mercoledì 30 dicembre 2009

Cult of Personality


Oggi ho trovato in un negozio del centro "Brivido nella notte", un film con Clint Eastwood in cui il mio eroe interpreta un dj radiofonico perseguitato da una fan un pò matta. Letta la trama, non ho potuto fare a meno di pensare alle aggressioni a Joseph e Silvio.
Perchè il significato di questi avvenimenti (ammesso e non concesso che si tratti di roba "genuina", non pilotata e non organizzata, dubbio che ormai mi attanaglia per ogni avvenimento mediaticamente rilevante) secondo me è stato vagamente travisato. Gli episodi di persecuzione o addirittura aggressione a personaggi pubblici sono abbastanza comuni. C'è sempre stato qualcuno che andava fuori di matto per un cantante, un attore, un politico, qualcuno così fissato dal cercare un contatto fisico, con l'oggetto delle proprie attenzioni.
Mi viene in mente Bjork, di cui un fan fuori di testa si era innamorato giungendo addirittura al suicidio per dimostrarle il suo "amore". E che dire del povero John Lennon, freddato da un ammiratore, talmente ossessionato da lui che era giunto ad identificarcisi (ammesso e non concesso che non sia stato un complotto della Cia come alcuni sostengono)?
Qualcuno dirà: Ma si tratta rockstar! D'accordo, ma allora di Ronald Reagan, mandato all'ospedale da un altro simpatico psicopatico che voleva far colpo sulla sua attrice preferita?(Povera Jodie Foster, immaginatevi come si deve essere sentita).
Mi ricordo poi, che proprio Berlusconi è stato eletto "rockstar dell'anno" da Rolling Stone (con grande scazzo di Monty). E' una questione di rapporto coi media: apparire, esserci, ed essere vincenti, di potere, di successo. Immagini del genere, inutile dirlo, fanno sognare, nel bene e nel male.
E tra tanta gente che resta abbagliata e adorante, c'è anche uno svitato che o ti scrive lettere (e non ci credo che il Joseph Ratzinger e il Silvio non ne ricevono di questo genere) o ti viene a cercare, per baciarti o menarti, in ogni caso per "marchiarti". Non farsi stringere la mano, ricevere il tuo tocco santo, ma per darti il suo, per dirti "Tu sei importante, ma pure io!"
Roba da matti? Essì, chi lo nega, ma c'è anche questo al mondo. E non voglio dire che un personaggio pubblico dovrebbe rinunciare ad essere appunto pubblico, le guardie del corpo esistono per quello. Diciamo che è un rischio che si sa di correre; solo che in Italia, abituati come siamo ai complotti ci precipitiamo subito a cercare un lato oscuro, pure se forse (di rado, lo ammetto) non c'è.

Perchè non è successo niente del genere in passato? Perchè questa è la prima volta nella storia che in Italia i politici hanno un' immagine mediatica. Pensate ad Andreotti, che immagine mediatica aveva? Una volta i politici si facevano vedere poco alla tv e probabilmente erano convinti che meno li si vedesse, meglio era per loro. Adesso è il contrario. Si può anche andare in Parlamento ma NON si può far senza un'apparizione in qualche programma televisivo, nel bene e nel male.
Insomma, non tutti quelli che cercano un contatto a suon di modellini del Duomo sono Gavrilo Princip*.
Certo, meglio un fiore che un modellino del Duomo... Mettete dei fiori, nei vostri cannoni, perchè non vogliamo mai la gueeerraaa...!PEACE AND LOVE
*Gavrilo Princip era uno degli autori dell'attentato di Sarajevo, che fu la causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Io non mi ricordavo il nome...

sabato 26 dicembre 2009

Il Natale cinematografico di Frittella!




Il Natale per me rappresenta (come credo per tutti, da sempre) quello che una spiaggia rappresenta per un naufrago sperso in mare da un sacco di tempo, un'approdo, una salvezza. I giorni di vacanza, l'allentarsi della morsa del lavoro, la prospettiva di riunirsi con la parentela (l'arrivo di Ciambella e Brotchen, il ritorno della cugina Lasagnetta da Venezia) e di vedere e sentire amici magari da tempo persi. Tutto questo mi piace. Si tratta di una specie di ritorno, di regressione ai tempi dell'infanzia, a quando preparavo i regalini per i miei parenti e la Vigilia appendevo le palline all'albero (adesso ho un alberello "tutto compreso" con già tutte le decorazioni montate, basta tirarlo fuori dal sacchetto di plastica).
Così, non mi disturba affatto se la tv si mette a trasmettere le vecchie commedie Americane che guardavo da bimbetta, tipo Doris Day, Dean Martin, Shirley McClaine, quei film con storie basate su una serie di idiotissimi equivoci che dalla sigla iniziale (cantata da un coretto gaudente) sai già che finiranno bene, in modo rassicurante, banale e conformista.
La cinica Frittella molla il colpo e lascia piacevolmente appiattire il suo elettroencefalogramma dai gorgheggi di Julie Andrews in "Tutti insieme appassionatamente" (un classico della famiglia, una riprogrammazione cerebrale operata dal nostro genitore in lunghi anni di repliche) o dalle danze di "Singin' in the rain" (strepitoso, senza scherzi).
Una volta di questi tempi c'erano un sacco di film di Jerry Lewis, ma adesso purtroppo è completamente passato di moda. Il mio preferito era "Artisti e Modelle", con Dean Martin che faceva il lumacone con una bionda insipida e Jerry che veniva concupito da una scoppiettante Shirley McClaine.
Oggi come oggi molte delle gag e molti dei concetti morali espressi in questi films appaiono ridicoli, roba da cadere dal divano dal moto sussultorio delle risate. Soprattutto Doris Day era fonte di irrefrenabile ilarità (anche perchè a 30 anni ce la volevano spacciare per una 19enne...). Però ribadisco, basta spegnere il cervello.
Adesso le commedie degli anni 80/90 stanno diventando i nuovi classici, e John Cusack la fa da padrone. Proprio l'altro giorno sbirciavo "Serendipity, quando l'amore è magia", un filmetto zuccheroso, ma tutto sommato sopportabile, col nostro John alla ricerca della donna della sua vita...Sapete di quei film che vorrebbero farti credere che è tutto possibile...Beh, comunque lui ne ha diversi e quindi per le prossime feste ci sarà sempre un angolino per John Cusack...
Anche le commedie adolescenziali degli anni 80 ogni tanto ci scappano, ma a parte qualche giovane appassionato di vintage e qualche coetaneo nostalgico, penso che ormai non interessino più a nessuno, quindi tra breve scompariranno.
Ed ora, intoniamo tutti insieme: The Hills are aliiiiive! With the sound of music....!
Buone Feste!

martedì 22 dicembre 2009

Il Karaoke di Doppiaazione!


Questa settimana, avvicinandosi il Natale, chiudendosi le scuole, e realizzandosi il sogno di Frittella di 15 giorni di dormite, Doppiaazione ha deciso di regalarvi un momento di ilare stupidera! Perciò eccovi "Last Christmas", canzunciella degli Wham, facile da canticchiare da soli o in coro! Sgoliamoci!

Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, You gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special

Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, You gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special

Once bitten and twice shy
I keep my distance but you still catch my eye
Tell me baby do you recognise me?
Well it's been a year, it doesn't surprise me

(Happy Christmas!) I wrapped it up and sent it
With a note saying "I Love You" I meant it
Now I know what a fool I've been
But if you kissed me now I know you'd fool me again

Chorus

(Oooh. Oooh Baby)

A crowded room, friends with tired eyes
I'm hiding from you and your soul of ice
My God I thought you were someone to rely on
Me? I guess I was a shoulder to cry on
A face on a lover with a fire in his heart
A man undercover but you tore me apart
Oooh Oooh
Now I've found a real love you'll never fool me again

Chorus

A face on a lover with a fire in his heart
(Gave you my heart)
A man undercover but you tore me apart
Next year
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
special
someone
someone
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
who'll give me something in return
I'll give it to someone
hold my heart and watch it burn
I'll give it to someone, I'll give it to someone special
I've got you here to stay
I can love you for a day
I thought you were someone special
gave you my heart
I'll give it to someone, I'll give it to someone
last christmas I gave you my heart
you gave it away
I'll give it to someone, I'll give it to someone

lunedì 14 dicembre 2009

Gemella Ciambella vi avverte: non vi offendete, siamo tedeschi!


Piu' passa il tempo e piu' mi rendo conto che la gente litiga a livello internazionale perche' non si capisce a livello di tradizioni ed altro. Una cosa che in un paese e' normale, in un altro e' un insulto.

Prendete ad esempio me e Brötchen: quando cucino per lui mi offendo sempre. Non parliamo poi quando mi cimento ai fornelli anche per offrire qualcosa anche ai suoi amici!
Sorvoliamo sul fatto che tutti abbiamo delle fisse contro certi cibi e quindi e' difficilissimo trovare qualcosa che piaccia universalmente.
Parliamo del fatto che se non ci sono almeno 3 differenti spezie o erbe, i miei amici germanici non sono felici, che aggiungono il sale come se dovessero colorare il cibo di bianco, del fatto che non mescolano sugo e pasta quando porgono il piatto agli ospiti ma bisogna PER FORZA mettere in tavola due pentole contenenti una la pasta e l'altra il condimento, cosi tutti si servono da soli (perche' altrimenti si rovina l'effetto visivo...mi hanno detto...).
Aggiungiamo che mangiano tutto insieme: pasta carne e insalata.

Ebbene, tutto cio' e' un equivoco internazionale. Ne parlavo con la mia amica Risotta Saltata, una milanese che se ne intende di Nouvelle Cuisine: l'anno scorso lei ha vissuto per 4 mesi a Berlino e spesso commentavamo questo bizzarro (a nostro parere) modo di mangiare, dove tutto si mescola, non ci sono priorita' di portate, e la pasta e' un contorno!!!!
Dopo lunghe discussioni siamo giunte alla conclusione che I nostri amici tedeschi semplicemente non sono abituati a mangiare come noi, e non sono abituati ai sapori semplici ma genuini. Sara' una cosa della latitudine.

Inoltre, di recente, Brötchen ci ha spiegato che nella cucina tedesca tutto e' in un solo piatto: la carne, le verdure e il pane o cio' che lo rappresenta, come knödel o riso. Percio' anche la pasta. Per loro tutto e' un piatto unico!
Ed ecco anche spiegato il motivo di un deprimente "Tutto qui?" all'offerta di preparare un buon risotto milanese. Qui vediamo veramente come ogni cultura si organizza: per gli italiani che han tempo e non hanno bisogno di correre, tutti gli elementi del pasto sono separati e arrivano in comoda sequenza. I tedeschi, molto piu' sistematici e organizzati, mangiano le stesse cose ma organizzate in un solo piatto, da mangiare in una sola volta. Gli spagnoli invece hanno le Tapas,
separate ma da mangiare e spizzicare tutte allo stesso tempo.

Potremmo continuare all'infinito.
Ma mi fermo qui, felice di aver trovato la chiave di volta delle relazioni culinarie Germania-Italia e resto del mondo. Comunque il cappuccino bevuto a pranzo, per quanto efficiente, lo evitero' sempre!

venerdì 11 dicembre 2009

No Berlusconi Day a Berlino 05/12/09



Sono arrivata in ritardo di 20 minuti all'appuntamento del no berlusconi day.
Il discorso di apertura era gia' cominciato, ma sono riuscita sentirlo quasi tutto.
Da un lato della porta di Brandeburgo c'erano gli italiani e dall'altro lato una dimostrazione contro le torture in un paese che purtroppo non ho saputo riconoscere.
Ognuno ha la sua dittatura, purtroppo.
Eravamo abbastanza, tra i 200 e i 300, molti andavano e venivano.
Certo a Roma ce ne erano di piu', ma va detto anche che a Berlino molti italiani lavorano nei ristoranti e le 13 e' comunque orario di pranzo.

Il discorso e' stato breve, preciso, senza sbavature faziose del tipo "No a Berlusconi, viva la sinistra". Tradotto in tre lingue (Italiano, tedesco e Inglese) per dare la possibilita' a tutti di avere un'idea di cosa si parlava.

Il succo del discorso e' stato questo: la misura e' colma, colma di umiliazioni e ingiustizie. Non solo chi ha partecipato non ne puo' piu' di Berlusconi, ma anche e soprattutto del sistema che lui rappresenta e che gli gira attorno.
Chi ha partecipato non vuole piu' vivere da vassallo, vuole vivere da essere umano senza essere schiavo delle logiche di potere che in italia partono dal governo e si diramano come un veleno, intrecciandosi con vari interessi: la chiesa, l'industia e la sinistra hanno tutti le loro responsabilita' e connivenze.
Perche', si e' chiesta la gente li convenuta, per lavorare devo per forza conoscere qualcuno, dare qualcosa a qualcuno, essere amico o parente di qualcuno, o nel caso delle donne, darla a qualcuno? Perche' non posso essere valutato in base ai miei meriti ed alle mie capacita'? Perche' devo pagare le tasse a dei governanti che mi prendono in giro e non provvedono ai miei bisogni e semplicemente non fanno il loro lavoro?

Non ci sono stati i temuti prediconi pro sinistra, anzi qualcuno ha anche lanciato un appello: pensiamo a CHI potremmo votare, una volta dimesso Berlusconi...c'e' qualcuno che meriti la nostra fiducia?!
La manifestazione non e' stata ne' di destra o sinistra, e' stata umana. Ovvio che la maggioranza della gente li' era di sinistra, ma per me e' stata la prima volta in cui ho visto italiani che non si beccano tra loro per affermare la loro identita' politica.

Anche un noto e amato politico dei verdi locali, Hans Christian Ströbele (e' stato votato al parlamento in modo diretto dal popolo) si e' fermato con la sua bici per sentire e cercare di capire a fondo i sentimenti degli italiani presenti.
Presenti alla manifestazione anche molti stranieri, tra i quali russi e francesi.


Insomma, bello.

martedì 8 dicembre 2009

Scorciatoie

Trent'anni fa ad un amico o un parente si affibbiavano dei divertenti soprannomi: in tenera età sono stata nominata Gigi (ero un pò turbolenta) e più tardi Liselotte, Ciambella era Tinossa (lunga storia che non starò a ripetere). Il mio migliore amico lo chiamo da anni Ciccio. Mi rendo conto però che si tratti un'abitudine sorpassata. Oggi va di moda l'accorciamento del nome: Cristina diventa Cri, Roberto diventa Roby, Silvia diventa Silvy, Elisa Eli, Federico Fede, Alessandro Ale, Rebecca Rebi... E così via. E' diventato una specie di riflesso condizionato, quello di accorciare il nome di una persona, così radicato che c'è chi cerca di contrarre anche nomi brevissimi (Claudia Cla, Lisa Li etc)
Sarà una mia impressione, ma questa pratica ha un che di meccanico ed uniformante. Insomma, troppo facile accorciare un nome, troppo "matematico": prendi un nome, gli tagli un pezzo e (ogni tanto)ci metti una "Y" alla fine. Lo so, lo so, chisseneimporta. Ma non era più bello quando dietro al soprannome ci stava una storia, un elemento del carattere o fisico? Tipo i blues men americani? Howlin' Wolf, Blind Lemon Jefferson, cose così...Pensiamo anche ai classici italiani: il Patata, il Lungo, il Carota...sono così caratteristici.
Per non parlare dei film! Provate ad immaginare una pellicola come "I soliti ignoti" con al posto di Ferribotte, Capannelle e Pantera, nomi tipo Salva (Salvatore) o Giova (Giovanni) o Army (Armando)...Orrido!!!
Solo una sciocchezza? Un piccolo particolare trascurabile? Può essere! Però io il mio "Gigi" me lo tengo stretto!

lunedì 7 dicembre 2009

Il karaoke di doppiaazione! Buon compleanno zio Tom!


