martedì 27 agosto 2013

A little more Facezie Estive

Ecco qualche aggiornamento da dove mi trovo...

L'ostello dei gatti 2
La principessa Lena
Il piccolo aspirapolvere peloso (mangia a velocità esponenziale)

Ricorderete che inizialmente temevo che la presenza di Macchianera creasse problemi a Romeo, che lei si spaventasse e non si facesse più vedere. Come al solito avevo sbagliato, in realtà la piccola Romeo è il boss della banda, mangia per prima e va a mettere il naso nel piatto del compare senza che lui possa dire nulla. Se però lei è sazia non ha nulla da ridire che lui finisca quello che ha avanzato. La novità più bella però è che Macchianera comincia a fidarsi e a strusciarsi sulle nostre gambe. A dire la verità è piuttosto sgraziato e invece di sfiorarti dolcemente i polpacci ti prende letteralmente a testate e sederate, ciondolando sulle sue gambette. A volte sbanda, colpendo accidentalmente Romeo. Anzi, è così insistente ormai c'è una specie di competizione alla coccola. Macchianera deve stare attento, se fa arrabbiare Romeo sono guai per lui. Tutto questo sotto gli occhi attoniti di Lena che guarda tutto da dietro la porta-finestra. Ora la mia preoccupazione maggiore è cosa sarà dei nostri ospiti quando saremo tornati in città. Sto studiando una soluzione...
She's the boss
Al bar “Lumaca”

Nel nostro giardinetto l'erba stenta a crescere, e anche quando ci prova le affamatissime lumachine e i volonterosi slàcher (che sarebbero le lumache senza guscio) la radono al suolo con le loro piccole fauci appiccicose. Speck è andato in un negozio per chiedere del lumachicida, ma -a parte la mia contrarietà ad eliminare fisicamente le lumache- questa sostanza poteva risultare velenosa per i mici del cortile. Ma niente paura, la soluzione c'è, è semplice ed economica...la BIRRA! Pare infatti che le lumache siano golose della bionda bevanda, così ne abbiamo disposto sull'erba dei piattini e abbiamo aspettato. Un successo, le lumache e gli slàcher arrivano a frotte ad abbeverarsi, noi li prendiamo e approfittando del loro stordimento li portiamo nel prato di fronte. E' un po' una tela di Penelope, ogni sera le lumache sono di ritorno, come un piccolo esercito di zombies bavosi, e dobbiamo di nuovo raccoglierle e riportarle fuori.

martedì 13 agosto 2013

More Facezie Estive

Arrivati a Ferragosto perdo ogni voglia di fare: la volontà si affloscia, non posso pensare alle pulizie, studiare, a volte anche leggere è una fatica. Complice anche il ristabilirsi di temperature decenti dopo settimane di cottura nel forno a vapore del mugnaio del Mulino Bianco, l'unica cosa che mi sento di fare è dormire. A grande richiesta del Pizza però, ecco le novità da dove mi trovo...

L'ostello dei gatti
Come ricorderete, nella nostra dacia vive una gattina che (per errore) abbiamo chiamato Romeo. Quando arriviamo Romeo ci dà il benvenuto e si stabilisce nel nostro giardino. La mattina fa colazione con noi, poi si spaparanza sul prato o sul vialetto. Ogni tanto scompare, poi si rifà viva, per qualche crocchino o una coccolina, portando magari un topo ammazzato con le sue zampette in omaggio. Lena è ormai abituata alla sua presenza e anzi, se non la vede per un po' diventa nervosa.
Ma da qualche giorno è entrato in scena un nuovo felino, Macchianera. In realtà all'inizio l'avevamo scambiato per il Gatto Mascherato, che bazzicava da queste parti lo scorso anno. Poi, guardandolo meglio, Speck ha stabilito che quasi sicuramente si tratta di suo figlio. Macchianera è un maschio e le macchie sul muso lo fanno assomigliare a un procione. Ha il testone, delle gambette storte e un appetito instancabile. Ha iniziato a entrare in giardino di sera. Temendo che si menasse con Romeo lo mandavamo via, ma lui da bravo gatto è dotato di un'insistenza prodigiosa, così abbiamo iniziato a dargli da mangiare in un angolino dove non potesse dar fastidio. Macchianera è spassoso: piagnucola per chiedere cibo e appena ti vede avvicinare per portargli la pappa emette dei soffi di avvertimento “Ehi, occhio, non far scherzi eh?!”...Mi ricorda Gatto Silvestro. Comunque, si è subito accomodato e allargato, spostandosi sul territorio di Romeo, finendo ciò che lei avanza e sbirciando in casa dallo zerbino. Ovviamente mi sono preoccupata, finchè non mi sono accorta che Romeo non è per niente infastidita da quest'invasione: non si attaccano, non si soffiano, sembrano quasi amici. Ho quasi il sospetto che sia stata lei a dire ad un affamato Macchianera “Non temere amico! Conosco un posto dove si mangia bene!”.
Comunque, adesso abbiamo due gatti che mangiano e dormono in giardino e una che mangia e dorme in casa...attendiamo altri ospiti...
Romeo sfoggia le sue qualità atletiche

