giovedì 29 dicembre 2011

La storia letta attraverso youtube: parte seconda, Il futuro dell'euro

Bentornati alla nostra rubrica che tenta di spiegarvi con ironia e semplici esempi la storia e i fatti di attualita' servendosi di Youtube. Oggi vi raccontiamo come e' andata la recente baruffa prennatalizia sull'euro. Buon divertimento!

Vista la situazione, Sarkozy telegrafa a Merkel:

http://www.youtube.com/watch?v=7rUA_u_nlX0&feature=related

Intanto gli europei stanno cercando di convincere l'Inghilterra con le buone

http://www.youtube.com/watch?v=qQrbkXl1lU4

Inflessibile Cameron parla alla Camera dei Commons, dove regnano i celebri pragmatismo e calma britannici...

http://www.youtube.com/watch?v=1jM0hRiX5xc


sabato 24 dicembre 2011

Quando poi le tegole...

...Arrivano davvero!
Vi ricordate il post che scrissi a proposito della rivista "Tegole di Natale"? Ebbene, la mia profezia si è tramutata in una alquanto deprimente realtà. Oggi, mentre rientravo dall'ultimo giro in centro prima del Natale mi sono accorta di essere stata derubata del portafoglio. Purtroppo non è la prima volta che mi capita, perciò mi sono recata immediatamente dai Carabinieri per fare denuncia e mentre raggiungevo la caserma ho anche bloccato il bancomat.
La denuncia in sè, con i nuovi mezzi informatici ha perso qualunque fascino da "Un giorno in pretura" con
De Sica e Peppino De Filippo: i miei dati sono stati messi in un modulo precompilato da un carabiniere serissimo e (sembrava) anche un pò scazzato (non so, se invece di mantenere il controllo avessi avuto una crisi di nervi...cosa avrebbe fatto?), senza quelle belle dettature che ricordiamo da tanti sketch cinematografici...

Poi sono andata a casa, ho pianto un pò, ma adesso sto meglio...Resta l'amarezza per i soldi che mi hanno rubato, oltre alla rabbia e alla rogna di dover rifare i documenti, la tessera sanitaria...
Beh...Buon Natale, in ogni caso...

sabato 17 dicembre 2011

La storia spiegata attraverso youtube

Nella nostra famiglia abbiamo iniziato un nuovo esperimento mediatico: spiegare attualita' e storia attraverso citazioni di video di youtube. Non e' un' idea mia o di Frittella bensi del nostro papa' Vino di Pompelmo.
In famiglia ridiamo come matti ad ogni nuovo episodio, abbiamo dunque deciso di farvi parte di questo gioco.
 Ci spiace se non capirete l'ironia ma in quel caso vuol dire che siamo davvero i soli che la trovano divertente.
Viel Spass!

Capitolo 1, la crisi dell'euro 2011 e la risposta inglese alla EU.

Salvate l'euro: reazioni inglesi positive alla manovra salva euro (primi 15 minuti)
http://www.youtube.com/watch?v=-Gu4Vb0svSE&feature=related

Riunione EU: la delegazione inglese arriva a bruxelles per la riunione alla UE
http://www.youtube.com/watch?v=tn2hNU0tXds&feature=related

A questo punto la UE ascolta gli esperti per risolvere la crisi
http://www.youtube.com/watch?v=aLqIWd10ccY

Reazioni al piano franco-tedesco: gli inglesi accolgono il piano franco-tedesco per salvare l'UE
http://www.youtube.com/watch?v=a1GIpcosU_k&feature=related

Spiegazione della Crisi dell'euro: era da tempo annunciata...
http://www.youtube.com/watch?v=-e0llpU3y2U


lunedì 28 novembre 2011

Lena e i suoi amici

La piccola Lena è socievole e anche se i suoi umani sono sempre prodighi di coccole, si è cercata degli amici. Il primo è Mr Topo, che vi abbiamo presentato un pò di tempo fa.
Poi c'è il Mostro Jungla Psichedelico che mi ha regalato la mia amica Insalatina. Lena adora annusarlo e se lo sposto lo va a cercare. Quando è sulla sua poltrona, appoggia il capino sulla pancia del Mostro e dormicchia rapita.
Il Mostro Giungla Psichedelico canta la ninna nanna a Lena

Ah Zaino, tummeprovochi e io te meno!
L'altro, inaspettato amico è lo zaino che mi ha regalato Speck. Se lo lascio in anticamera o in salotto, Lena gli salta addosso e ci fa la lotta, accanendosi sugli spallacci e le tasche laterali. A volte lo zaino è pieno e passa al contrattacco cadendole addosso...Lena finge sorpresa e poi l'attacca nuovamente...E così via...

domenica 13 novembre 2011

S'è fatto tardi

Onestamente non me l'aspettavo più. Troppe volte avevo sperato, avevo visto la meta vicina e poi questa si era allontanata di nuovo, procrastinata a chissà quando. Chissà quando è finalmente arrivato e sono incredula e felice come chi si sveglia da un bruttissimo sogno, come chi scopre che alla fine le cose si aggiustano.
Tutti dicono che ora inizia la parte peggiore, che saranno sacrifici (ancora) e rinunce. Ma io so benissimo che le cose non sarebbero state diverse senza queste dimissioni, e se ora potrebbe essere che ci salviamo, con Mr.B eravamo condannati.
Dunque, domani affronteremo quello che ci aspetta, ma oggi lasciateci gioire.

mercoledì 9 novembre 2011

Philippe l'affabulatore

Mi ricordo quando Philippe Daverio era assessore alla cultura per un sindaco leghista: la sua più grande impresa fu un barocco carnevale ambrosiano da 400 milioni di lire (mi pare), praticamente si bevve tutto il budget di un anno in una settimana. Gli fecero un mazzo così, ma non mi risulta che se preoccupò troppo.
Dopo quell'esperienza (che mi pare non abbia replicato) egli tornò al suo lavoro, cioè il critico d'arte, e cominciò a produrre un piccolo programma trasmesso la domenica, all'ora di pranzo su Rai3.
Un itinerario di un'ora durante il quale Philippe saltella qua e là trasversalmente a mostre, musei e fiere d'arte, collegando elementi magari lontani anni luce l'uno dall'altro (chessò, StarWars, i pittori fiamminghi, "Madame Bovary", i Puffi...) con grande abilità.
"Passepartout" (questo il nome del programma) scandito acusticamente dalla nobile sicumera del conduttore, scorre piacevolmente, anche se a volte faccio fatica a seguire fino alla fine tutto il discorso. Ma l'argomento è interessante, le immagini sono belle, non è necessario capire tutto.
Daverio ha una cultura mostruosa, annichilisce tanto è capace di parlare di TUTTO, dall'estetica della grafica degli incarti di caramelle, all'evoluzione storico, filologico, artistica di Cortina d'Ampezzo, fino al design berlinese degli anni 2000, facendo collegamenti con cinema, architettura, letteratura, poesia, ed esibendo con leggiadrìa mìse che come originalità fanno il paio con quelle di Ciambella. Lo sto guardando ora, ed ha una camicia gialla e una bombetta blu.
A completare il tutto una scelta musicale estremamente originale, poco classica (contrariamente a quello che si potrebbe pensare) e sempre azzeccata.
Non sorprende che "Passepartout" sia diventato in tempi così televisivamente bui -un nuovo medioevo mediatico-un programma con un vasto pubblico che continua a crescere, nonostante RAI 5 stia trasmettendo repliche del 2009 e (purtroppo) pare che non potremo vedere la nuova serie, dato che la RAI lo avrebbe bloccato. Oscuri i motivi di tale scelta, forse è un programma è troppo intelligente, divertente e fuori dai formati classici di una televisione sempre più omogeneizzata.
Per ora accontentiamoci delle repliche, ma speriamo di vedere presto "Le nuove avventure di Philippe Daverio".

venerdì 28 ottobre 2011

Anticipi di stagione

Un paio di volte all'anno mi compro Burda, rivista di moda fai da te tedesca, dalle taglie giganti per noi italiane e dai modelli talvolta molto teutonici...In regalo col numero di novembre c'è una rivista di decoupage per le feste di fine anno...

