
"A serious man" è un film sul destino di ognuno e su ciò che non riusciamo a prevedere e come affrontiamo l'imprevisto quando arriva a scompaginare la nostra vita.

La trama è quella che si può trovare in molte altre pellicole: l'esistenza ordinata e quasi sicura di un uomo qualunque (qui un professore universitario di fisica) viene improvvisamente capovolta da una serie di eventi imprevedibili fino a quel momento. La moglie lo lascia per un amico di famiglia, lui viene cacciato da casa insieme al fratello che viveva con lui e si trova a soggiornare in un motel. Il figlio più giovane, prossimo al Bar Mizvah, combina una serie di pasticci. La promozione che da tempo aspettava è messa in pericolo da una serie di lettere anonime che arrivano alla facoltà. Un allievo Coreano cerca di corromperlo. L'inquietante vicina di casa turba i suoi sogni.
Travolto da tutto questo e dai sentimenti scatenatisi, il novello Giobbe non sembra in grado di sopravvivere al disastro senza aiuto. Si rivolge dunque ad una serie di Rabbini che dispensano consigli incomprensibili (soprattutto se non siete ebrei) o del tutto inutili. Disperato, cercherà di essere ricevuto dal più saggio di tutti i Rabbini della città, che però rifiuterà di vederlo.

Sotto la superficie di una vicenda tragicomica  Joel ed Ethan s'inoltrano in argomenti tutt'altro che facili, quali il legame profondo, quasi mistico tra l'esistenza dei padri e quella dei figli, il destino di ogni uomo, come e se questo possa essere controllato, la visione della vita che abbiamo con i valori ai quali ci teniamo stretti in cerca di una stabilità e come questi vengano messi in dubbio e annullati dalle situazioni in cui realmente ci troviamo.
Ci mostrano che la sostanza delle cose è spesso diversa dall'apparenza, come le capacità di partenza non bastino a farsi strada e in persone dipendenti e incapaci si nascondano intelligenza e talento che qualcosa -la sfortuna o il destino, appunto- non hanno permesso di fiorire.
Di fronte alla vita sembra non ci siano vere soluzioni se non quella suggerita dal padre dello studente corruttore, "accettare il mistero".

Forse il pubblico estraneo alla cultura della comunità Ebraica Americana farà un pò fatica a cogliere tutte le sfumature, il carattere di alcuni personaggi (le storie apparentemente senza senso che i rabbini raccontano per dare soluzioni ai loro fedeli), l'umorismo paradossale con cui alcuni passaggi vengono trattati, ma gli amanti del cinema dei Cohen resteranno certamente soddisfatti da questo film quasi filosofico che contiene tutte le atmosfere, le visioni, il delirio di questi fantastici fratelli.

giovedì 4 novembre 2010

Solo a Berlino: Il Calendario BR!!!

Oggi mi sono soffermata di fronte a dei poster della nuova campagna della societa' del riciclo urbano berlinese. Le foto sono divertenti e riprendono degli spazzini in pose buffe e un po' da musical.
Leggendo bene, ho scoperto che le immagini appartengono al nuovo calendario 2011 della Berlin Recycling intitolato Tonnenboy (ragazzo dei cassonetti) e che lo si puo' avere semplicemente rivolgendosi agli autisti dei mezzi BR in servizio. Se conoscete il tedesco, leggete la notizia direttamente dal sito Berlin Recycling.

Che altro dire? VOGLIO QUEL CALENDARIOOOOOOO!!!

lunedì 1 novembre 2010

Milano, 1 Novembre!


Sembra uno scherzo di Halloween ma non lo è. Con il diluvio che imperversa nelle strade milanesi, il parco Lambro allagato ed il fiume Seveso esondato, l'Amsa fa uscire i mezzi per la pulizia diurna delle strade...Spreco di acqua, benzina, ore lavorative...Forse un eccesso di zelo in previsione delle elezioni????