Introducing...Macchianera!

Lena si dedica ai cartamodelli...

Love Songs Suck
Pare che gli alpini di leva a Vipiteno, prima di tornare a casa attaccassero un lucchetto al ponte di Banhofstrasse, ripromettendosi di tornare in quella città. Per colpa di Federico Moccia questa simpatica tradizione è diventata un rito kitsch, stucchevole e invasivo, che devasta in varia misura i ponti delle città d'arte italiane. Insieme a Roma una delle più gettonate è certamente Venezia, romantica per antonomasia. Chi ama Venezia e cerca di difenderne la bellezza diventa sempre più insofferente alle smancerie dei turisti, ecco perchè il gruppo Fallo ("Fronte anarcolettico liberiamo i lucchetti ora") ha deciso di organizzare per settembre il Trancino Day, durante il quale gli aderenti si dedicheranno alla rimozione di tutti i lucchetti dai ponti veneziani. Un'opera meritoria a cui chiunque voglia può partecipare contattando il Fallo via Facebook (Fallo sempre). Intervistati dalla “NuovaVenezia” gli attivisti dichiarano: “Ci piace pensare che quando tranciamo un lucchetto le due persone si lascino e l'incantesimo si rompa. E' vero, siamo cattivi. Chiamateci pure i nemici dell'amore. Questi sì che hanno le idee chiare.

Depilazione, seconda puntata
Dopo aver letto su Repubblica del nuovo metodo di depilazione con il filo orientale, mi sono entusiasmata, e dopo aver guardati alcuni tutorial su Youtube ho provato su di me la tecnica. Cavolo gente, funziona! Ammetto che per il momento si tratta di una faccenda parecchio lenta, estirpo pochi peli per volta, ma pian piano mi velocizzo. Già mi vedo in un futuro non lontano a depilarmi da sola, efficacemente e a costo zero!!! Non vedo l'ora.

Alle prossime Facezie...

domenica 11 agosto 2013

Per favore, basta!

Lo ammetto, quando arrivai a Berlino ebbi fortuna: Brötchen mi aiuto' con la burocrazia, l'iscrizione al comune, la Krankenkasse, la scuola di tedesco.
Non posso ringraziare abbastanza i miei amici storici berlinesi (due in particolare) a cui ho stracciato le palle infinite volte chiedendo loro delucidazioni su meccanismi oscuri, a volte decisamente perfidi, della vita tedesca e della lingua tedesca.

Ammetto di avere ancora bisogno di aiuto a volte ma cerco di fare il piu' possibile da sola, o almeno di "distribuire" un po' qua e un po' la' le domande, cosi da non avere una sola vittima.

Con questo background, mi sento ovviamente di aiutare altre persone che hanno bisogno di aiuto, che sono appena arrivate, connazionali che, disgrazia loro, non parlano nemmeno l'inglese e dunque non riuscirebbero nemmeno ad iscriversi ad un corso di tedesco in una scuola di lingue.
 Penso di essere paziente e cortese, ho accompagnato varie persone un po' ovunque: all'Arbeitsamt a chiedere il sussidio di disoccupazione, ad iscriversi a scuola, ad aprire un conto in banca, dal parrucchiere a spiegare assurdi tagli di capelli, da dottori vari, etc etc etc.
Ho usato tantissimo del mio tempo per spiegare concetti alieni, viaggiare per raggiungere i miei protetti ovunque avessero un appuntamento, pagato anche non indifferenti quantita' di denaro in biglietti dei mezzi pubblici. In cambio ho ricevuto "ricompense" in caffe' e dolci vari.