Che dire, un titolo che andrebbe perfettamente per un disaster cinepanettone con tanta sfiga sotto l'albero...Occhio alla testa!

sabato 22 ottobre 2011

L'orrore corre sul filo

Ultimamente ho scritto molto poco su questo blog: oltre alle solite questioni lavorative e di corsi, si sono aggiunti influenze e mal di denti cosmici che mi hanno colpita.
Ma non siamo qui per lamentarci, il motivo per cui scrivo oggi è Gheddafi.
La questione è già ampiamente dibattuta sui giornali e dal tg7 di Mentana ma è comunque materiale che dà da pensare: la crudeltà, l'umiliazione e l'esposizione del corpo del tiranno come un trofeo, l'accanimento di Bruno Vespa a mostrarci esattamente il buco da cui è entrato il proiettile nella testa del morto, il riprendersi col telefonino vicino al cadavere per poi diffondere questi filmetti sulla rete e le implicazioni morali e di buongusto di questi atti.
Personalmente non ho dubbi, tutto questo mi fa orrore. Ho la ferma convinzione che le vittime della follia di un dittatore non siano in gran parte capaci, nonostante tutto, di questo genere di violenza che denota spregio della vita, perchè le vittime sanno bene cosa sta provando il loro aguzzino e non sanno veramente se sono in grado di essere altrettanto vili e insensibili alla sofferenza.
La violenza delle vittime è sempre qualcosa di terribilmente doloroso a sua volta, e se si compie è qualcosa di talmente grave che non si ha davvero voglia di riprenderlo, di pubblicarlo in rete in modo da ricordarlo e farlo ricordare.
Tanto per fare un esempio legato al nostro quotidiano, quante volte ci siamo vendicati, vendicati veramente di Mobbing subìto? Io ne so qualcosa, quando riesci ad uscirne non ne vuoi più sapere niente, hai solo voglia di cominciare qualcosa di nuovo e lasciarti il passato alle spalle.
Chi ha bisogno di documentare un gesto del genere non prova niente, sta solo pensando ad un vantaggio futuro, a costruirsi un curriculum che gli assicuri un ruolo a venire in qualche ministero, o nell'esercito, un ruolo che potrebbe un giorno replicare quello del tiranno con cui oggi si sta fotografando.
Heichmann avrebbe potuto essere ucciso allo stesso modo di Gheddafi, portato in Israele e linciato da una folla colma di rabbia per il male subito, per le ferite ancora sanguinanti. Ma non è stato così: benchè palesemente colpevole, egli ha avuto un processo ed una sentenza. E le vittime hanno avuto una dolorosa giustizia, probabilmente inutile a consolarle, ma pur sempre giustizia.

Un processo a Gheddafi (come quello a Saddam Houssein) non avrebbe potuto, per ovvii motivi (anche e forse soprattutto politici e sociali) concludersi con un'assoluzione, ma questa violenza priva di rispetto, che viene utilizzata ed ampliata dai nostri mezzi di comunicazione non ha motivo di essere, è solo pornografia.

martedì 11 ottobre 2011

Trafiletto della moda di gemella Ciambella

Autunno inverno 2011/12
Questa formula di riassunto usata da Frittella mi piace molto percio' ve la propino anche io. Ebbene, l'autunno e' qui, l'inverno avanza, prepariamoci per il futuro.

Prova qualcosa di nuovo
Quest'anno Ciambella, ovvero io, consiglia di provare qualcosa di nuovo nel vostro stile. Un taglio di pantaloni che non avete mai considerato, un vestito che avete preso ma mai messo, persino un nuovo taglio di capelli. Osate. Buttatevi e guardate il risultato...ci saranno delle sorprese! (Buone, si spera).
Io per esempio sto' ponderando l'idea di prendere dei pantaloni che seguono la forma delle gambe, tipo leggings. Il motivo e' principalmente logistico: essendoci qui neve e pioggia in quantita', camminare coi pantaloni a zampa e' davvero sconsigliato perche' si bagnano in continuazione. Meglio quindi usare pantaloni che stanno negli stivali. E' una cosa che non mi e' mai piaciuta, ma chissa', potrei sorprendermi...

Inverno non vuol dire "sacco di patate"
Vestirsi bene e in modo termicamente efficiente non sono due cose che vanno necessariamente d'accordo. Negli ultimi anni la moda "tecnica" ha fatto passi da gigante: anche scalare l'Everest puo' essere fatto con stile. Non siamo ancora al top ma va meglio di 10 anni fa. A Berlino spesso non importa molto, fa talmente freddo che uno si dimentica di sembrare un ammasso di coperte in un deposito della croce rossa
MA QUEST'ANNO mi sono decisa a fare il passo decisivo per unire praticita' e stile in modo definitivo. Provateci anche voi e usate ogni sistema messo a vostra disposizione! Ma se potete evitate il pail...
Eleganza e praticita' insieme!

Datevi da fare
Se avete l'armadio pieno di roba e non riuscite a decidervi su cosa dare via perche' siete affezionati a tutto (a me succede), provate col riciclo: portate i vestiti da una sarta e fateveli modificare oppure se siete brave con la macchina da cucire fatelo voi. Chissa' quali capi esclusivi ne verranno fuori! Non abbiate paura dei pasticci, credo che all'inizio siano normali...Occhio agli abbinamenti!

La febbre del tutorial
Il che ci porta al tutorial. Se avete una macchina da cucire e provate da tempo a farvi vestiti da sole, avrete scoperto la magia dei tutorial su internet. Io ne ho scoperti un sacco, sia amatoriali che professionali, sono fantastici. Danno una tale soddisfazione quando il capo finito viene mostrato che quasi non si sente il bisogno di farlo noi. Ci sono tutorial per fare tutto, dalle mutande e  reggiseni, ai leggings a vestiti e giacche completi.

Eccovi un paio di link da provare:
 Scarpe Glitter

Leggings

 Vestiti e diverse trasformazioni di vecchi capi

 come fare un vestito multifunzionale


Come cucire stoffe elastiche

Come cucire le maniche

Fate un giro tra questi siti e vedrete, come me sarete talmente drogati da essi che passerete lunghe ore davanti al computer!


Diventate protagoniste in TV!
Frittella mi segnala un nuovo casting in italia per realtime television: lo trovate QUI

Se potessi lo farei anche io... :o)

venerdì 7 ottobre 2011

TRAGGGEDIA part 2

Aggiornamento sulla questione Wikipedia. Nel frattempo giunge notizia che i blogger saranno esentati dall'obbligo di rettifica...Continuiamo a seguire la questione e speriamo in bene...

mercoledì 5 ottobre 2011

TRAGGGEDIA!

Wikipedia potrebbe chiudere? Almeno in Italia, pare di sì. Leggete questo comunicato del 4 ottobre. Posso solo immaginare lo sconforto ed i disastro di milioni di studenti e professori che attingono a Wikipedia per le loro ricerche. Un bel casino.

sabato 24 settembre 2011

Il Parrucchiere Rock

Tempo fa dedicai un post al "Bar dell'Artista", di Mario, amico mio e di Speck. Ma nel giro c'è un altro amico con un negozio, Angelino, ed è un parrucchiere. Il suo è uno dei due soli negozi di una vietta milanese ai confini con Corsico. Appena entrati si viene investiti da un'atmosfera anni 60': gli arredamenti sono originali, i muri in simil legno e le poltrone in similpelle rossa. Caschi asciugacapelli pendono dalle pareti come teste di alieni dal lungo collo.
Mentre aspetto il mio turno, io e Speck ci sediamo ed osserviamo Angelino, magro e con i capelli lunghi fino alle spalle mentre si prende cura della permanente di un'attempata ragazza.
Parliamo di musica, Angelino è un fanatico di musica a 360 gradi e dallo stereo nascosto dietro uno scaffale vengono le note di una compilation fatta in casa che tra gli altri contempla Jimi Hendrix, Kinks, Manfred Mann eccetera, eccetera, eccetera. Appena sulla testa della signora è calato il casco, si dedica a me: sfogliamo riviste e troviamo la pettinatura più adatta, poi si mette all'opera.
Mentre mi taglia i capelli continuiamo a ciarlare di musica, poi di quella volta che quasi andava a Londra a fare il parrucchiere negli anni 60, e poi del suo stereo nuovo, portentoso.
Controlla la testa dell'altra cliente e scompare un attimo nella zona stereo, cambia disco e torna:
-Questo è un live di JJ Cale, lo conoscete?
Dopo che l'opera è conclusa, mentre mi rimiro nello specchio, continuiamo a chiacchierare, di dischi, di concerti, di edizioni limitate, vinili e cd. Quando stiamo per andarcene mi dice:
-Vai dietro a vedere se c'è qualche disco che hai voglia di ascoltare!
Io vado, e c'è una specie di caverna del tesoro, un wall of sound di cd vecchi e nuovi, di qualunque genere, rock, pop jazz, classica...Non ne voglio approfittare e perciò ne seleziono solo tre, ma quando Angelino mi raggiunge, comincia a tirar giù dallo scaffale dischi su dischi, così che alla fine quando usciamo dal negozio mi porto via:
The Black Angels "Phosphene dream",
Black Rebel Motorcycle Club "Baby 81",
JJ Cale "Live",
Cat Power "The greatest",
Albert King e Steve Ray Vaughan "In session...",
Beady Eye "Different gear, still speeding",
The Stooges "The weirdness",
The Jim Jones Revue,
Archie Bronson Outfit "Derdangderdang",
The Raveonettes "Pretty in black".
Un bel bottino.
Devo ammettere di non essermi mai divertita dal parrucchiere: da bambina andare a tagliarmi i capelli significava attendere ore interminabili in un negozio umido pieno di babbione pettegole e ficcanaso. Crescendo, non ho mai condiviso il gusto femminile di spendere ore ed ore tra forbici, tinture e bigodini. Questa volta invece, abbiamo passato un intero pomeriggio nel negozio, e mi sono divertita un sacco.
Ci tuffiamo nel traffico milanese...Sarà lunga la strada verso casa, ma abbiamo un sacco di musica a farci compagnia...

