mercoledì 12 gennaio 2011

Quel che resta del natale n.2: Oh! Tannenbaum!

I tedeschi son gente simpatica ma anche se nel nostro immaginario sono tutti belli quadrati nel loro mondo a visione "senso unico", hanno anche loro un bel po' di contraddizioni. Specialmente i Berlinesi.

Dunque i tedeschi amano la natura, vanno per i boschi  a passeggiare, piantano fiori, il loro legame con i boschi e' quasi spirituale. Ma non togliete loro l'albero di natale VERO.
Ebbene si, in Germania ancora si usa il tradizionale albero di natale vivo, che viene tagliato per l'occasione a fine novembre/inizio dicembre. Se gli fai notare che e' una violenza contro l'albero, tutti rispondono (anche i piu' naturalisti) "ma e' coltivato!".
Io non ho mai avuto l'albero vero, quello di plastica e' sempre andato benone. Sembra vero, non perde aghi, lo paghi una volta sola, si ripone con praticita' insieme alle decorazioni dopo la festa e non c'e' il problema "cosa ne facciamo dell'albero quando non lo usiamo piu'?". Qui mi lasciano a bocca aperta: nessuno pensa di riutilizzare l'albero per farci legna o almeno fa lo sforzo di portarlo al riciclo. No, gli alberi usati (e ancora verdi!!) vengono abbandonati sui marciapiedi in quantita' industriali e aspettano che la BSR sia costretta a portarli via, perche' anche se non e' affar loro, dopo una settimana che giacciono li' qualcosa bisogna pur fare.

La cosa quest'anno ha assunto proporzioni assurde, tanto che un gruppo di burloni ha organizzato una specie di "art happening" e ha riempito di alberi abbandonati una fermata del bus, e l'ha anche seppellita con gli stessi. Peccato che ieri li abbiano ripuliti, avrei voluto fare una foto.
Resta che i miei preferiti sono gli alberi in fibra ottica dei ristoranti vietnamiti: cambiano continuamente colore in un ipnotico arcobaleno...e l'anno prossimo li useranno di nuovo!

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