Tuttavia adesso devo proprio dire che mi sono rotta: ultimamente questa cosa ha preso una piega talmente perversa, che basta che io stringa la mano a qualcuno dicendo "piacere, Ciambella" che quasi invariabilmente ricevo una richiesta di aiuto per andare in uffici pubblici, trovare casa, lavoro, dottori, Krankenkasse, elettrauto, etc.
Gente che nemmeno conosco mi viene passata al telefono da cosiddetti amici, per chiedermi come regolarizzare la loro posizione in Germania senza pagare la Krankenkasse o l'Iva, amici di amici mi contattano su Facebook per sapere dove trovare lavoro e casa o dove trovare particolari specialita' vegane perche' la loro fidanzata vuole aprire un fast food vegano a Vicenza e hanno SENTITO DIRE che i cibi vegani tedeschi sono migliori (ma decheee'?!) o piu' classicamente, gente che mi chiede un posto dove dormire a Berlino.

Tutte cose vere, non scherzo.

La maggior parte di queste persone non e' autosufficiente o non vuole diventarlo, non studia il tedesco, non ha nemmeno il pudore di pensare che magari, anche io cerco lavoro, anche il mio tempo e' prezioso. Non solo, mi hanno proprio catalogata nelle loro teste come "quella che sa, quella che aiuta" tanto che chiedono a me anche quando hanno un sacco di altri amici che li possono aiutare.
L'ultimo di vari esempi e' stata una conoscenza (che pensavo una persona amica) che il giorno stesso del mio ritorno a casa dopo la colica renale mi ha chiamata per chiedermi di aiutarla a trovare non so cosa o andare da qualche parte a tradurre per lei. Non sono sbottata come avrei voluto, ho semplicemente risposto "guarda, non ho le forze adesso, chiedi a Pincopallina o Pincopallino, no?"
Questo genere di predatori di energia lo avevo incontrato anche a Londra: quante email ho ricevuto con la richiesta "Mi dici come si fa ad andare a lavorare a Londra? come trovo lavoro a Londra? puoi aiutare il mio amico/amica?". Gia', perche' e' anche una proprieta' transitiva degli amici aiutare i loro amici o conoscenti a destreggiarsi nella nuova citta'.
Un'altra caratteristica di questi figuri e' che ti vogliono essere amici, almeno finche' non trovano di meglio, non trovano qualcun altro a cui chiedere o gente con cui preferiscono stare.

Ho avuto anche due casi di gente che mi ha chiesto informazioni via email: dopo aver speso ore per scrivere in modo esaustivo, mi sono vista chiedere DI NUOVO, le stesse cose a voce.
Per carita', non sono tutti cosi: Insalatina Rivoluzionaria e Ironico Gianduja, che da qualche mese si sono trasferiti qui, cercano sempre di sbrigarsela da soli. Sono per me dei veri amici, non mi cercano solo per avere un aiuto, per questo quando (raramente) chiedono aiuto, sono piu' che disposta a dargli una zampa. Magari fossero tutti come loro!

Insomma, mi spiace ma devo mettere un freno alla mia gentilezza, dunque sto gia' iniziando manovre diversive, ignorando certe richieste o divergendole altrove.
Ovviamente i miei veri amici (loro sanno chi sono) possono continuare a contare su di me ma se qualcuno pensa di venire a Berlino, in vacanza o per vivere, non si aspetti che gli dica dove trovare lavoro, casa, Krankenkasse, visagisti, stagnaroli o calzolai, perche' rischia di fare una brutta, bruttissima fine.

With love.

Ciambella


domenica 4 agosto 2013

Facezie Estive

Nonostante il mio umore non sia dei migliori, cerco di entrare nell'atmosfera tipica di queste settimane estive con questo post. Non renderà meno deprimente l'andazzo ma servirà a distrarci un po' tutti quanti.