PS, non metto l'indirizzo del negozio perchè non so se ad Angelino faccia piacere la pubblicità...

Gemella Ciambella vi ammonisce: lasciate in pace gli animali!!!

Da quando Miciccia e Lena sono entrate nella nostra famiglia il nostro rapporto con gli animali e' cambiato. Gli animali ci sono sempre piaciuti, siamo sempre stati loro fans e abbiamo sempre cercato di proteggerli quando necessario, ora pero' ci sentiamo davvero piu' vicini a capire il perche' gli animali condividono lo spazio terrestre. Io sto' persino cercando di diventare vegetariana.

Questa e' la mia teoria: penso che gli animali siano nostri compagni. Non sono nostri inferiori, sono solo diversi da noi, tipo gli alieni. Ma non per questo dobbiamo abusare di loro. Purtroppo le crudelta' sugli animali sono tante ed essendo io abbonata su Facebook ad innumerevoli pagine di volontari e persone che cercano di aiutarli ne leggo spesso di tutti i colori e non capisco francamente, come si faccia ad essere cosi senza cuore.

Esiste pero' anche il diretto opposto di questi esseri crudeli e sono coloro che giustificano ogni loro azione con l'amore per gli animali e non sono per forza meglio dei primi. Un episodio eclatante e' accaduto un paio di settimane fa: leggevo su una fan page di Facebook della PETA (una associazione animalista particolarmente agguerrita) la tremenda notizia di un pollo torturato a calci da delle ragazzine in sud africa, che per questo sono finite in tribunale. "Bene, ben fatto!" penso. Poi mi soffermo a leggere i commenti ed erano di una crudelta' folle verso le piccole criminali. Una donna ha scritto "quelle piccole bastarde, le vorrei pugnalare 100 volte!!", un'altra ha inveito con una sapienza quasi professionale "Sono malate di mente! Sicuramente psicolabili. Potrebbero fare la stessa cosa su degli esseri umani!" (questo e' plausibile ma malate di mente non credo) e via cosi, con tipo 74 commenti violentissimi, a parte alcuni di burloni che scrivevano "uuuuhm, pollo arrosto!".
Che l'azione delle ragazzine sia deplorabile e debba essere punita e' fuori di dubbio, ma che queste ragazzine possano avere ricevuto un trattamento duro quanto quello che loro hanno riservato al volatile non ha sfiorato la mente degli estremisti animalisti. Nessuno di loro ha speso una parola di pena per ragazzine che probabilmente a casa ricevono solo botte.
Sempre grazie alla pagina FB di Peta ho trovato la storia di una ragazza che si e' cambiata il nome all'anagrafe con "Fermate Fort and Masons dal produrre pate' di fegato d'oca". All'inizio mi e' sembrata una tipa un po' matta ma in gamba.
Poi pero' mi e' sembrato che questa sia una semplice svitata che si e' cambiata il nome perche', in realta', cerca notorieta' tra i suoi amici, che gode per ogni "mi piace" cliccato sul suo profilo FB.
E si, riflettendoci un po'mi e' davvero sembrato che anche i commentatori del caso del pollo cercassero solo riconoscimento tra persone simili a loro. Me li sono immaginati che sorridono quando qualcuno clicca il "mi piace" sul loro commento, come se avessero la conferma che sono parte di un gruppo sociale, probabilmente di "migliori".
Questi nerd, secondo me, non rendono nessun servizio alla causa degli animalisti ma la danneggiano: queste persone non amano davvero gli animali, li strumentalizzano per sfogare altri problemi che hanno con se' stessi o con l'umanita'. Usano gli animali per trovare un modo di stare con gli altri e lo trovo ributtante perche' non rispettano gli animali, non combattono per loro, li usano per migliorare la loro vita sociale.

Non tutti i gruppi animalisti sono cosi, e certo Peta fa anche campagne lodevoli ma gli estremisti non mi vanno giu'. Purtroppo non e' finita qui: ci sono altri casi di persone che usano gli animali per sopperire alla incapacita' di interagire con gli esseri umani.. Per esempio le persone che trattano i loro animali come bambini. Una sera alla Sbahn ho beccato una tipa che portava il cane in carrozzina. Oppure le persone che viziano i loro cani dandogli da mangiare dolci o qualunque altra cosa ad ogni richiesta del pelosetto fanno venire loro malattie terribili ma siccome gli mancano bambini o altri umani da viziare buttano quello che loro chiamano "affetto" sui poveri quattrozampe. No, cazzo! Se avete problemi coi vostri simili andate da uno psicologo ma non buttate le vostre malattie sugli animali!

Tra questi c'e' anche una sottocategoria assolutamente folle, quelli che io chiamo "i collezionatori di animali": sono praticamente ancora piu' malati della categoria sopraccitata e tengono nei loro appartamenti canarini o gatti e li lasciano riprodurre senza controllo tenendoli segregati in casa. Gli appartamenti di queste persone sono dei veri incubi di sporco e dubito che gli animali si sentano a loro agio in una situazione di incuria e sovrappopolazione. Qui in Germania ce ne sono un sacco di questi matti e ogni tanto la sanita' locale fa irruzione e salva gli animali da questa situazione claustrofobica.

Ma chi sono i veri amici degli animali? Secondo me sono i volontari che li salvano dalla strada, che si fanno carico di farli sterilizzare per non far fare loro una brutta fine, che li ospitano, pagano coi loro soldi le cure dal veterinario e stanno su Facebook tutto il giorno a postare annunci e a cercare una casa per loro. Anche le persone che si sforzano di diventare vegetariane, che vanno alle dimostrazioni e si fanno ridere dietro dalle signore impellicciate, che cercano di proteggere gli animali da quei criminali che lasciano in giro polpette avvelenate, questi sono veri amici degli animali o che per lo meno si informano se il pollo che gli sta' nel piatto ha avuto una vita libera o e' cresciuto in una stretta gabbia senza vedere mai la luce del sole.

In soldoni: il vero amore per gli animali e' altro, e' rispetto per le loro esistenze. Gli animali non sono un'alternativa agli esseri umani, gli animali sono altro. Sono come gli alieni, e hanno molto da insegnare, messaggi da comunicarci. Basterebbe che la gente stesse un momento in silenzio e li sapesse ascoltare.

sabato 10 settembre 2011

Gemella Ciambella e' confusa: elezioni a Berlino!

La vostra Ciambella si sente un po' piu' tedesca: infatti puo' votare alle prossime elezioni per chi governera' la zona della citta' dove vive, ovvero Friedrichshain. La battaglia elettorale per i tedeschi veri pero' e' molto piu' sanguinosa perche' si vota anche per il nuovo sindaco e dunque per il nuovo governo cittadino.

La campagna elettorale e' combattuta a suon di cartelli appesi ad ogni lampione e palo, raffiguranti i faccioni allegri e sorridenti dei candidati locali. Gia', perche' per la legge elettorale tedesca si vota per la prima voce, ovvero il candidato viene eletto direttamente e non scelto dal partito una volta ricevuti i voti necessari. Dunque tutti i candidati si presentano con bei primi piani sorridenti e aperti che ispirano fiducia, te li vorresti portare tutti a casa. A volte le persone si lasciano rappresentare con tutti i loro difetti e io lo trovo una cosa bellissima, che credo in italia sarebbe purtroppo derisa. Per esempio una candidata del SPD (partito della sinistra) e' assolutamente ok ma ha un occhio strabico. Eppure non ha il timore di un primo piano sorridente. Un'altra candidata, stavolta dei Verdi, pur con un buon trucco e capelli ben tagliati sembra, ahime', uno dei Monty Python travestito. Eppure qui il valore di una persona ha cosi piu' importanza della faccia che ha che tutti si presentano fieri e sicuri. In italia, la terra delle putta-veline parlamentari, cio' sarebbe deriso.

