lunedì 28 maggio 2012

Life in the 80ties

Chi non li ha vissuti non può ricordare quanto fossero folli gli anni '80: Le pettinature cotonate, le spalle imbottite, l'abbigliamento improbabile, l'edonismo, i risvolti ridicoli dei comportamenti e delle mode. Questo trafiletto che ho trovato su una copia d'annata di "Abitare" può però darvi un'idea: si sa che i "redazionali" sono pagine pubblicitarie travestite da notizie, ma qui non si riesce a capire come una delle più prestigiose riviste di architettura italiane abbia potuto spacciare un articolo del genere ai propri lettori. Di Pietro direbbe "Che c'azzecca?", noi ci limitiamo a lodare tanta creatività...Made in Italy.

domenica 13 maggio 2012

Cosa c'è sotto Macao?

La scorsa settimana si è gridato con gaudio all'occupazione del Grattacielo Galfa di Milano da parte di un collettivo di artisti chiamato "Macao". Alcuni han fatto salti di gioia, altri (pochi) hanno criticato. RadioPopolare di Milano approva, il Sindaco Pisapia dice "Sì, ok l'arte, ma nella legalità".

Tutta questa faccenda mi vede un pò dubbiosa. Devo dire di essere diventata molto critica in questo ultimo periodo e di non sopportare più le manipolazioni a cui siamo continuamente sottoposti: ogni tanto scopriamo qualcosa di spiazzante a proposito di qualcuno che avevamo sostenuto, anche solo moralmente, e oltre a rimanerci male diventiamo un pò più cinici.

Ecco, io sono parecchio cinica, e perchè mi faccio queste domande:
1) Ho lavorato al grattacielo Galfa (allora proprietà di un gruppo bancario) fino al novembre del 2005. L'anno successivo gli uffici sono stati spostati in un centro direzionale. Sono dunque 6 e non 15 anni (come invece sbandierato a destra e sinistra) che l'edificio è vuoto. Perchè gonfiare tanto questa cifra? Forse per far colpo sull'opinione pubblica???
2) D'accordo che la giunta Pisapia è di sinistra -e meno male- ma possibile che non si faccia neanche un pensiero a sgomberare una proprietà privata nel centro di Milano che un gruppo di persone ha occupato abusivamente? Queste persone, a giudicare dalle immagini di un telegiornale, appena entrati hanno subito installato una spina per servire birra...un pò strano? Insomma, vi ricordate il Leoncavallo e il Cox?
3) Ma chi sono questi artisti che in un periodo di crisi economica allucinante come questo, in cui i fondi scarseggiano per tutti e la gente si suicida perchè non ha lavoro possono permettersi di spendere il proprio tempo a ristrutturare gli spazi di un edificio del genere? Come mangiano? E dove hanno preso tutte le belle e costose attrezzature che ho visto in tv?
4) Dove prendono l'energia elettrica?
5) Come mai tanta gente in vista (tipo Daria Bignardi)li appoggia?
6) Il proprietario dell'edificio è attualmente Ligresti. Possibile che non s'interessi della sua proprietà?
7) Perchè occupare il Galfa, in posizione centralissima, vicinissimo alla Milano da bere di Corso Como, invece di un qualunque capannone a Quarto Oggiaro?

Sono cattiva? Mmmm, non lo so. Tutta la faccenda è ben strana. Una mia amica è andata a dare un'occhiata al Galfa e mi ha detto di aver avuto l'impressione di trovarsi di fronte a persone che non hanno le idee chiare su cosa fare di e dentro questi spazi. Io proseguo nel mio percorso cinico e prevedo che il grattacielo diventerà una torre di locali per feste "artistiche", oppure ai tipi di Macao sarà dato in gestione un teatro di Milano a costo zero (magari il Lirico?) o qualcosa d'altro. Sicuramente qualcuno avrà molta pubblicità da questa storia, ed i suoi bei vantaggi.
Aspettiamo e  vediamo....





domenica 6 maggio 2012

Pulizie e illuminazioni di primavera

Antefatto: da quando vivo con Brötchen ho avuto modo di osservare che per lui e' molto difficile buttare via qualcosa. In particolare, i vestiti.
Nonostante il suo guardaroba sia pieno e ogni tanto egli compri grosse quantita' di magliette e pantaloncini estivi, alla fine indossa sempre le stesse cose e non butta mai via niente.
Il risultato e' che, nel suo armadio, si puo' quasi "leggere" tutta la storia del suo stile. Senza risultato ho cercato di convincerlo a buttare via i suoi reperti anni 80': giacche gigantesche con le spalle imbottite, pantaloni a sacco, camicie dai colori e fantasie accecanti.

Eppure, a volte gli dei dell'Olimpo ci ascoltano: quando ormai avevo rinunciato a liberarmi dei nostri coinquilini fuori moda, e' successo il miracolo e a causa di un nuovo incarico lavorativo per una volta BrÖtchen ha dovuto indossare giacca e camicia ma ha trovato a malapena un esemplare di ognuna nel suo scrigno dei vestiti.

Dopo avermi fatto il defile' piu' divertente della stagione, provando tutto il provabile, Brötchen ha sentenziato: "ho un'armadio pieno di roba inutile! Devo buttare via quasi tutto e comprare qualcosa di decente!". Gaudio e gioia! Musica per le mie orecchie, mis sono fatta promettere che il sabato seguente saremmo andati a comprare qualcosa di decente per lui.

Ma, come avrete intuito dal titolo, la gioia e' stata seguita dalla consapevolezza che...chi cammina con lo zoppo inpara a zoppicare! Accompagnando un'amica a fare compere mi sono  guardata distrattamente nello specchio di un camerino ed eccomi li': capelli per aria, vecchi jeans e maglioncino del mio periodo extra-small...un incubo!! Come posso dare consigli agli altri se io mi vesto cosi?! E il colpo finale me lo ha inflitto la mia migliore amica berlinese, Piroggena: parlando con lei della mia osservazione dello specchio mi ha detto "Sei troppo critica con te stessa, ma se proprio vuoi cambiare qualcosa...io smetterei di mettermi sempre e solo pantaloni a zampa! E poi dovresti metterti magliette della lunghezza giusta per pantaloni o gonne, sono sempre troppo corte! E poi...basta mettersi una maglietta o camicia elegante e sotto dei jeans sdruciti!".
Questi commenti mi hanno colpito come una meteora in fronte!
Dopo l'essermi ripresa dallo shock, sono corsa al mio armadio ed eccoli: centinaia di vestiti meravigliosi e quasi per niente usati! Anche io come Brötchen, ho comprato un sacco di vestiti ma alla fine, per pigrizia, mi riduco sempre ad usare sempre gli stessi.

Questi li abbiamo trovati nell'armadio di Brötchen insieme ai vestiti...
Riusciremo, io e Brötchen, ad usare i nostri vestiti nuovi e mai indossati da anni? Riuscira' Brötchen a dare via i suoi "amici tessili" degli anni 80'? La risposta alla prossima puntata...

martedì 1 maggio 2012

Buon Primo Maggio!

Quest'anno gli auguri ve li faccio con delle canzoni che nonostante il tempo descrivono bene la deriva che sta prendendo il mondo del lavoro in Italia e nel mondo...
Eccovi allora:
Lee Dorsey "Working in a coalmine"
Sam Cooke "Chain Gang"
Tennessee ernie Ford "16 Tons"
E per darci una prospettiva futura... The Animals "We gotta get out of this place"
BUON PRIMO MAGGIO