Depilazioni
Ieri leggendo “Repubblica” ho scoperto che esiste un nuovo metodo per depilarsi, il filo orientale.
Su alcuni siti lo troverete pubblicizzato come una pratica dei paesi arabi e su altri come un'invenzione dei cinesi. Ce n'è uno in particolare in cui la “depilatrice a filo” racconta con enfasi che la tecnica le fu insegnata da una maestra orientale che ebbe fiducia in lei. La cosa si presenta piuttosto semplice, almeno in apparenza, tuttavia ci vuole sicuramente pratica. I vantaggi sono molti: 1) pare che sia meno doloroso delle cerette, 2) naturale, senza l'uso di sostanze chimiche, 3) indebolisce il pelo e 4) se te lo fai da te uno piuttosto preciso di una ragazza orientale e l'altro decisamente più naif di una ragazzina americana con la lisca...
non costa praticamente niente. Entusiasmata da queste informazioni sono corsa su internet per saperne di più, ho trovato dei tutorial ed ho incominciato a provare, utilizzando del filo da cucito. I risultati sono stati deludenti, ma come ho detto ci vuole molta pratica. Allora Speck si è offerto volontario, e gli ho strappato qualche pelo dalle gambe. Lui dice che fa male, ma si sa che gli uomini sono dei piagnoni. Oggi continuo ad esercitarmi.

Radio Gugu

In trasferta non posso ascoltare la mia radio preferita, così sono costretta a farmi fare compagnia da emittenti più commerciali ma di sicura ricezione. Purtroppo la cialtroneria di queste frequenze talvolta oltrepassa il segno. Non mi riferisco solo al molesto chiacchiericcio fatto di luoghi comuni (piove governo ladro) e di populismo da quattro soldi, e nemmeno ai sondaggi dementi (dove ti piaceva farlo quand'eri pischello? La prima sega ti è venuta bene? Ripensi mai al tuo primo amore?) e alle battute a sfondo sessuale che sembrano un male inestirpabile dalle radio italiane. Penso piuttosto alla non conoscenza dell'inglese (e talvolta dell'italiano!). Non è possibile che nel 2013 ancora si sbagli la pronuncia di whiter mentre si annuncia un famoso brano dei Procol Harum. Non è veramente accettabile che chi lavora in radio (e ci metto anche il personale della mia emittente preferita, che mi fa accapponare la pelle più volte l'anno) non sappia parlare decentemente l'inglese. Non ho mai sprecato troppo tempo nell'acquisizione di una pronuncia perfetta, ma non lavoro in radio, e in ogni caso lo scrivo piuttosto bene. Qui c'è gente che arranca su frasi elementari, facendo sembrare Totò e Peppino (“Noio vùlevam savuar...”) mostruosamente attuali. Scommetto che sul curriculum di questi dj e giornalisti è riportato “Inglese-ottimo” o quanto meno “buono”. Se poi considerate che il 95% della programmazione è coperto da musica straniera, comprendete quanto fosca sia la faccenda. Nel dopoguerra i mezzi d'informazione ebbero un ruolo nell'insegnamento e nell'uniformazione della lingua italiana. Ora è meglio evitarli, o ti rovinano quel poco di inglese che hai imparato.

L'orrore, l'orrore


“Apocalypse Now!” è il mio film preferito. La versione che molti conoscono era un po' tagliata, ma il doppiaggio era strepitoso. Ieri sera io e Speck abbiamo guardato per l'ennesima volta il dvd della versione Redux, che contiene diverse parti tagliate (tra cui l'ormai imprecindibile, molestissima cena a casa dei francesi). Non mi ricordavo che il nuovo doppiaggio fosse così piatto e si discostasse tanto da quello originale. Posso dire di aver memorizzato buona parte delle battute e ogni cinque minuti mi toccava notare che qualcosa era stato cambiato. Il culmine viene raggiunto quando Kurtz (Marlon Brando) riferisce un episodio drammatico della guerra, tanto mostruoso che dice di essersi messo a piangere come “una vecchia nonna”. UNA VECCHIA NONNA?! Dio mio, nell'originale era una madre, UNA MADRE! Da brividi...