I partiti a Berlino si presentano in diversi modi: i piu' tradizionali con frasi classiche e davvero pericolose in una citta' estremista: per esempio Frank Henkel il candidato del CDU, il partito cattolico di cui fa parte la Merkel si presenta con slogan del tipo "Con lui qualcosa cambia davvero" riferendosi al fatto che, se scelgono lui per la prima volta nella storia della citta' ci sara' un governo democristiano. Non credo che questo tipo abbia mezza chance.



La candidata di punta dei verdi, Renate Kunast, si e' limata la pettinatura, si trucca (cosa che non ha mai fatto), si fa photoshoppare la pelle e appare su enormi cartelloni con su scritto "Renate lavora!" oppure "Renate combatte!" e anche "A Renate gliene importa!" (scusate la traduzione ma il tedesco e' cosi). E ci mancherebbe altro, dico io, che Renate ricevesse i soldi dei contribuenti e non lavorasse! qui non e' mica l'italia!!



Il candidato di punta del SPD, il partito della sinistra, il sindaco uscente Klaus Wowereit ha scelto una campagna che mi ha sorpreso molto: anche lui fa l'amicone della citta'. Klaus Wowereit e' il sindaco che ha reso Berlino famosa: sua e' la celebre frase "Berlino e' povera ma sexy". Wowereit e' figo, e' uno che ha una sicurezza di se' invidiabile, non ha avuto mezza paura a dichiarare pubblicamente la sua omosessualita' in tempi in cui ancora era tabu' e ha molto piu' polso di tanti suoi colleghi. Ma cercare di vendercelo come un amicone, uno alla mano che potresti incontrare in un Bier Garten e farci quattro chiacchiere no. Nei cartelloni si fa fotografare con dei ragazzi "incontrati per strada", tiene per mano una vecchietta sua fan, gioca con i bambini in un asilo. Ma il suo sorriso e' sempre forzato e distaccato. Klaus e' figo ma non populista e questa campagna fa solo ridere. Guardate il suo mezzo ghigno sotto il burattino che la bambina gli sbatte in faccia: sembra dire "per fortuna le elezioni non sono tutti i giorni".




La comicita' pero' e' usata anche in modo volontario da altri partiti. Per esempio il Piraten Partei, il partito dei pirati, che quest'anno rischia di entrare nel governo aggiudicandosi il 5% dei voti. I loro cartelli pongono domande o suggeriscono idee e punti del programma molto precisi. La gente qui, come del resto in italia ed ogni parte del mondo, si e' stancata dei politici perche' spesso non hanno idea di quel che stanno facendo e molti pensano che non abbiamo bisogno di loro. Dunque ci si butta su partiti alternativi. Nel programma dei pirati c'e' in prima istanza il rispetto della privacy in internet, poi vengono la pubblicazione del contratto che segretamente vorrebbe rendere privata l'acqua, rispetto delle unioni di ogni tipo, voto per tutti gli abitanti di Berlino anche se stranieri e...

l'istituzione di un salario minimo per ogni berlinese (e cosi molti lavori illegali o sottopagati sparirebbero),
"Il salario minimo e' una tecnologia di passaggio!" nel senso che poi non se ne dovrebbe piu' avere bisogno perche' le cose andranno benone...

Questo goth ci dice "Privatizziamo la religione!" ed infatti, perche' dovremmo sostenere i preti con le nostre tasse se non siamo credenti?!
 

E la ciliegina sula torta; "Chiedete ai vostri figli perche' votano per i pirati!" Probabilmente questa e' indirizzata ai vecchietti ma puo' anche darsi che si riferisca al fatto che ai bambini piace giocare ai pirati e li sceglierebbero se potessero votare.

I partiti piu' piccoli sono anche piu' fantasiosi e giocano tutto su frasi forti e immagini grafiche. Questo poster si riferisce al fatto che Berlino e' stata letteralmente assaltata e svenduta a investitori stranieri che la stanno rendendo invivibile per gli abitanti normali.


                         "Berlino non si vende!!" Urla questo poster del DKP.

Tra tanti partiti seri ci sono anche i cosiddetti Spaß Partei, ovvero i partiti nati per prendere in giro le istituzioni ma che si presentano in modo assolutamente serio alle elezioni. Il nuovo partito della rivista satirica "Titanic" si chiama "Die Partei" appunto, "il Partito", e prende in giro tutto e tutti con cartelli di dubbio gusto, giocando sulle paranoie locali e su delle tematiche che tutti usano per prendere voti ma sembrano argomenti ascoltati al mercato: eliminare cultura del frappuccino di Prenzlauer Berg, rispedire i turisti spaccamaroni a casa, limitare gli affitti galoppanti, fermare la gentrificazione, etc.


                                          Gli slogan sono assurdi:

                                        "Non facciamo cazzate con la birra!!"


"Imbalsamiamo Wowereit! Rifacciamo i capelli alla Kunast! Resuscitiamo l'orso Knut!"

Ce ne sono di anche piu' assurde ma non sono riuscita a fotografarle. Un altro Spa ß Partei fatto in casa e' il Berg Partei, il partito della montagna. Per definizione, il programma di questo "One man party" e' portare divertimento nella politica. Il suo fondatore Hauke Stiewe, ha una delle campagne piu' gentili e divertenti mai viste. Quest'anno la propaganda e' molto piu' ricca degli anni precedenti e il suo tipico coniglio, simbolo del partito e' ovunque. Ci sono poster che invitano gentilmente a:


                                              "Incarcerare i lobbisti"

                              "Rivoluzione domani alle 15.00" (si ma dove?!)

                                              "Spazio per appunti"

                                      "Il coniglietto sceglierebbe Hauke!"

Il sabato prima delle elezioni, il Berg Partei organizza un grande party col un celebre rappettaro locale,
PR Cantate. Io ci vado!!
E allora capirete, per me e' molto difficile scegliere a chi dare il mio prezioso voto...che fare? Su consiglio di Brötchen ho fatto il test di Wahl-o-mat, il sito che fa un test tipo "Donna Moderna" ma sui programmi politici dei vari partiti. Alla fine ti da una serie di 8 partiti che puoi votare in base alla tua affinita'. Sapete cosa mi e' venuto fuori? Che il partito a cui sono piu' affine e' l'APPD, il partito anarchico del pogo. Mia cugina Focaccina Punk sarebbe fiera di me...

giovedì 8 settembre 2011

Senza Freni

L'altra sera ero ad un corso. Si trattava di una lezione piuttosto stupida, o almeno io l'ho percepita così. Il nostro relatore ha fatto uno schema alla lavagna di quelli che si usano nel team building, con la pretesa di farci "comunicare"...Anzi, non lo so quale fosse la pretesa, perchè non ho capito che cavolo c'entrasse il suo intervento (che non era il primo e temo neanche l'ultimo) con il nostro corso. Ho fatto una marea di corsi in una quantità di discipline diverse, quindi credo di saper riconoscere un docente che s'arrampica senza successo sugli specchi.
Così me ne stavo seduta cercando di controllare i muscoli facciali e non far assumere al mio volto una naturale espressione di cinico risentimento per il prezioso tempo che mi stava facendo sprecare costui. Quando sono riuscita a raggiungere un assetto di sufficiente fissità ho proseguito indirizzandogli pensieri del tipo "Ma quanto sei pirla", "Mi stai prendendo per il culo o credi veramente di star facendo una lezione utile?", "Ma ci hai preso veramente tutti per scemi qua dentro?" e così via.
Finito il primo tempo del suo spettacolo ci ha portato nella sala computer, a fare cosa? Un test, un test come quelli di Cosmopolitan che però ci doveva servire per l'autovalutazione.
Rispondo con un mezzo ghigno a tutte le risposte (io lo so che nonostante tutto hanno capito come la penso, mi sembra di brillare come una lampadina certe volte...), e arrivo al risultato.
Cosa sono? Un bambino adattato. Che vuol dire? Dalla spiegazione del tipo si direbbe che io mi sia adattata mio malgrado ad una situazione di obbedienza alle regole, pur professando una certa insofferenza per esse.
E come è vero. Sono cresciuta col mito degli anni 60, della ribellione, della vita da artista bohemiène, ma non ho mai avuto abbastanza coraggio per farla davvero. Sì, insomma, quando mia madre mi ha detto di non tingermi i capelli di verde (dopo che avevo letto la biografia dei Sex Pistols), io le  ho dato retta...Non ho mai fatto niente di esagerato (anche se oh, per i miei ero perfino turbolenta), e alla fine la cosa più ribbbelle che mi sia permessa è stato licenziarmi dal posto fisso (cosa che mia madre non ha ancora mandato giù).
Non starò qui a spiegare i perchè ed i percome, li ho già analizzati e superati da tempo. Però, nonostante tutto rimango irrequieta e mi sento in costante fuga dalla stabilità e contemporaneamente alla ricerca di essa. E credo che chi mi conosce sappia cosa intendo: la mancanza di omologazione, il continuo essere scontenta di me, la ricerca nuove cose da imparare e da fare a volte mi sembrano -pur essendo fino ad un certo punto scelte personali- un marchio di questa impossibilità di fermarsi, anche se faccio una vita del tutto tranquilla e sedentaria. Un giorno penso che succederà qualcosa, e il mio bambino adattato smetterà di adattarsi e farà un gran casino...
Ho delle amiche in situazioni simili, ma loro sono state sicuramente più coraggiose, hanno preso armi e bagagli e sono andate all'estero. Io invece sono sempre qui, inchiodata nella stessa città con una gran voglia di muovermi e di stare ferma.

