mercoledì 25 aprile 2012

Buon 25 Aprile!

Quest'anno, per festeggiare degnamente il giorno della Liberazione, vi posto questa smagliante versione della canzone simbolo della Resistenza, Bella Ciao!
Buon ascolto e buona festa!

martedì 24 aprile 2012

Sportello di servizio Doppiaazione: Come pagare l'IMU

Abbiamo pensato di aprire uno sportello per aiutare i nostri lettori con le magagne di tutti i giorni. Abbiamo interpellato il commercialista di Doppiaazione per fornirvi risposte concrete se avete dei problemi a calcolare l'IMU con i vari acconti, le aliquote variabili e le aliquote base, eccovi un aiuto:

Per il calcolo del limite temporale delle rate:
\lim \limits_{n \to \infty } n\varphi  = \lim \limits_{n \to \infty } \left( {n \cdot arctg \frac{y}
{{n + x}}} \right) = \lim \limits_{n \to \infty } \left( {\frac{{arctg\frac{y}
{{n + x}}}}
{{\frac{1}
{n}}}} \right) = \lim \limits_{n \to \infty } \frac{{\frac{1}
{{1 + \left( {\frac{y}
{{n + x}}} \right)^2 }} \cdot \frac{{ - y}}
{{\left( {n + x} \right)^2 }}}}
{{ - \frac{1}
{{n^2 }}}} = = \lim \limits_{n \to \infty } \frac{{yn^2 }}
{{\left( {n + x} \right)^2  + y^2 }} = y \cdot \lim \limits_{n \to \infty } \frac{1}
{{\left( {1 + \frac{x}
{n}} \right)^2  + \left( {\frac{y}
{n}} \right)^2 }} = y \cdot 1 = y


                                                             per rapportare le aliquote alle rate:
\lim \limits_{n \to \infty } \left( {1 + \frac{{z}}{n}} \right)^n  = e^x \left( {\cos y + i\mathrm{sen}\,y} \right)=e^xe^{iy}=e^{x+iy}=e^z
                                                                  
                                              per compilare l'F24 o il bollettino:
 f'(x) = \displaystyle\frac{(-\mathrm{sen}\,x+i\cos x)\cdot e^{ix} - (\cos x+i\mathrm{sen}\,x)\cdot i\cdot e^{ix}}{(e^{ix})^2} = \displaystyle\frac{-\mathrm{sen}\,x\cdot e^{ix}-i^2\mathrm{sen}\,x\cdot e^{ix}}{(e^{ix})^2} = 0

giovedì 12 aprile 2012

Un naso per amico

E prima o poi...tornerà anche l'olfatto!
Evviva! Dopo tre settimane di convalescenza ecco il nuovo fiammante naso di Speck! E' costato gran fatica, ma finalmente è qui! Non che i mal di testa, le perditucce di sangue ed i lavaggi nasali siano finiti,  andranno avanti ancora per un pò, ma il grosso è fatto! Yuuuu!

domenica 8 aprile 2012

Ciambella vi invita...nella tavernetta del film!

Ciao a tutti e benvenuti nella tavernetta dei films di Gemella Ciambella! Prego, sedetevi, mettevi comodi, prendete qualcosa da bere e parliamo di films, in TV e al cinema.

Per iniziare parliamo di un bel documentario in onda in questo periodo su Arte: "Corman's World: Exploits of a Hollywood Rebel" (rititolato in tedesco "UFOS, SEX UND MONSTER - DAS WILDE KINO DES ROGER CORMAN") e' un documentario  che parla appunto del genio Roger Corman, il re dei film di serie B dagli anni 50 in poi, l'ispiratore di innumerevoli film del genere fantastico e di fantascienza, oltre ad essere uno dei piu' lungimiranti promotori di giovani talenti del mondo del cinema.
Attraverso interviste con Corman stesso, la moglie e partner in affari, alcuni dei suoi "pupilli" diventati star internazionali (Ron Howard, Jack Nicholson, Scorsese, Bogdanovich etc.) e spezzoni di alcuni dei suoi film piu' pazzi e famosi, si ricostruisce la carriera di questo genio "di serie B" del cinema americano. 
Tra citazioni di titoli al limite del credibile e poster dai colori psichedelici, esce il ritratto di un insospettabile amante del cinema colto: per esempio scopriamo che Corman e' stato distributore di capolavori del cinema "serio", da Truffaut a Kurosawa in un territorio, gli USA, non certo facile da conquistare con tematiche profonde. Inoltre Corman ha sempre supportato giovani registi e attori. 
Il ritratto che ne esce e' affettuoso e ottimista, anche se film come "Guerre stellari" e "Lo squalo" hanno rovinato la piazza ai film trash, dato che hanno usato le stesse tematiche ma con milioni di dollari spesi negli effetti speciali. Tuttavia l'influsso dei film di Corman e' ancora li' e lui, il grande Roger, e' sempre al lavoro.