Buon compleanno a zio Tom Waits! 60 anni portati malissimo fisicamente, ma benissimo musicalmente! Grazie anche a sua moglie! Resta sempre matto come sei, ci piaci cosi!

Per festeggiare, cantiamo una delle sue canzoni piu' divertenti, o almeno, che mi piacciono di piu'. Tranquilla Frittella, non e' "Black rider" e'...

Singapore
We sail tonight for Singapore
We're all as mad as hatters here
I've fallen for tawny moor
Took off to the land of Nod
Drank with all the Chinamen
Walked the sewers of Paris
I danced along a colored wind
Dangled from a rope of sand
You must say goodbye to me

We sail tonight for Singapore
Don't fall asleep while you're ashore
Cross your heart and hope to die
When you hear the children cry.
Let marrow bone and cleaver choose
While making feet for children shoes
Through the alley
Back from Hell
When you hear that steeple bell
You must say goodbye to me.

Wipe him down with gasoline
Till his arms are hard and mean,
From now on boys this iron boat's your home
So heave away boys.

We sail tonight for Singapore
Take your blankets from the floor
Wash your mouth out by the door
The whole town is made of iron ore
Every witness turns to steam
They all become Italian dreams
Fill your pockets up with earth
Get yourself a dollar's worth
Away boys, away, boys, heave away

The captain is a one-armed dwarf
He's throwing dice along the wharf
In the land of the blind, the one-eyed man is King
So take this ring

venerdì 4 dicembre 2009

To hear or not to hear (lamentazione)


Di solito limito le mie esternazioni lavorative a pochi amici, così, tanto per farci quattro risate. Ma qualche volta rimango talmente di sasso che mi scappa, devo raccontarlo a tutto il mondo cosa mi succede.
Premetto come sempre che la mia conoscenza dei meccanismi scolastici (ambito della mia attuale attività) è minima, considerato poi che mi occupo di tematiche dell'handicap.
Chiarito tutto questo, ripeto nuovamente, seguo un allievo con disabilità sensoriale, ovvero sordo. Per tutta una serie di motivi non può seguire lo stesso programma dei suoi compagni ed ha quindi bisogno di un programma personalizzato con obiettivi più bassi. Non ha un'insegnante di sostegno. Ho passato il primo mese di scuola a far presente a tutti i professori la situazione, gli ho scritto una relazione in cui spiegavo qual'era il livello dal quale era partito lo scorso anno, come avevo operato, etc.etc.
Logica avrebbe voluto che mi si sottoponesse un programma all'inizio dell'anno che io seguissi? Forse, chi lo sa. Fatto sta che a parte un paio di persone, nessuno si è interessato della cosa. Io, abituata al fai da te, ho continuato a seguire le lezioni e proporre (con qualche eccezione ed aggiustamento) il medesimo programma al mio ragazzo. Che invero ha risposto benino.
Tra poco ci sono le pagelle, e dunque ho parlato coi vari professori chiedendogli cosa volessero proporre come verifiche a lui.
Qualche risposta sensata l'ho avuta, ma quando un prof mi ha detto "Ah, ma per lui non ho una valutazione" sono rimasta di merda. Cioè, io che cazzo ci vado a fare a scuola se poi questo non si prende neanche la briga di considerare l'allievo come tale? Cosa ti costa, oh bischero, chiedere di vedere un quaderno? Qual'è il problema? Spiegatemi, perchè io non l'ho capito.
Ieri mi è stato addirittura chiesto di stendere il programma personalizzato. A me! Che non conosco il programma degli altri ragazzi e quindi come loro lo scopro poco a poco. E che non credo essere qualificata per fare un'operazione del genere.

Ma c'è di più. Pare, ma sono voci di corridoio, che qualche professore sostenga che il ragazzo, siccome indossa le protesi, sia una specie di "sordo udente".
Le protesi, lo dico per inciso, non risolvono il problema della sordità, sono semplicemente degli amplificatori che amplificano -appunto- i suoni. Ma da qui a sentirci, a discriminare le voci dai rumori ce ne vuole! E ancora, mi viene da chiedere, ma io che vado lì a fare? Passo la giornata a gesticolare come una forsennata per poi sentirmi dire -anche se in modo ufficioso- che insomma, gli si potrebbe anche parlare a sto ragazzino? Mi piacerebbe che ci provassero.
Altra obiezione: ma come fa ad essere sordo se indossa le cuffie? Già, forse non tutti sanno che non solo i sordi possono sentire la musica, soprattutto i bassi (ci sono anche corsi di musicoterapia per loro) e le percussioni (prego guardare il video "Hands" dei Raconteurs), ma che grazie alle tecnologie che incamerano il suono direttamente nell'orecchio, anche loro possono ascoltare musica. In preferenza Rap, o musica suonata col piano, che contenga molti bassi. Però, tanto per fare un esempio, un sordo profondo non può sentire un quartetto d'archi, perchè le sue frequenze non sono percepite. Per quanto riguarda la voce umana, sentirà una sorta di borbottìo indistinto.
A questo punto qualcuno potrebbe dire "Ma tu sai queste cose perchè è il tuo lavoro, non quello del professore". E io risponderei "Certo, ma non costa un cazzo venirmi a chiedere delucidazioni...no?"
Insomma, mi sembra che più m'impegno io e più i professori si disinteressano. Non fanno alcuno sforzo per entrare minimamente in contatto con la disabilità, per capirla, anche se poco.
E' un problema di tutti i disabili (e nella mia scuola ne vedo molti), ma nel caso dei sordi è forse peggio.
Perchè un sordo non ha un handicap fisico come una paresi spastica, è una disabilità invisibile che si pensa rimediabile facilmente e della quale non si considerano le conseguenze a livello di comunicazione, rapporti sociali, costruzione logica del pensiero.
Mi fa rabbia, perchè vedo una quantità di ragazzi "normali" che se ne fregano altamente di tutto, mentre il mio allievo lavora tre volte tanto e quando non viene considerato un minorato, viene completamente ignorato e si mette addirittura in dubbio il suo handicap.
Chissà cosa farebbe l'ispettore Callahan se fosse al mio posto...

Per Gemella Ciambella, non e' tutto Kraftwerk in Germania!

Eh, si! Ancora non vi ho fatto un reportage sulla attuale scena musicale tedesca! Chi pensa che la musica tedesca si sia fermata ai Trio, ai Kraftwerk e a Nena dagli anni 80' si sbaglia!
La scena tedesca offre di tutto, dal rock al rap, anche musica super kitsch! Allora, los gehts!