E anche se vi aspettate che adesso vi dica che nonostante tutto questa lezione è servita a qualcosa...Beh, vi siete sbagliati, è stato veramente un gran spreco di tempo.

martedì 30 agosto 2011

Gemella Ciambella cerca lavoro: parte 1a-Market yourself!!

Eh si, anche per me e' arrivato ormai da tempo il momento di buttarsi seriamente nella giungla lavorativa berlinese. Dopo la mia esperienza a Londra sono molto cosciente del potere che il "marketing" di se' stessi ha: avere un sito web, un blog, un portfolio on line, etc sono vitali per trovare lavoro e al di fuori della rete,
IL BIGLIETTO DA VISITA. Sempre piu' spesso la buona occasione puo' esternarsi nella forma di un conoscente, una persona conosciuta ad un party, l'amico di un amico. E allora? Scrivereste il vostro nome e email su un foglietto strappato dal vostro quaderno di tedesco (citazione personale) o preferireste allungare al vostro interlocutore un bel bigliettino colorato, pulito e scintillante coi vostri contatti ? Ecco. Io ho deciso di farmi fare i biglietti da visita.

Non essendo un genio con Photoshop, ho deciso di affidarmi a una nota ditta on line che promette biglietti da visita gratis (sono certa che c'e' anche in italia, inghilterra e l'europa tutta). Certo alla fine non sono davvero gratis ma il prezzo e' accettabile, se non ridicolo.
La parte piu' incredibile di questo processo e'...cercare il design giusto. Nella pagina web ci sono un numero imprecisato di designs per ogni gusto e ogni esigenza, veramente ai limiti del credibile. Che siate scrittori, psicoterapeuti, infermiere, pulitori di vetri, registi, meccanici, tassisti, falegnami, chiromanti, clown, preti, rabbini, managers, etc. c'e' un design che va bene per ognuno di voi, e anche di piu'! Si perche' i design sono cosi tanti a alcuni parlano al nostro cuore giocondo e spiritoso ed e' difficile mantenersi lucidi di fronte a tanta fantasia. Si rischia di farsi sviare dall'obiettivo principale: per esempio, perche' non prendere questo motivo con un  micetto sopra? io adoro gli animali e adoro i gatti, mi rappresenterebbe bene! Ma no, aspetta, come potrebbero fare il parallelo tra il mio lavoro di producer televisiva e un gattino? meglio di no. Questo con le mani giunte in preghiera? No, sembra dire "vi prego datemi un lavoro!!" e alla fine non sono nemmeno religiosa. Ah! bellissimo! uno con una tazza di caffe'! io adoro il caffe'! ma aspetta, potrebbe suggerire l'idea che non faccio un cazzo a parte lunghe pause caffe'. E questo simil social network? figata! pero' potrebbe far pensare che sto' sempre su Facebook. Ah! ce n'e' uno con una macchina da cucire!! o questo con il ninja! noooo, la mirror ball! Ci si perde nei tantissimi motivi, si vorrebbero avere 10 lavori ideali per poter farsi stampare biglietti con la stella da sceriffo, con un computer disegnato a pixels che prende fuoco (questo lo farei fare per il mio cuginetto, il principe FerreroRocher), con i gufetti o un maiale su rotelle, un unicorno con l'arcobaleno, aeroplani, super eroi, la vostra bandiera preferita, la foto di un sacco di dollari come quelli di zio Paperone, etc.  I biglietti da visita li possono fare tutti, anche i bambini, con scritti i contatti della mamma e le cose a cui sono allergici. La tentazione e' fortissima. Difficile restare freddi e non prendere il biglietto dello steminatore, in brillante verde chimico con la silouette del topo e dello scarafaggio, o quello con la foto di Buckingham Palace, che disorienterebbe totalmente il pubblico. Diffcile prendere la decisione giusta...pensate che ci riusciro'?

P.S. per Frittella: si, ce' anche il biglietto da visita con l'Alieno che saluta dal disco volante...






venerdì 26 agosto 2011

Pensieri per l'estate 2

Siamo ancora qui, nella nostra dacia del nord est. Tra un boccheggio e l’altro ci teniamo occupati, ecco come…

*Speck’s troubles on his mind 3

L’erba cresce nel nostro giardinetto. Sfortunatamente i bioritmi di Madre Natura non sono rapidi come Speck si aspettava. Così, non pago di veder spuntare ciuffetti verdi dal terreno, trova di che lamentarsi: perché l’erba non cresce dappertutto alla stessa velocità? Ha forse comprato semi di un’erba con l’alopecìa? Perché non è già verde tutta la sua valle (leggi francobollo di prato) dietro casa? Per non sbagliare ha comprato un’altra confezione da un Kg di semi d’erba e ne ha sparsi qua e là sulle zone incolte. Non posso evitare d’immaginarmi in un film di fantascienza degli anni 50’: un eccesso di semi crea un mostro d’erba che si pappa me e Speck, mentre Lena, finalmente libera di uscire, si pappa lui.


La gatta di Alcatraz

A proposito di Lena, due giorni fa ha tentato una fuga clamorosa. Io e Speck l’avevamo portata in giardino, con una briglietta per evitare che scappasse. La briglietta non mi piace, i gatti non sono cani che vanno tenuti al guinzaglio. Ma siamo veramente terrorizzati che ci sfugga. E abbiamo ragione.
Infatti, dopo circa dieci minuti di pascolo ho deciso di tirare su dal prato qualche foglia con il rastrello. Un secondo dopo Speck mi mostrava la briglietta di Lena, senza dentro Lena!!!!
Orrore. La piccola era passata sotto la siepe nel cortile della vicina e stava annusando tutta curiosa le sedie da giardino che tiene sotto il porticato. Abbiamo provato a richiamarla con i crocchini, ma è arrivato solo Romeo. Ho detto a Speck che doveva citofonare alla padrona di casa e farsi aprire. Ma siccome era l’ora della siesta, piuttosto che disturbarla ha preferito saltare la partizione che divide la sua proprietà dalla nostra e cercare di prenderla. Vedendosi inseguita la fuggitiva è tornata indietro da dove era venuta, ma mentre io ero convinta che fosse andata nell’altro giardino adiacente e sono corsa fuori a cercarla, lei stava cercando di rientrare e ha trovato la porta sbarrata dalla zanzariera. Speck dice che l’ha sfondata, è rientrata e dopo averla nuovamente sfondata stava ri-uscendo quando è arrivato lui e l’ha acchiappata…Io sono arrivata per ultima, inseguita da uno stupido cagnetto di qualche cancello più in là.
La nostra piccola Houdini era terrorizzata, e noi pure. Però la zanzariera non s’è rotta.

*Speck’s troubles on his mind 4

Speck si sta trasformando in un uomo di campagna: dopo aver tagliato l’erba, zappato il prato e seminato nuova erba (che cresce sì, ma non abbastanza), s’è messo a regolare le siepi: fornito di scarpe chiuse, occhiali antinfortunistici e guanti, le ha attaccate con una specie di sega elettrica comprata un paio di settimane fa.
Ad un certo punto è scattato il “salvavita” dell’impianto elettrico…Abbiamo temuto che fosse a causa di un sovraccarico, ma non c’erano altri elettrodomestici accesi.
S’è rimesso a tagliare ma il salvavita è scattato di nuovo. Due minuti dopo è rientrato in casa esterrefatto:
“Ho tranciato il filo della prolunga elettrica!”.
Volevo mettermi a ridere, ma sapevo che si sarebbe incazzato. Instancabile, ha tirato fuori gli attrezzi e riparato la prolunga. Poi è ripartito alla conquista delle siepi.
Trenta secondi dopo il salvavita è scattato di nuovo e Speck è corso in casa:
“Non ci posso credere. L’ho tranciato di nuovo!”

Pubblicità Curiosa

Da queste parti il digitale terrestre è un po’ particolare. I canali italiani si vedono di giorno, ogni tanto la rai e ogni tanto gli altri. La sera invece la visione è quasi esclusivamente riservata alle trasmissioni da oltre confine (non siamo lontani da Trieste, etc.).
L’unico canale quasi sempre visibile è Real Time, così mi sto facendo una cultura in ristoranti inglesi, abiti da sposa, fai da te, cortesie per gli ospiti etc.etc.
Ma questo è materiale per altri post. Quello che volevo dire è che proprio su Real Time ho visto in questi giorni due pubblicità a dir poco psichedeliche.