Sempre magico Roger!!
Imperdibili due momenti: Quentin Tarantino che mendica timidamente una membership onoraria nel club dei registi di Corman (tra i quali Joe Dante) e il momento di commozione di Jack Nicholson, mentre confessa come sia stato importante il supporto di Roger durante i suoi inizi. Un documentario da vedere per riscoprire un grande del cinema!!!!!!

"The Artist" e' il film del momento: nonostante l'idea di fare un film muto in tempi moderni non sia nuova (il primissimo fu l'esilarante "Silent Movie" di Mel Brooks, poi alcuni anni fa il surreale film animato "Bellville Randez-vous") questa pellicola e' come una boccata d'aria fresca di montagna in un panorama cinematografico ormai soffocato dall'ovvieta' e dalle idee trite e ritrite, dai sequel, prequel e remake che non dovrebbero NEMMENO essere pensati.
Et voila'!
Il film racconta la vicenda di un divo dei film anni 20', George Valentin (Jean Dujardin) che rifiuta di adattarsi all'arrivo del cinema sonoro. Dal successo, l'eroe passa alla poverta' e dovra' cambiare radicalmente il suo approccio con la vita per ritrovare la felicita'. Il regista Michel Hazanavicius ha basato la sceneggiatura sulla vita di un nonno e devo dire che dietro una storia apparentemente facile, si celano messaggi che, in questo periodo in cui tutti parlano di "crisi", torneranno utili a chi avra' la pazienza di cercarli. L'eroe del film non solo dovra' reimparare ad amare e ad avere fiducia nelle persone, dovra' anche cedere all'orgoglio e accettare i cambiamenti radicali. Non ci si annoia nemmeno per un momento, nonostante l'assenza di "dialoghi". Gli attori sono bravi e coinvolgenti (Jean Dujardin, Berenice Bejo, John Goodman, James Cromwell e l'impagabile cagnolino!), i costumi bellissimi (anche se lo stile anni 20' si prolunga un po' troppo in la' negli anni 30'), mi posso solo immaginare il modo diverso di lavorare che gli attori e il regista hanno dovuto adottare. Ci sono certo accenni al cinema anni 20', omaggi a film come "Lime light" di Chaplin ma mai vere e proprie citazioni ammiccanti da "esperto". Nessuna "apparizione speciale" di Buster Keaton o Louise Brooks. Un film sicuramente da vedere per entrare per due ore in un altro mondo.

Un meritato Golden Globe!

L'ultimo film di cui vi volevo raccontare e' "The Lady", la storia dell'attivista politica e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi che da anni si batte contro la dittatura militare in Myanmar (Burma). Io e Brötchen abbiamo avuto la possibilita' di vedere questo film grazie ad una proiezione gratuita sponsorizzarizzata da Amnesty International. 
Aung San Suu Kyi ha vissuto per anni agli arresti domiciliari e ha vinto nelle elezioni politche Burmensi di due settimane fa.
La vita di questa donna, coraggiosa e indipendente, dopo anni di "vita normale" vissuti in Inghilterra accanto al marito inglese e ai figli, cambio' improvvisamente quando torno' a visitare la madre in Burma. Qui l'eredita' politica del padre, assassinato anni prima durante il golpe dei generali, l'attendeva e l'inghiotti', tanto che non fece mai ritorno in Inghilterra. A causa del suo impegno politico la Lady, come tutti la chiamano, ha sacrificato tutto, veramente tutto per il bene del suo paese.
Con queste premesse il film poteva essere un capolavoro, uno di quei film che squote le coscienze fino in fondo, che fa uscire in lacrime il pubblico dal cinema, come fu il mitico "Ghandi", un film che mi fece piangere e che mi colpi davvero molto, nonostante all'epoca fossi pischella.