I grandi vecchi: Einsturzende Neubauten
Cosa vi potrei raccontare ancora degli Einsturzende Neubauten? Partiti dal rumorismo piu' nefasto negli anni 80, sono oggi molto piu' ascoltabili ma evocano sempre sabba techno-infernali
e restano intellettuali e sperimentali. Alcuni dicono che con il loro ultimo album si sono un po' rammolliti, ma a me piacciono un sacco. La voce di Blixa Bargeld, sempre in bilico tra il velluto e i cocci di vetro, mi ipnotizza. Io e Frittella di recente lo abbiamo visto in un bar Berlinese di Mitte e pigolavamo come due tredicenni che hanno visto i Tokyo Hotel farsi una cioccolata nel baretto sotto casa! Che si puo' chiedere di piu'?




Elements of Crime
Anche loro non sono certo di primo pelo! Non sono molto famosi all'estero, ma la loro musica malinconica e senza inutili fronzoli e' comoda come un salotto imbottito. Apparentemente di sono formati nell'85', e ricordo che io e Frittella li scoprimmo proprio negli anni 80, grazie a un disco live comprato a caso.
Le loro canzoni parlano quasi sempre d'amore (almeno credo!), usano occasionalmente arrangiamenti quasi bavaresi (!), hanno fatto anche cover di Kurt Weil ("Surabaya Jonny") e spesso nei loro testi giocano con parole e paradossi: il loro ultimo album per esempio si intitola "Immer da, wo du bist nie" (sempre la' dove tu non sei mai).
Il loro stile pacato me li fa immaginare costantemente seduti al banco del loro Kneipe locale, avvolti in una nuvola di fumo di sigaretta, che bevono birra e si confidano con gli avventori, mentre fuori il vento della siberia spazza le strade di Berlino. RRRRRRRRRomantici!




Peter Fox
Alles Neue! Peter Fox e' un rappettaro che ho sentito per la prima volta l'anno scorso, quando mi
spostai qui. Ha i capelli rossi e faceva parte di un gruppo del quale non so il nome. Poi si e' messo in proprio ed e' diventato il beniamino di tutti. Col suo album solista "Stadt Affe" (la scimmia della citta') ha conquistato tutto e tutti, persino me, ed e' diventato il paladino di Berlino: nelle sue canzoni parla della citta', delle cose belle e di quelle meno belle. Le orchestrazioni usate in "Stadt Affe" spesso classiche, e sempre comunque melodiche. Mi piace un sacco Peter Fox!
Per me rappresenta Berlino, come l'orso sulla bandiera. Da conoscere, rappare, ballare!




Super 700
Tipi "indie rock" e cantano in inglese. C'e' posto per tutti! All'inizio pensavo che fossero britannici, poi ho capito che non era cosi. Le loro canzoni mi ricordano molto alla lontana Goldfrapp. La prima canzone che ascoltai di loro e' dell'ultimo album "Love Bites" e si chiama "s.t.t.s.m.c." ovvero "Someone tried to steal my car": si tratta ovviamente di una allegoria credo legata a una storia d'amore abbandonata al "via". Forse non estremamente originali, ma piacevolmente dark-70's-malinconici.




Freddy Fischer and His cosmic rockstar band
Nonostante il nome ingleseggiante, questo gruppo canta in tedesco, e che canzoni!! Musica disco anni 70' in allegro tedesco! Wow! Questi si che mi piacciono! Li ho messi persino sulla mia pagina facebook! :o)




Miss Platnum
Ci sono cose che semplicemente nella vita non si dovrebbero fare, per lo meno per non fare incazzare la gente. Miss Platnum purtroppo da questo orecchio non ci sente.
Cavalcando l'ondata Gipsy che ha trovato un fertile terreno a Berlino, questa giovane ha avuto la faccia tosta di fare cover di famose canzoni in un annacquato stile "banda tzigana". E' fatto in modo cosi insoddisfacente, che sembra di ascoltare la banda che chiede soldi sul metro'.
La sua voce non e' male, ma la pretesa di ri fare "Babooshka" di Kate Bush e' oltre che scandalosa, improponibile ed insufficiente.

Se siete curiosi, cercateli su Youtube! :o)

giovedì 3 dicembre 2009

A perfect (Fart) day

Grande successo della prima edizione del Fart Day! Ve ne siete accorti? Qui a Milano l'adesione è stata notevole, migliaia di persone hanno detto la loro sull'attuale situazione mondiale. Supermercati, mezzi pubblici, scuole invasi dal pacifico e mefitico puzzo della protesta! Qualcuno si è lagnato, ha detto che questo sistema di espressione personale rischia di essere letale per il suo stesso espressore. Ma per portare avanti le proprie idee ci vuole coraggio e a volte la maschera antigas. D'altronde anche Montanelli ha parlato di turarsi il naso, anni fa!
Dunque viva il Fart Day, al prossimo anno!

martedì 24 novembre 2009

Il Karaoke (Dark) di Doppiaazione!


Si avvicina il Natale. In vista delle festività ecco una canzone che mi sta girando in testa pure in sogno, di questi tempi: "Padre Nostro" del Teatro degli Orrori, una preghiera di rabbia, ma pur sempre una preghiera...Cantatela con tutto il fiato che avete!


PADRE NOSTRO
che sei nei cieli
tu sia benedetto, venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo, così in terra
dacci oggi il nostro pane quotidiano
rimetti a noi i nostri debiti
così come noi li rimettiamo ai debitori
non mi indurre in tentazione
ma liberami dal male
liberami dal male
liberami dal male
dal male
dal male e dalla malinconia
LIBERAMI
dal malaugurio
dai maldicenti
dagli ipocriti
dagli ignoranti
da questa congerie magari di uomini abbienti e miseri
il prossimo il remoto il passato il futuro
non sono più niente
non soltanto i terremoti
ma le guerre e le ingiustizie
il languore della fame. Come se fosse giusto
come se niente fosse. E i dispersi in mare
e gli innocenti in galera e la fatica
il dolore e ancora la fame
come se niente fosse
come se fosse giusto
non soltanto Dio non governa il mondo
ma neppure io posso farci niente
se non fosse così, sarebbe terribile
non soltanto Dio non governa il mondo
ma neppure io posso farci niente
non è compito mio, ci penserà qualcun' altro
Padre nostro, che sei nei cieli, venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo, così in terra
la fuoriserie ed il guard rail
abbreviano l'attesa in un baleno
mi ricordano la vita finisce per tutti
per i belli e per i brutti
non c'è niente da fare.
Se soltanto le pietre
potessero parlare: griderebbero vendetta!!!
padre nostro. non perdonarli mai
sapevano e sanno benissimo
quello che fanno:
dicono che sia legale..!
non soltanto Dio non governa il mondo
ma neppure io posso farci niente
se non fosse così, sarebbe terribile
non soltanto Dio non governa il mondo
ma neppure io posso farci niente
non è compito mio, ci penserà qualcun' altro

martedì 17 novembre 2009

Fart Day!