La prima in realtà gira da un po’ di tempo, ed è quella di una linea di bibite analcoliche in cui Uma Thurman bardata come una specie di diva anni 40 con vestito di pajettes e vistoso trucco e fiori in testa fa con voce ammaliante una proposta ad un giornalista che la sta intervistando:
“Che ne diresti di berci un po’ di questo “Meraviglioso Intruglio”, io e te, soli?”
Il poveretto di fronte a tanta grazia non si raccapezza e stupidamente chiede:
”Scusi Uma, ma lei intende…del sesso?”
Al che la Thurman, senza scomporre un atomo della faccia, con lo stesso identico tono di voce risponde:
“Ma no…questo “Meraviglioso Intruglio”…(beve) Che ti aspettavi?”
Mboh…Qualche idea?

Il secondo spot potrebbe intitolarsi “Dirt and the city”: quattro tipe vestite alla moda ma color sporco si aggirano in una landa desolata. Una di loro dice:
“Ragazze, dobbiamo andarcene da qui, vedere posti nuovi e incontrare nuova gente!”
“E come facciamo?” replica un’altra “Non ti ricordi l’incidente della scopa?”
Flashback: le ragazze sono sul bordo di un precipizio (una gigantesca fuga di piastrella) e vengono spazzate via da una scopa enorme.
Ritorno al presente. Arriva un panno elettrostatico montato sul suo supporto, le quattro tipe lo vedono e si mettono ad inseguirlo, saltano e rimangono beatamente attaccate al panno elettrostatico. Sono esultanti. Una di loro sospira gaudente al panno:
“Portami con teeee…..”
Beh ragazzi, questa non so proprio cosa significhi, ma merita sicuramente il premio Ai confini della realtà.

Ma cos’è questa crisi?

Sono sempre più confusa. Mentre si prepara la manovra economica che turba i nostri sonni vengo a sapere che il problema più importante per il paese è la partenza o meno del campionato di calcio.
I capricciosi calciatori che già si rifiutavano molto carinamente di pagare il cosiddetto “contributo di solidarietà” hanno pestato i piedini e deciso che faranno sciopero durante la prima giornata di campionato. Non che me ne freghi niente, anzi, meglio così. Tuttavia, mi piacerebbe sentire cosa ne pensano di quest’iniziativa un’insegnante di scuola pubblica, una commessa o un operaio, che neanche con tutti i loro stipendi di una vita messi insieme guadagnano come uno di cotesti atleti in un anno. Scusate, sembrerà populista, ma a me fa incazzare.
Come non riesco ad essere indifferente al fatto che il nostro paese, con in previsione la manovra di cui sopra, faccia il bullo con il governo provvisorio della Nuova Libia e gli prometta la bellezza di 350 MILIONI DI EURO. Ma allora significa che ce li avete i soldi!!!!
Che ne dite di darne un po’ meno alla Nuova Libia e non toccare le pensioni e dare più soldi agli enti locali? Non so, fateci un pensierino.




giovedì 25 agosto 2011

Sotto Shock

Cari lettori, non si finisce mai d'imparare quanto la razza umana sia meschina e disprezzabile. Ciambella mi ha mandato questo link in cui viene denunciato che nella "civile" Danimarca c'è gente che si diverte a scoparsi animali. Lo so, alcuni di voi si faranno una risata ed è impossibile non pensare alle leggende urbane che girano sui pastori. Resta il disgusto e l'orrore per qualcosa di tremendo fatto con il benestare dello stato alle creature più innocenti, gli animali.
Perciò gente, fate una bella cosa, firmate sta petizione e speriamo serva a qualcosa.

sabato 20 agosto 2011

Pensieri per l'estate

 Ci siamo rifugiati nella dacia nel nord est per sfuggire al caldo (che a dir la verità è arrivato veramente solo da pochi giorni). Vero ozio, finalmente!
Ecco alcuni appunti di queste giornate, su quello che (non) facciamo e sulle notizie che ci giungono dal mondo….

Non guardarli, non li sento


Da mesi Lampedusa è meta d’incessante migrazione da parte di persone che arrivano dall’Africa. Ne sono morte centinaia, forse sono già migliaia, nel tentativo di arrivare in Italia. Sorvolerò su tutte le critiche che vorrei fare agli interventi fatti per affrontare il problema, per mettere il dito su un particolare che trovo raccapricciante.

Lampedusa vive di turismo e le notizie che ne provengono si dice abbiano scoraggiato molti turisti dal prenotare colà le loro ferie quest’anno. Quindi, dopo avere paventato lo TZUNAMI UMANO, i nostri governanti si sono affrettati a dire che no, non era così grave, che i turisti potevano sicuramente venire, che tutto era normale come sempre.
Quindi, ecco fiorire di rassicuranti spot del ministero del turismo, di pezzi nei vari programmi di promozione turistica e nei telegiornali…E qui arriva la nota dolente. Perché in più di un’occasione durante questi servizi ho sentito diverse persone dire cose come “Tranquillo, qui non si vede neanche un migrante!” oppure “E’ tutto normale, in giro non si vedono clandestini”.
Questa cosa mi fa ribrezzo, come se i migranti fossero una cosa sporca da nascondere sotto il tappeto e non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

Lena comanda color


A Lena piace venire qui: tanto spazio in più per saltellare qua e là, aria fresca, ogni tanto la portiamo fuori a mangiare un po’ d’erbetta.
Noi stessi abbiamo più tempo e possiamo darle più attenzione, cosa che a lei piace molto…Anzi, se ne approfitta! Infatti ci comanda a bacchetta:
-MIAOMIAO!!! – che significa “HO FAME!” e noi corriamo a nutrirla (addio dieta!),
-MIAOMIAO!!!- strilla verso le due del pomeriggio quando per lei è ora di fare il pisolino e quindi solerti dobbiamo accompagnarla e stare con lei,
-MIAOMIAO!!!- reitera verso le 22.30 quando “E’ ora di andare a dormire!!!”  e così via…

Il miagolare di Lena poi varia a seconda di quanto vuole una cosa: c’è il miagolio interrogativo che significa “Posso avere questo?”, poi quello affermativo che significa “Voglio questo” e può diventare molto alto (“VooooOOOooooOOOOoooglio questooOOOOOooooooo!” ) ed infine un miagolare roco che significa che non accetterà un no. Meglio accontentarla.

Il ritorno di Romeo


Ricordate Romeo? La micina che avevamo creduto essere un maschietto interessato a Lena? Ecco, pur non essendo gli unici a nutrirla, deteniamo sicuramente il primato di ristorante favorito. Le scatolette di Lena infatti sono first class, costano un occhio.
Romeo è sempre guardinga e non è ancora entrata in casa in tutta la sua lunghezza, tuttavia quando apriamo la porta e lei è lì s’infila sempre a metà, due piedi dentro e due piedi fuori…
Come tutti i gatti è una buongustaia e non ci mette molto ad abituarsi alle delicatessen. Così, quando di fronte alla spesa di mantenimento doppia abbiamo cercato di virare su cibi meno raffinati per lei (Lena deve mangiare solo cibi naturali perché fa poco moto) se l’è presa, e se non le diamo le stesse cose di Lena…non mangia!
Con la nostra pacioccona i rapporti sembrano migliorati, nel senso che ancora non si sono menate, anche se un paio di ringhi se li sono fatti…Speriamo continui così, magari un giorno Romeo si deciderà ad entrare con le altre due zampette e lei e Lena si faranno una bella scatoletta insieme, da buone amiche…

*Speck’s troubles on his mind 1

Qui c’è una raccolta differenziata abbastanza ferrea, secco non riciclabile, pannolini, verde(tipo l’erba tagliata), plasticavetrometallo, eccetera.
Il problema è che l’allegro camion della spazzatura passa ogni due settimane per ogni materiale (tranne i pannolini, una volta la settimana).
Questo ha mandato in crisi Speck, che consulta quasi quotidianamente il calendario, per non mancarne l’arrivo. Osserva ansioso ciò che i vicini lasciano fuori dai cancelli, temendo di non aver ripassato bene il calendario e continua a chiedermi conferma. Anche io ho imparato il calendario.