Purtroppo "The Lady" non riesce a colpire nel cuore e sta' in piedi solo perche' la storia e' di incredibile forza ma non perche' la sceneggiatura sia nemmeno decente. Gli attori (Michelle Yeouh nel ruolo principale e David Thewils nel ruolo del marito) sono bravi ma diretti malissimo.
Per esempio c'e' una scena in cui la protagonista, dopo aver passato due anni lontano da marito e figli, li accoglie finalmente nella sua casa in Burma. Una donna vera correrebbe a baciare i figli e il marito? Li abbraccerebbe? Piangerebbe di gioia? No. Lei alza il volto dal lavoro che sta' facendo con altri attivisti, sorride mentre la famiglia ricambia il sorriso con faccette complici: "Uhmmm, c'e' il mimestrone Knorr per cena!" sembrano pensare in coro. Tutto ridotto ad una pubblicita' milionaria.
Quando mi sono ricordata che il film lo ha diretto Luc Besson tutto ha avuto senso: questa regia senza forza, da protozoo direi, questo spot pubblicitario lungo due ore poteva solo essere suo. Riconoscibili infatti sono le sue tematiche fisse: donne forti e uomini deboli (anche se fu grazie all'ostinazione del marito che Aung San Suu Kyi ricevette il premio Nobel), uomini potenti e pazzi (il generale che va a farsi leggere il futuro dalla chiromante ricorda il Gary Oldman di "Leon"), nemici ostinati come la peste (il soldato sanguinario). La sua direzione vuota e inconcludente lascia soli gli attori a sostenere le mancanze della scenggiatura, dato che non ci sono nemmeno gli effetti speciali a dar loro una mano. 
Il film sembra finanziato da L'Oreal: Aung San Suu Kyi ha una pelle sempre perfettamente truccata, le strade di Burma sono pulite, la gente e' sempre bella e curata, non ci sono poveri che mendicano o bambini che giocano e si sporcano.Dove diavolo e' la dittatura?! Personaggi come il dentista-cabarettista Zarganar, uno degli attivisti piu' coraggiosi del paese, vengono ridotti a macchiette passeggere, citati "perche' si deve".
Ci sono errori incredibili come il premio Nobel rilasciato dal governo Norvegese invece che da quello Svedese!!! (Ho appena letto che il premio Nobel per la pace e' dato congiuntamente dai governi svedese e norvegese). Potrei continuare e finire di fare a pezzi questo film ma mi fermo qui.
La storia di Aung San Suu Kyi e' sicuramente da conoscere ma NON COSI'.
Luc Besson: tempo di cambiare pettinatura e lavoro...?!
Gia' ma "Ghandi" fu' diretto da Richard Attemborough...

sabato 7 aprile 2012

Venerdì sera...(questa non è una recensione)

Ieri sera ho guardato per la prima volta "Il velo dipinto", un film con Edward Norton in versione d'inedito batteriologo che si reca in Cina (Shanghai) con la moglie. Bellissimi paesaggi (si scopre poi che il film è girato nelle Filippine), una storia struggente che deprime, un bellissimo brano di musica classica nella colonna sonora, che potete ascoltare qui .

domenica 1 aprile 2012

Il naso

Da anni Speck mi tormentava col suo respiro notturno fatto da rumoretti ricorrenti e terribili russate. E da anni lui si lamentava di respirare male. Nonostante i miei ripetutissimi inviti a rivolgersi ad un otorino, ha aspettato di essere prossimo all'asfissia prima di alzare la cornetta e prendere un appuntamento.
La diagnosi è stata polipi. I polipi sono escrescenze che crescono all'interno del naso a causa di processi infiammatori. E Speck ne era pieno. Non solo, aveva il setto nasale deviato e le turbinate (misterioso apparato nasale che se si irrita s'ingrandisce e ostruisce le narici) ingrossate. Sorprendente che riuscisse a respirare. Subito è stato chiaro che andava operato. Così sono andata con lui ad una visita per capire l'entità dell'intervento. Il gioviale chirurgo ci ha presentato tutto come una specie di gita a Gardaland, pochi minuti d'intervento in endoscopia, il giorno dopo a casa...uno spasso.

Così Speck s'è affidato alle mani dell'entusiasta dottore, anche perchè c'era poco altro da fare, l'alternativa era che imparasse a respirare con le orecchie.
Quando sono entrata nella sua camera dopo l'operazione il povero Speck aveva un nasone enorme, sia per l'ematoma, sia per i due giganteschi tamponi che gli avevano spinto in profondità nelle narici...Pare che l'operazione sia durata circa due ore perchè i polipi stavano in tutte le cavità relative al naso (che includono fosse sotto gli occhi e sopra le sopracciglia) ed il setto era così deviato che l'endoscopio non passava dal naso.
Speck è dovuto restare in ospedale due notti e quando finalmente l'hanno rilasciato è stato abbastanza difficile fargli capire che se ne doveva stare a letto e non sorvegliare ogni mia azione casalinga com'è abituato a fare...I primi due giorni che era a casa un pò si lagnava dei mal di testa e un pò rompeva le scatole. Meno male, alla fine i mal di testa hanno avuto il sopravvento e se n'è stato a letto.
A Lena il papà è mancato molto, e quando è rientrato ha ignorato il suo nasone delicato che avrebbe fatto meglio ad evitare polvere e pelo, e gli si è piazzata addosso, in piena muta primaverile, esagerata dall'assurdo caldo degli ultimi giorni.
Io ho dovuto cambiare un pò abitudini, cucinare di più (e mi sono dimostrata una cuoca discreta), lavare più piatti (una cosa che odio fare), rinunciare a qualche impegno...Senza stare per questo a casa dal lavoro...
A una settimana dall'operazione Speck s'è quasi ripreso, anche se il naso non è ancora ben cicatrizzato e le narici non sono perfettamente sgombre..Domani ha una visita di controllo e finalmente tra 15 giorni toglieranno l'ultima medicazione...in bocca al naso!