Mastella ha avuto il Family Day, Grillo il Vaffanculo Day, Mtv l'Mtv Day.
Ora vi propongo il Fart Day.
Fart è l'inglese per scoreggia. Eh sì. Vi chiederete, perchè? In cosa consiste?
Mi sono domandata come fare ad esprimere la mia disapprovazione e la mia indignazione per l'attuale situazione. Mondiale, italiana, ma anche e soprattutto quotidiana, al lavoro, in giro per la città caotica e mortifera; inutili le manifestazioni, gli striscioni e diciamolo, anche le lagne sui blog, che alla fine sono solo sfoghi. La rabbia non serve, a volte neanche l'astuzia, la protesta è inutile. Cosa, cosa può colpire, creare vero scompiglio?
La scoreggia. Imbarazzante, imprevedibile, rumorosa o silenziosa, puzzolente. Ecco la vera arma.
Immaginate centinaia, milioni di persone che passano una giornata a scoreggiare senza pietà e senza vergogna, miliardi di persone che dicono con le chiappe e l'aria dei loro intestini "Ecco quello che vi meritate!!!". Fantastico!
Dunque l'invito è questo: mobilitarsi il giorno primo dicembre a dar fiato ai vostri sederi e portare l'imbarazzo dovunque voi siate, contribuendo così a un vero cambiamento.
Date voce al vostro scontento, date voce alle vostre chiappe!

lunedì 16 novembre 2009

Gemella Ciambella e la birra senza alcohol







Quando vivevo a Londra i miei venerdi sera fuori con i colleghi e amici erano brevi: dopo il lavoro infatti, e' normale farsi una bevuta senza fine, dato che il giorno dopo e' sabato. Mangiare e' un'opzione, ritrovarsi al capolinea di qualche bus senza ricordarsi come si e' arrivati li' quasi un obbligo. Io che l'alcol non lo reggo bevevo al massimo una pinta e mezzo e poi andavo a casa o convincevo qualcuno a venire a cena con me. Tutti pensavano che fossi noiosa, depressa o una mezza suora.

Ma a Berlino la storia cambia, i tedeschi, che sono intelligenti, fanno una buonissima birra senza alcohol, che non ha niente a che fare con quella schifezza che arrivo' in italia negli anni 80'.
Frittella e Speck non mi capiscono, ma a me la birra Alkoholfrei piace un sacco.
Pils o Effe e' buona e rinfrescante, mai amara, non fa correre al bagno ogni 5 secondi, ne bevo quanta ne voglio e non devo preoccuparmi di sentire il giorno dopo Brötchen che mi racconta cosa di imbarazzante ho fatto la notte prima. Non sono contraria all'alcohol (il mio buon bicchiere di vino me lo bevo!), non ho motivi religiosi o perbenisti, semplicemente mi piace la birra alkoholfrei. Ha davvero un buon sapore!

Peccato che sia cosi poco diffusa: io la adoro, ma appena esco dai confini germanici diventa una rarita'. Se passate di qua provatela, alcune marche sono davvero cosi buone che non si sente quasi la differenza con la birra normale...una vera scoperta! Prost!

domenica 15 novembre 2009

Un Tutor cos'è


La parola vi farà immediatamente pensare al Cepu. Lì il tutor per quello che ne so è una specie di studente più grande che dà ripetizioni private secondo un certo metodo con l'obiettivo di farvi passare un esame o di non ripetere per l'ennesima volta l'anno scolastico.

In una scuola invece non so cosa sia e a cosa serva.
Mi trovo ad insegnare in un istituto dove oltre alla preside ed agli insegnanti c'è il tutor, ma non ho ancora capito la sua funzione.
All'inizio dell'anno si presenta come un tramite tra i ragazzi e i professori, una specie di sindacalista che dovrebbe monitorare la classe per stabilire le strategie (soprattutto a livello comportamentale), mediare e risolvere le difficoltà comunicative tra prof ed allievi, segnalare eventuali situazioni di sofferenza e disagio.
Belle parole. Perchè con l'andare dei giorni la funzione di questa persona appare sempre più confusa, incerta, necessitante di giustificare la sua presenza. Per esempio, il tutor dovrebbe essere presente a tutte le lezioni, più o meno. La tutor dell'anno scorso si chiudeva in ufficio e passava il tempo a fare non so cosa. Quando si alzava la marea e doveva dimostrare di fare il suo lavoro compariva magicamente in classe e si metteva a dar pacche sulle spalle e far finta di seguire la lezione insieme ai ragazzi ed aiutarli nell'eseguire gli esercizi. Li detestava palesemente e quando si sforzava di mostrare una qualche affettività metteva veramente paura, t'aspettavi che da dentro la manica facesse balenare un coltello.
Quest'anno questo personaggio è stato sostituito da un altro: la presentazione è stata migliore, i primi tempi sembrava anche che sapesse cosa stava facendo, ma anche qui, c'eravamo illusi. L'attuale tutor è più presente, ma nel modo sbagliato: per esempio passa ore intere ad entrare ed uscire dalla classe abbaiando ai ragazzini che fanno casino e -sono convinta che lo sappia- rendendoli ancora più nervosi e intrattabili con il suo movimento continuo.
Non è presente praticamente a nessuna lezione e quando arriva spara una serie di filippiche allucinanti sul "comportamento professionale" che fanno deprimere anche me che pure non ne sono oggetto. Senza contare che ha questo strano atteggiamento possessivo. Ad esempio, pretende che gli allievi facciano riferimento a lei più che al professore, così se quello permette una cosa ad uno studente, arriva in classe e dice che no, è lei quella a cui si deve chiedere. Questo lede l'autorità del professore, che nelle sue ore, pur nel rispetto del regolamento, può far fare agli allievi quello che vuole. E ostacola il rapporto personale tra insegnante ed allievo, una cosa estremamente privata, che solo in casi estremi -secondo me- può necessitare di un intervento esterno.
Fa l'amica, va a fumare insieme ai ragazzi che fumano durante la ricreazione, come se fosse una di loro. E manda messaggini ad alcuni per sapere come stanno. E li chiama fuori quasi giornalmente per fargli un pippone singolo sul loro comportamento. Insomma, vuole essere a tutti i costi MADRE.

Altra cosa che fanno i tutor è insegnare orientamento. Cosa sia ancora non l'ho ben capito. Si potrebbe ribattezzare "buoni sentimenti" o "indottrinamento": l'anno scorso consisteva in una serie di test modello "Cosmopolitan" che avrebbero dovuto rivelare qualcosa del carattere dei ragazzi, e in un programma di intercultura per bambini delle elementari (e siamo alle superiori). Quest'anno si leggono storie edificanti su grandi industriali partiti dal nulla, si fanno esercizi demenziali sulla lettura di brani di romanzi, si fanno giochi psicologici. Il tutto votato ad un'ottica del buonismo più inutile e rapace, ad un continuo ripetere le regole della buona educazione, di cosa fare per essere dei bravi bambini.

Non so, ai miei tempi non c'erano tutor e non ne ho mai sentita la necessità. Se avevo bisogno di un intervento ne parlavo con i miei genitori. Personalmente non mi rivolgerei mai a un tutor, perchè perlomeno sospetterei che sia una spia dei professori, o del preside. D'altronde, gl'insegnanti si sono sempre fatti carico di tutti i rapporti con la classe, da quando sono diventati dei semideficienti incapaci di andare al di là del programma svolto? Io parlo con loro e perfino il più sfigato sembra in grado di vedere i problemi della classe senza interventi di un terzo, misterioso personaggio. Non so, voi che ne dite?

martedì 10 novembre 2009

Notizie dal Vaticano


Abbiamo appreso oggi le seguenti, fantasmagoriche prese di posizione del Vaticano:
1) Ci sono le condizioni per la vita extraterrestre;
2) Negare i sacramenti ai mafiosi e/o scomunicarli non serve a colpirli (nonostante siano tutti molto attaccati ai simboli della Chiesa Cattolica).
Aspettiamo una puntata di Voyager dal titolo "Alieni mafiosi: fanno la comunione?"

nell'immagine presunto disco volante nella pittura sacra...

lunedì 9 novembre 2009

Il karaoke di doppiaazione: Keep on rockin' in the free world



Non ho resistito...al diavolo il cinismo oggi cerchero' di essere positiva e naif.
Neal Young veglia su di noi ragazzi...

Rockin' In The Free World by Neil Young

There's colors on the street
Red, white and blue
People shufflin' their feet
People sleepin' in their shoes
But there's a warnin' sign on the road ahead
There's a lot of people sayin' we'd be better off dead
Don't feel like Satan, but I am to them
So I try to forget it, any way I can.

Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world
Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world.

I see a woman in the night
With a baby in her hand
Under an old street light
Near a garbage can
Now she puts the kid away, and she's gone to get a hit
She hates her life, and what she's done to it
There's one more kid that will never go to school
Never get to fall in love, never get to be cool.

Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world
Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world.

We got a thousand points of light
For the homeless man
We got a kinder, gentler,
Machine gun hand
We got department stores and toilet paper
Got styrofoam boxes for the ozone layer
Got a man of the people, says keep hope alive
Got fuel to burn, got roads to drive.

Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world
Keep on rockin' in the free world,
Keep on rockin' in the free world.

Gemella Ciambella e il 9 Novembre 2009




E' arrivato il grande giorno che tutti si sono preparati a festeggiare e' qui: oggi e' il ventennale della caduta del muro di Berlino.

Questa sera alla porta di Brandeburgo ci saranno i solenni festeggiamenti con Angela e tutti i suoi amici tipo Hilary e Nicola'...Un gigantesco domino e' stato approntato intorno a Unter den Linden e simboleggera' con la sua caduta la fine della divisione delle due Germanie.

E' bello ma strano osservare tutto cio' da vicino: da un lato sono contenta di festeggiare un momento che ho vissuto 20 anni fa come post adolescente, un momento che per me significo' speranza e cambiamento anche se allora lo osservai da lontano.
Da un altro lato mi rendo conto che ci sono ancora troppi segreti intorno a questo momento storico, segreti che e' meglio coprire col fragore dei festeggiamenti.
Per esempio, alcuni dicono che la rivoluzione non fu affatto "pacifica", ma piuttosto "organizzata", per far cadere il muro e i due blocchi senza scossoni.
La famosa intervista televisiva che porto' la notizia della possibilita' di oltrepassare il muro pare sia stata una inscenata con l'aiuto di un giornalista italiano che fece l'importante domanda "Ma da quando tutto cio' sara' effettivo?".
E i soldati ai posti di blocco? alcuni dicono che non sapevano nulla, altri che avevano ricevuto l'ordine di lasciar passare la gente. E che ne sapeva la Stasi di tutto cio'? etc etc...

Per i piu' giovani, forse questo momento non ha un grande valore, ma per chi come me e Frittella in qualche modo c'era, comunque sia e qualunque siano state le conseguenze, oggi e' un festeggiamento storico.

Restano certo le divisioni tra est e ovest (mai sanate totalmente), certe ingiustizie e certi problemi che si e' cercato di ignorare livellando tutto ad uno "Standard ovest". E sono sicura che divergere l'attenzione della gente su questa giornata serve per fare qualcos'altro nel retrobottega del governo (come sempre in qualunque governo).
Sentimenti contrastanti insomma. Pero' oggi voglio solo osservare gli amici tedeschi che si divertono e ricordano un giorno che porto' ai piu' insperata felicita'. Prost!

http://www.mauerfall09.de/

http://www.jugendopposition.de/index.php?id=1

http://www.mauerfall-berlin.de/

martedì 3 novembre 2009

Il karaoke di Doppiaazione! Jeeg robot d'acciaio!





Un classico della nostra generazione (mia e di Frittella)! Pronti? Miwa, lancia i componenti!!!!!!!!

Corri ragazzo laggiù
vola tra lampi di blu
corri in aiuto di tutta la gente
dell'umanità
Corri e và per la terra
vola e và tra le stelle
tu che puoi diventare JEEG .....
Jeeg và , cuore e acciaio,
Jeeg và , cuore e acciaio,
cuore di un ragazzo che
senza paura sempre lotterà
Se dalla terra nascerà ,
la forza che ci attaccherà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu, tu sei JEEG
Quando il domani verrà ,
il tuo domani sarà
con i tuoi poteri tu salvi il futuro
dell'umanità
Corri e và per la terra
vola e và tra le stelle
tu che puoi diventare JEEG .....
Jeeg và , cuore e acciaio,
Jeeg và , cuore e acciaio,
cuore di un ragazzo che
senza paura sempre lotterà
Se dal passato arriverà
una nemica civiltà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu, tu sei JEEG!!!

JEEEEEEEEEEEEEG!!!!


E il link di Youtube!

http://www.youtube.com/watch?v=e7Vmj9ptEjo

domenica 1 novembre 2009

Grande Fardello


Sparare a zero sul GF è un pò come prendersela con Berlusconi, è quasi d'obbligo, quindi inutile. Ok, lo so. Però quando l'altro giorno i ragazzini in classe hanno cominciato a fare l'imitazione di uno dei personaggi dell'edizione appena incominciata, ho pensato "che pena!".
Non tanto per loro, povere creature che vedono la loro intelligenza minacciata dall'ignoranza delle famiglie e dalla povertà intellettuale della società, quanto per la primitività espressa ancora una volta dagli sceneggiatori del celebre reality show.
Andiamo al sodo. Il personaggio imitato è un ragazzo gay (almeno così dichiara): dalle vocette dei ragazzini ho intuito che si tratta di uno di quei gay ESAGERATI, tutti "pazza!" e "ma come ti permetti!", eccetera. Mano che volteggia nell'aria e atteggiamenti macchiettistici.
E qui sta il problema. Dopo Jonathan, l'altro partecipante (e vincitore) evidentemente omo di cui mi sia giunta notizia, si dà nuovamente un'immagine, una lettura ridicola dell'omosessuale.
Nonostante ci siano gay del tutto privi di voce effemminata (quasi tutti, suppongo), del tutto composti e per niente isterici, il modello che la televisione ci propone è sempre quello risibile, quello che ci si può permettere di sbeffeggiare, la checca isterica, fuori di testa.
Di questi tempi non è cosa da poco.
I fatti degli ultimi mesi, le aggressioni ad omosessuali, la bocciatura della legge anti discriminazione di gay e lesbiche, combinati con questa presentazione stantìa e scontata danno da pensare.
Se l'omosessuale non viene percepito come una persona come gli altri a difenderlo si rischia noi stessi il ridicolo. Perde umanità, diventa una macchietta, qualcosa su cui ridere è lecito e di cui è veramente inutile preoccuparsi se viene pestato, accoltellato etc.
Non vorremo mica mescolarci con gente così ridicola? sembra sia il messaggio della continua stereotipizzazione ormai decisamente fuori moda.
Fateci caso, Cecchi Paone che ha fatto outing (coi suoi bei motivi di guadagno), uno normale, anzi, più normale di tanti altri, è scomparso dagli schermi televisivi.
Non so se ce ne rendiamo conto, ma questo è un modo di pensare ormai antico e mentre la tv italiana s'impegna a prendere in giro i gay, il resto del mondo prende in giro noi per la nostra corsa all'indietro nel terzo millennio.


sabato 31 ottobre 2009

Horror Tram!


Ci sono giornate così: finito di lavorare vai alla fermata del tram, che ci mette tipo 20 minuti per arrivare. Quando finalmente sali ti sposti dal fondo verso la testa del mezzo. Rimani in piedi, e tiri fuori il tuo bel libro da leggere. Ma proprio mentre ti stai immergendo nella storia ti rendi conto di un movimento anomalo. All'inizio non ci fai caso, ma dopo 5 minuti non puoi più ignorare il tizio che davanti a te si sta facendo una pulizia profonda delle orecchie con solo ausilio della terza falange del proprio indice destro. Mentre guarda distrattamente fuori dal finestrino compie una vigorosa escavazione nel proprio condotto auricolare, per poi (è un'impressione ma non hai il coraggio di girare la testa per averne la certezza)mangiarsi l'unghia dello stesso dito -forse era troppo lunga e faceva male durante l'ispezione.