I Poveracci


A proposito dell’ incombente manovra economica da uno sfracello di miliardi di euro che si staglia sull’ultimo scorcio d’estate e si allunga verso l’autunno come l’ombra di uno dei mostri contro cui combatteva “Jeeg Robot d’Acciaio”, tutti i politici cercano di tirarsi indietro dalle responsabilità dei tagli e provano a proporsi come novelli Robin Hood che si opporranno allo scempio per difenderci. Se poi non ci riusciranno, faranno a solita alzata di spalle e diranno “Io c’ho provato, ma loro sono dei cattivoni”.
A questo proposito, Umberto B. ha usato parole confortanti per i suoi elettori, promettendo di alzare gli scudi contro chi vuol depredare I POVERACCI delle loro pensioni. Perché non è giusto che ci si accanisca SUI POVERACCI, coloro che hanno lavorato una vita e hanno diritto a vivere tranquilli. Lui è in difesa DEI POVERACCI.
Grazie, grazie per la considerazione.

*Speck’s troubles on his mind 2

Stiamo preparando il fazzoletto di terra sul retro della casa per Lena, in modo che possa pascolare allegramente senza farci venire il cardiopalmo ogni volta che ci arrischiamo a portarla fuori. Così, prima di cintare con una rete, abbiamo piantato l’erba: prima abbiamo tolto le erbacce, poi dissodato, infine seminato.
Ma non cresceva niente.
Speck ha iniziato a disperarsi, e a guardare l’erba dei vicini, di amici, l’erba che cresce sugli argini nel fiume, ed era sempre più bella e più verde di quella che non cresceva sulla nostra proprietà, anche se erano solo erbacce.
“Guarda, qui non annaffia nessuno! Però cresce!” continuava a lagnarsi durante le passeggiate.
Grazie a Manitù, finalmente l’altro giorno ho visto dei timidi ciuffetti verdi spuntare dal terreno, Halleluja fratelli!
Ora aspettiamo fiduciosi che i primi fili d’erba vengano seguiti da altri e si crei una folto tappeto in pochi giorni…Ma per non sbagliare Speck ha comprato un’altra scatola da un Kg di semi…

Prove d’ingresso


Leggo oggi (20/8/2011) sulla prima pagina di Repubblica un articolo di Adriano Sofri, necessario e raccapricciante, in cui si riferisce di una campagna per convincere le donne Rom a farsi sterilizzare che avrebbe in programma il governo Sloveno. Quest’ultimo dice che si tratta di una misura di tutela delle classi più povere. Se una volta essere poveri era una condizione, ora è una colpa, meglio estirparla alla radice, come si fa per gli animali infestanti.
Penso che la Comunità Europea oltre ai requisiti economici per entrare nell’Europa Unita, dovrebbe chiedere anche quelli di civiltà. E stabilire non solo il pareggio di bilancio, ma anche quello di coscienza. Nonostante l’Italia sia lontana dall’essere senza macchia a livello di diritti umani (e meriteremmo dure reprimende), come cittadina Europea sono infastidita dal fatto che i soldi delle mie tasse possano finire come finanziamenti o aiuti a paesi come questi, e sono preoccupata che dicendo Comunità Europea si possa fare di tutta l’erba un fascio.

Ai confini del Cepu


Vi lascio con questa chicca…http://www.accademiadelvolocepu.it Che sia meglio prendere il treno?

giovedì 11 agosto 2011

Gemella Fritella, Insalatina, Marroncina e l'Airone della Darsena.

Agosto. La città si svuota, i freaks escono dalle tane. Un periodo interessante in cui si vedono in giro un sacco di persone strane, ma non ci si aspetta che succeda granchè.
Sabato scorso sono andata a trovare la mia amica Insalatina ed a conoscere la sua cagnetta Marroncina, giunta a casa da poco. Una creaturina adorabile e paurosa che mi ricorda la piccola Lena (anche perchè è poco più grande di lei) per la sua fifa di tutto.

Usciamo a fare un giro pipì con Marroncina, poi ci compriamo delle creme anticellulite ed infine Insalatina mi propone di andare fino alla Darsena del Naviglio dove c'è un mercato comunale per prendere delle zucchine.
Passiamo dal pezzetto di verde fatto dalla Moratti sui marciapiedi della Darsena nel disperato tentativo di convincere i residenti a rivotarla e vedo che è successo qualcosa di abbastanza straordinario. Sui cumuli di terra dei cantieri di quello stupido parcheggio che sempre la Moratti voleva fare sono cresciuti un'infinità di alberelli di tante specie diverse. ora che la Darsena è stata riempita nuovamente d'acqua l'effetto è quello di una palude con un'isoletta al centro. Madre Natura ha sempre un asso nella manica, non c'è che dire. Ci mettiamo a scherzare parlando della fauna locale: topi che fanno nuoto sincronizzato, grosse gazze...Una signora di una certa età dall'aria molto frikkettona e gli occhi azzurri chiede ad Insalatina com'è fatta una gazza. Lei glielo spiega e continuiamo la passeggiata, finchè vediamo sull'isoletta nientemeno che un airone. E' molto bello, un cinerino. Ma a guardarlo bene sembra che un'ala gli penda sul fianco:
"Mi sa che è ferito" dico.
La signora freak arriva e mi chiede se sono sicura. Non sono proprio certa, ma visto che l'ala è penzoloni ci sono ottime possibilità che abbia ragione.
Subito lei tira fuori un foglietto tempestato di numeri di telefono di svariate associazioni animaliste. Ne chiama una, due, nessuna risposta. Insalatina si offre di provare anche lei (io non avevo il cellulare con me). Se qualcuno alza la cornetta ascolta per 30 secondi e poi dice che non c'entra niente e bisogna chiamare qualcun altro. Guardo un po’ triste l'airone e penso che saremo costrette a lasciarlo lì.
Ma la costanza di Insalatina paga. I pompieri rispondono e danno un numero di telefono a cui però nessuno risponde. La signora freak, con altrettanta tenacia li richiama e questa volta la persona che alza a cornetta promette di contattare lei l'ENPA e mandare anche una pattuglia.
Non è che ci crediamo troppo, però mentre andiamo a prendere le zucchine promettiamo alla signora di tornare. In 15 minuti andiamo e torniamo dal mercato comunale latino americano (dato che tutti i commercianti vengono ormai da lì, come il tipo di merci e la musica sparata a palla -l'insopportabile rumba che ogni canzone è uguale all’altra.
La signora è ancora là e con lei c'è un giovanotto occhialato da sole che sembra molto interessato alla questione dell'airone.
-C'è una buona notizia!-Dice la signora-Mi hanno richiamato due volte, stanno arrivando!
Aspettiamo venti minuti, l'airone è sempre lì, sofferente, fa il vago e non dimostra apparente interesse per noi. La signora freak però è una vera arruffapopoli e coinvolge chiunque le capiti a tiro. Dopo il giovanotto è la volta di una coppia di fidanzatini. E restiamo tutti lì in attesa dei soccorsi.
Alla fine arrivano due volontari dell'ENPA. Evviva pensiamo, l’airone è salvo!
Ma non è così semplice. I volontari infatti non si aspettavano un’evenienza con tanta acqua e non sanno bene come comportarsi. Ci rimuginano un po’ mentre la nostra compagna di salvataggio recluta altri amanti degli animali (arriva una signora con un cagnetto che ci racconta aver adottato in ex Yugoslavia  o in Romania, le confonde) a far da testimoni, ognuno racconta qualcosa e cerca di dare una mano ai volontari, che alla fine trovano il modo di andare sull’isoletta, armati di stivali di gomma e retino. Certo, passare sulla striscia di terra piena di alberelli e arbusti non è facile
Nonostante le difficoltà i nostri eroi procedono, ma l’airone che fino a quel momento è rimasto perfettamente immobile nonostante la gente che lo osservava, sentendoli arrivare prende a camminare ed in poche agili falcate raggiunge una striscia di terra semisommersa dove per loro è impossibile inseguirlo:
-Adesso l’airone li salva…- ridacchia il giovanotto occhialato.

Cavolo, tutto è perduto, penso tristemente, e già m’immagino il povero animale morto, poi penso no, posso tuffarmi e cercare di raggiungerlo e salvarlo…Magari poi muoio io, forse ci sono le sanguisughe nell’acqua…E così via.
Ma ad agosto capitano anche piccoli miracoli, e il volontario dell’ENPA appena rientrato a riva riceve una telefonata…Arrivano i pompieri! Yuppi!!!

Si riaccende la speranza, la signora freak esclama contenta:
 -Lo dico sempre, il mondo è già cambiato, è che la gente non se n’è accorta!!!
Insalatina da brava nichilista polemica sottolinea che è da due ore ormai che siamo lì, ma siamo comunque contenti e pochi minuti dopo eccoli, i pompieri! Arrivano a sirene spiegate (!!!) con una camionetta fuori strada ed un camioncino che portano le insegne del gruppo sommozzatori!
Uao, siamo tutti impressionati, e mentre osserviamo l’arrivo dei salvatori si unisce al capannello un signore che ha trovato dei funghetti nell’erba e si chiede se siano commestibili. Il giovanotto ha qualche dubbio, e poi è troppo preso dalle operazioni che si avvicinano (“Sarebbe da pazzi andare a casa adesso!”).