Che devi fare?

Ti sposti più in giù e ti metti vicino ad una giovanetta abbastanza impettita, che pare aspettarti per cominciare ad infilare le mani nelle proprie ballerine macilente, in modo da mostrare all'amica seduta di fronte i calletti sulle piante dei piedi. "Vedi?" dice. "E qui, e anche qui!". Dulcis in fundo, si alza un attimo in piedi per sistemarsi i jeans a vita bassa, che non appena siede si ritirano mostrando un'ampia porzione delle sue chiappe al pubblico.

A questo punto, meno male, è ora di scendere...

venerdì 30 ottobre 2009

Gemella Ciambella in libreria!- Il Piccolo Principe a fumetti illustrato da Joann Sfar





Credo ci siano libri e racconti su cui ormai e' difficile dire ancora qualcosa.
Libri come "Alice nel paese delle meraviglie" e "Peter Pan" sono cosi conosciuti e sono stati illustrati in talmente tanti modi e visti attraverso talmente tante ottiche che sembra impensabile poter trovare qualcosa di nuovo da esprimere graficamente su di loro. Il "Piccolo Principe" fa parte di questi libri. Aggiungiamo anche il fatto che gia' l'autore Saint Exupery ne diede una versione grafica e davvero l'opera del fumettista Joann Sfar sembra ancora piu' incredibile.

L'ho trovato in libreria qualche settimana fa, ovviamente nella versione tedesca "Der Kleine Prinz", e l'ho sfogliato, ho letto alcune pagine e mi ha davvero...commossa.

Il tratto di Sfar sembra pennino e ci presenta un nuovo Piccolo Principe: totalmente sproporzionato con una grossa testa ovale e due enormi espressivi occhioni azzurri. E' totalmente lontano dalle interpretazioni mielose e spesso troppo infantili che ne vengono fatte.
Anche gli altri personaggi sono diversi dal solito: l'aviatore non e' piu' il giovane eroe come viene spesso visualizzato, ha la pancia ed e' provato dai giorni nel deserto, non ha molti capelli in testa.
La rosa sembra l'incarnazione extra terrestre di Josephine Baker, eternamente sdraiata in una simil coppa di champagne come una diva del burlesque. Gli abitanti dei vari pianeti sembrano schizzi fatti su tovagliolini di carta al bar per i mostri di "Futurama".
La volpe e' come una rivelazione e mantiene lo stile a meta' tra l'incisione e l'espressionismo degli altri personaggi, ma con le sue grossissime orecchie ci fa capire che siamo in una favola psichedelica, dove tutto puo' sciogliersi e ricomporsi in modi diversi. E' una psichedelia che sa essere dolorosa, come lo erano forse le canzoni dei Genesis ai tempi di Peter Gabriel, come a volte lo sono le situazioni della vita, ma che il Piccolo Principe vive con invidiabile pragmatica.
La volpe sembra un maestro che conduce il piccolo principe nel cuore delle persone.

La narrazione, per quel poco che ho potuto leggere, e' ottima, con inaspettati momenti grotteschi (il piccolo principe all'inizio che ride e' quasi agghiacciante!) e silenzi (vignette senza dialogo) che tuonano durante lettura. I personaggi sono "reali", non reagiscono alla saccarina: per esempio l'Aviatore disegna la cassa con la pecora dentro perche' e' davvero stufo di sentire il Piccolo Principe pigolare incessantemente.
Certe cose si capiscono meglio senza parole e Joann Sfar evita il didascalismo mieloso che spesso avvolge questo racconto, raggiunge i cuori senza fare del "pietismo narrativo". Con pochi accorgimenti grafici, muti e subliminali (per esempio il Piccolo Principe che brilla di luce propria in un dialogo verso il finale della storia), Sfar raggiunge il nocciolo della questione, spiega senza spiegare.

Non conosco certo tutte le versioni disegnate del piccolo principe che sono state fatte, ma questa mi sembra davvero bellissima, come disegni e narrazione. Non deve essere stato un lavoro facile. Ho anche dato un'occhiata su internet ad altri libri di Sfar e mi sembra davvero che questo fumetto sia stato disegnato molto piu' di getto. E' un Piccolo Princpe "senza zucchero e dolcificanti", lucido e astratto. Non per tutti.

Qui sotto trovate anche un piccolo filmato pubblicitario della versione tedesca.

http://www.carlsen.de/web/comic/index?tab=&sorting=&sortcol=&sortdir=&itemsPerPage=&page=2&mode=detail

mercoledì 28 ottobre 2009

Il karaoke di Doppiaazione, SPECIALE!


Eccoci con un numero speciale della nostra rubrica canterina! Frittella ha scelto per voi un classico dei Monty Phyton: "Bright Side of Life", dal film "Brian di Nazareth".
La dedichiamo a tutti coloro che stanno passando un periodo cosìcosì. Lavoro indecente, suocere noiose, emorroidi, qualunque sia il vostro problema, guardate al lato illuminato della vita!

Ecco il link al video su You Tube!
http://www.youtube.com/watch?v=1loyjm4SOa0

words and music by Eric Idle

Some things in life are bad
They can really make you mad
Other things just make you swear and curse.
When you're chewing on life's gristle
Don't grumble, give a whistle
And this'll help things turn out for the best...

And...always look on the bright side of life...
Always look on the light side of life...

If life seems jolly rotten
There's something you've forgotten
And that's to laugh and smile and dance and sing.
When you're feeling in the dumps
Don't be silly chumps
Just purse your lips and whistle - that's the thing.

And...always look on the bright side of life...
Always look on the light side of life...

For life is quite absurd
And death's the final word
You must always face the curtain with a bow.
Forget about your sin - give the audience a grin
Enjoy it - it's your last chance anyhow.

So always look on the bright side of death
Just before you draw your terminal breath

Life's a piece of shit
When you look at it
Life's a laugh and death's a joke, it's true.
You'll see it's all a show
Keep 'em laughing as you go
Just remember that the last laugh is on you.

And always look on the bright side of life...
Always look on the right side of life...
(Come on guys, cheer up!)
Always look on the bright side of life...
Always look on the bright side of life...
(Worse things happen at sea, you know.)
Always look on the bright side of life...
(I mean - what have you got to lose?)
(You know, you come from nothing - you're going back to nothing.
What have you lost? Nothing!)
Always look on the right side of life...

martedì 27 ottobre 2009

Il karaoke di Doppiaazione!



Ciao a tutti! Questa settimana una canzone da cantare con tutto il fiato che avete in gola:
"Onda Calabra", del gruppo Parto delle nuvole pesanti, scritta Da Peppe Voltarelli, De Siena, Sirianni. Questa settimana grande novita': aggiungiamo link di Youtube per meglio entrare nel mood musicale!
Allora tutti insieme! Und die Kleine und die Spiele Und die Arbeit!!!!


http://www.youtube.com/watch?v=lR43btyC750


Onda Calabra

I tuoi occhi è un luogo della mente
Passa il fiume e non rimane niente
Sulla spiaggia ci sono le rose
Se le guardo non sono più rose
Sotto il cielo che non ride mai
Mi aspetterai cantando

Onda calabra
In doichlanda
Und die kleine
Und die spiele
Und die arbeit

Onda calabra
In doichlanda
Und die sonne
Und die sonne
Sceint alleine

I tuoi occhi é un luogo della mente
Passo il fiume e non ricordo niente
Sulla spiaggia ci sono le cose
Se le guardo non sono più cose
Sotto un cielo che non ride mai
Mi aspetterai cantando

Onda calabra...