Alla fine entrano in acqua tre uomini, due in tuta da sommozzatore ed uno con una mezza muta, ed è proprio lui a catturare l’animale, che (ovviamente), non capendo perché gli stanno saltando addosso, lo ringrazia con una beccata in faccia. Tutti applaudono, braviiii! Io però lo penso solamente, perché credo che l’airone sia spaventato e non vorrei aggiungermi alla sua paura.

Però, bravi ragazzi, siete sempre la nostra arma preferita.

Siamo tutti contenti, è stata una bella avventura, sia perché l’airone è stato salvato (e questo è meraviglioso), sia perché ci siamo incontrati e abbiamo passato del tempo insieme, ad agosto, in una città come Milano. Non ci siamo lasciati numeri di telefono, probabilmente non ci vedremo più, ma è bello che ci siano ancora giornate così.

sabato 6 agosto 2011

Don't Look Back


Noi che siamo nati alla fine degli anni 60 siamo stati i primi a non riuscire a far combaciare età fisica ed età mentale : la chiamano Sindrome di Peter Pan, e siamo in tantissimi a soffrirne a diversi livelli. Alcuni riescono a condurre una doppia vita da "forever young", cercando di adattarsi al mondo degli adulti nel quale si muovono a disagio. Altri proprio non ce la fanno e rimangono per sempre confinati nel loro mondo come malinconici adolescenti senza fine.
Siamo tanti, tantissimi, e il nostro modo di essere ha influenzato la moda, la vendita di dvd, la produzione di libri, eccetera. Grazie a noi esiste Yamato con tutti i suoi cartoni giapponesi che noi abbiamo entusiasticamente promosso e comprato, senza dimenticarci di Goldrake, Capitan Harlock e Candy Candy solo perchè non avevamo più la statura fisica per guardarli. E che dire dei Manga? Senza il nostro illuminato rimbambimento oggi i giovinastri non avrebbero tutti questi giornalini nipponici da leggere. E poi magliette con eroi dei fumetti, revival di giochi e giocattoli, perfino di cibi...il gelato al gusto PUFFO! La nostra è una generazione che decisamente ha lasciato un segno.
Lunedì, mentre scendevo dal traghetto, ho notato però qualcosa di nuovo, una mutazione della nostra sindrome. Sulla scala del ponte 6 mi sono guardata intorno ed ho notato che adulti e ragazzi si somigliavano in modo impressionante: genitori e figli portavano abiti terribilmente simili, le stesse felpe Abercrombie, le stesse scarpe Nike, gli stessi pantaloncini a scacchi che finiscono sotto il ginocchio. Non solo. Avevano gli stessi occhiali da sole e maneggiavano con abilità lo stesso tipo di telefonino (Iphone) giocando, controllando Facebook o mandando messaggini.
Cavolo, mi ha fatto senso. Perchè noi, bene o male abbiamo genitori che sono sempre sembrati genitori, non compagni di scuola pluriripetenti. Non erano i ragazzini a sembrarmi fuori posto. Magari erano supermegaextra griffati, magari non saranno stati particolarmente simpatici, o interessanti. Ma erano nel loro ruolo di adolescenti, e questo era solo una parte del loro percorso, cambieranno, non saranno sempre così.
Gli adulti invece mi han fatto un'impressione diversa, come di qualcuno che per sentirsi ancora giovane adotta le modalità esteriori dei ragazzi, e magari fa vestire i bambini più piccoli come se fossero dei piccoli adulti. Per avvicinarsi un pò, per non sentirsi di avere così tante, terribili responsabilità.
In effetti a pensarci c'è un pò quest'aria in giro, un continuo tentativo di sentirsi sempre sgarzoli, non solo utilizzando un abbigliamento da adolescenti, ma anche un gergo simile a quello dei loro figli. La macchina enorme, l'aggeggio elettronico all'ultima moda...Un esercito di Papi per i quali invecchiare è il peggiore dei mali. Forse non se ne rendono nemmeno conto.

E a parte il problema educativo (come può essere il rapporto tra un padre che vuole fare il figlio e il figlio che per forza di cosa vuole esser figlio?), questi adulti sembrano scordarsi che la giovane età, l'adolescenza, è un momento tutt'altro che facile, anzi, è un momentaccio. Bene o male il fatto di avere un adulto vicino ha aiutato molti a superarlo (insomma, se ce l'ha fatta papà, se ce l'ha fatta mamma, può essere che ce la faccia anche io), ma se accanto hanno un genitore cristallizzato in una fittizia giovinezza, che invece di guardarli con affetto e preoccupazione li invidia per la loro posizione anagrafica e magari è pure fin troppo accondiscendente quando esagerano (se so controllarmi io, perchè non dovrebbero saperlo fare loro, anche se hanno 20 anni meno di me?), che ne sarà di loro?

In generale, noi Peter Pan abbiamo saputo cogliere anche il lato poetico della nostra patologia, ne abbiamo sofferto, ci abbiamo fatto i conti ed oggi nel migliore dei casi abbiamo imparato a conviverci e la Sindrome è diventata un aiuto nei rapporti coi più giovani, perchè grazie a lei siamo in grado di comprendere sfumature dell'adolescenza che è facile dimenticare quando si è superata. Noi poi condividiamo passioni, non solo modelli di cellulare o tagli di capelli.

E' un pò sconfortante vedere cose del genere, ma quel che è peggio sono le conseguenze nel lungo periodo... Come saranno questi ragazzi quando cresceranno? C'è da sperare che l'istinto del bastian contrario che hanno i giovani prevalga prepotente....

giovedì 4 agosto 2011

Sa Sebadas: al ritorno in continente

E rieccoci a casa, dopo una tranquilla traversata durante la quale ho dormito, disegnato, studiato e guardato il tramonto sul mare (mica cazzi!). Scesi dal traghetto abbiamo preso l'autostrada e abbiamo sbagliato direzione, mancando la CISA. Nonostante ciò è andato tutto bene e siamo arrivati sani e salvi.

Mi mancano i micini sardi, mi mancano soprattutto Scarface e la sua mamma. Però Lena è qui con noi, bella e ingrassata ancora (6 kg e qualche etto...!)

Ora mi aspettano studio e cura dimagrante, quest'ultima anche per Lena!

sabato 30 luglio 2011

Sa Sebadas: Grand Restaurant Micio

Exe pelosa

Scarface
La Mamma di Scarface

Lo scorso anno nel giardino della casa dove passiamo le ferie c'era una famiglia di micetti, mamma e due piccolini. Il più grande lo avevo soprannominano Piccolo Micino Coraggioso, perchè veniva in casa. Quest'anno non li ho rivisti e posso solo sperare che stiano bene.
Exe magrina
Certo però che i gatti non mancano, e sono tutti dei gran mangioni. Speck è andato in brodo di giuggiole quando ha visto le due gatte nere del cortile che ha soprannominato exe (streghe), e si è preso una sbandata per la più grande e pelosa, una micia che se adeguatamente nutrita potrebbe arrivare a pesare quanto Lena. Lei deve averlo capito di piacergli e ormai vive da noi. Oggi siamo tornati a casa dalla spiaggia e l'abbiamo trovata languidamente distesa sul divano. Non ce n'eravamo accorti ma era entrata e si era nascosta da qualche parte. La sua sorellina, magra e a pelo corto ci ha snobbati per un sacco di tempo, ma adesso, convinta dalle buone recensioni della "Guida Michelin per Gatti" ha preso a frequentarci pure lei.
I miei preferiti sono Silvio (ribattezzato Scarface per il disegno scomposto di bianco e nero sul muso) e la sua mamma. Entrambi hanno il pelo scuro e le zampette bianche e sono già buffi per questo. Ma Scarface è curioso invadente e stupidotto, quindi impossibile ignorarlo. Ti si sdraia sui piedi e li mordicchia. La mamma è piccina, ma la somiglianza è innegabile. Vive in un capannone scoperchiato in fondo alla strada insieme ad altri randagi e agli ultimi due nati.
Insomma, gli chef del Gran Restaurant Micio hanno il loro bel daffare a servire porzioni agli ospiti che entrano un pò da tutte le finestre. Ci aspettano fino a tardi e s'infilano dappertutto.
Abbiamo dei rivali però. Gli altri inquilini, che hanno aperto anche loro alla ristorazione felina e ci contendono i clienti. Meglio così, per i  mici. Ho saputo però che ai nostri vicini, arrivati da poco, i gatti hanno fatto trovare un dono sullo zerbino della porta, un topo. Come, loro sono appena arrivati e gli portate il regalo? A noi niente topo? Ingratitudine felina...

venerdì 29 luglio 2011