(Foto di Daniele Bianchi)

venerdì 23 ottobre 2009

Quegli scheletri nell'armadio 2: Ciambella vi svela i segreti oscuri della sua libreria!

Ebbene si, esattamente come nell'armadio dei vestiti, ci sono nella mia (e credo anche nella vostra libreria) oscuri segreti che solo pochi conoscono.
Dunque, e' venuto il momento di rivelarvi alcuni di questi segreti, anche se ce ne sono molti altri...forse troppo imbarazzanti per essere rivelati!
Accontentavi di questi, per ora.

Nota: il libro sulle tecniche per diventare Ninja non ce l'ho piu' da tempo. L'ho regalato al mio amico ciccio.



Trinny e Susannah: "what you wear can change your life"
ovvero, cio' che indossi puo' cambiare la tua vita. Il titolo di questo libro e' rivelatore! Le due aristocratiche della TV inglese Trinny e Susannah, sono diventate famose per i loro programmi in cui rinnovavano il look a delle donne comuni, cambiando sistematicamente la loro percezione di se'. Da cumuletti di sciatti straccetti a dive del vicinato. Inutile dire che quando hanno trasferito la loro sapienza su pagina stampata ne ho gioito.
Alcuni consigli sono interessanti, altri sono da non prendere troppo sul serio: il rischio e' di trasformarsi in una maniaca come queste due. Eh si, dai tempi di Londra mi sono rilassata: prima leggevo questo libro come fosse la bibbia. E' comunque molto divertente da leggere con le amiche.




Golden Hands: "Encyclopedia of dressmaking"
Altro libro inglese, straordinario, che insegna come farsi i vestiti a casa propria. Un pezzo da collezione degli anni 70' (notate la sovracopertina strappata), reperito in un charity shop con Frittella. E' davvero spassoso vedere cio' che andava di moda una volta, e osservare con quanta professionalita' viene spiegato come confezionarsi una gonna a grembiule in stoffa trapuntata! Inutile aggiungere che l'ho regalato a Frittella, se lo merita proprio, ma e' talmente grossa questa enciclopedia, che non riesce mai a portarsela via. Nel frattempo io lo sfoglio e mi faccio quattro risate...




Alexander Oliver Oexmeling "Il manuale del filibustiere"
Tutti hanno bisogno di un hobby, e cosi Speck, l'uomo di Frittella, mi ha regalato questo pregevole testo antico rieditato da Mursia. Mi chiedo se c'e' anche un corso per pirati alla Volkhochschule...



Wolfgang Back und Jean Putz "Das hobbytech Buch 1"
mentre negli anni 70 in inghilterra i Monty Python diffondevano il panico in TV con il loro umorismo anarchico, in Germania si cerco' di dare un senso all'anarchia e cosi il programma "Hobbytech" nacque. Ideato per divulgare i principi della scienza uniti all'hobbistica, accanto a istruzioni per costruire barche tascabili e giare di terracotta, c'erano siparietti comici (appunto, come i Monty Phyton) che presentavano i vari segmenti e le varie idee. Insomma, anarchia con un fine. Si puo' rivivere la sensazione di questi momenti leggendo il libro, o almeno guardando le figure...




I libri dell'ignoto: "Atlantide e i continenti sommersi".
Queste leggende di mondi segreti e scomparsi mi hanno sempre affascinata. In questo volumetto degli anni 90 vengono presentate le leggende piu' celebri riguardanti i continenti sommersi. In realta' sono descritte con una certa velocita'e confusione, con riferimenti alla lettertaura antica Greca. Comunque per immedesimarsi di piu', consiglio la lettura nelle vacanze in Grecia...peccato che ci sia gia' stata, mi tocca aspettare l'anno prossimo.



Alison Jenkins: "The lost art of Towel Origami" ossia "L'arte perduta del Origami con asciugamani"
L'incredibile esiste. Altro che Ufo, altro che X-files. Date un'occhiata a questo pregevole volume regalatomi da Frittella e capirete. Questa tipa ha davvero studiato come ottenere delle gradevoli figure da salviette e asciugamani, e riesce a fare delle cose davvero incredibili. Non e' chiaro perche' lo fa, ma va bene. Devo dire che questa arte non e' stata dimenticata ancora in Grecia e Thailandia: l'ho visto coi miei occhi nelle pensioni!



Roger Corman: "Come ho fatto cento film ad Hollywood senza mai perdere un dollaro"
Il grande Roger Corman e' sempre attuale anche in questi anni 2000, dove la crisi sembra colpire duramente l'arte. Roger ha sempre fatto a meno di grossi budgets, tempera cartoncino e colla le sue armi per un cinema creativo e fai date. Lui si che ne ha di fantasia! Sogno che il prossimo 007 sia fatto con le sue idee e tecniche. Preparati Daniel Craig, un mostrone di fogli di plastica e coccoina e' sulla tua strada...



Tim Healey: The world's worst movies
Nel magico mondo del cinema ci vuole una guida, e "I peggiori film del mondo" sembra proprio il libro giusto! Un altro fantastico regalo di Frittella.
Ingmar Bergman? Steven Spielberg?¿ David Lean???? e chi sarebbero?!



Die DDR: eine Kronik Deutscher Geschichte
E sempre in tema di fantascienza, fantasia colla e cartone, un libro che racconta ben scandito, giorno per giorno, il periodo della Repubblica democratica tedesca. L'ho preso perche' essendo diviso in brevi capitoli lo ritenevo leggibile anche col mio livello di tedesco. Sbagliavo. Pero' ci sono tante figure interessanti.



Infine...
"Tante idee con le Patate" e di Jan Gympel "Tunnel mit Tiefgang"
Bo', ho messo insieme questi due libri solo perche' erano piccoli abbastanza per stare insieme nella stessa foto. Il primo e' un libretto di cucina che ho vinto anni fa in una tombola tra colleghi, c'e' ancora su il numero sopra.
Il secondo libro e' un interessante resoconto delle U-bahn di Berlino, fatto proprio un anno dopo l'apertura del muro percio' un interessante documento di storia urbana. Tanto per dare un senso a questa foto, potrei leggere il libro di cucina sulla U-bahn e il libro sulla U-bahn in cucina.


E voi quali scheletri nell'armadio avete? Avanti, confessatevi figlioli, scrivete una mail al nostro blog, possibilmente con foto del vostro "Scheletro" e le pubblicheremo.

giovedì 22 ottobre 2009

Gemella Ciambella e le sventure del mainstream, ovvero "Vengo anch'io. No, TU (in particolare TU) no!"


Forse l'avete gia' letto, qui Radio Eins e' impazzita: domani alle 16.00 Robbie Williams fara' un miniconcerto gratis al Mauerpark, Prenzlauer Berg.

Da un lato mi fa piacere perche' davvero, qui tutto puo' accadere, e in fondo Robbie Williams mi e' simpatico. Dall'altro lato mi vengono i nervi: dopo l'infausto arrivo nella nostra citta' della coppia Pitt-Jolie, adesso l'orsacchiotto trasgressivo del pop inglese. Ma perche' non se ne vanno in un posto da stars e ci lasciano in pace?!

martedì 20 ottobre 2009

Eventi urbani

Stasera sono andata a prelevare nel bancomat di fiducia, in via Padova. Si tratta di uno di quei distributori che sono costruiti nell'entrata della banca, con la porta scorrevole attivata dalla tua tessera bancomat.
Mentre il mio fidanzato cerca di aiutare una signora a depositare un assegno nella cassa continua e le fa notare che non c'è la girata, dunque non le sarà mai accreditato (mancano le basi, a questi correntisti!) e quella si lancia fuori alla ricerca di una penna, io mi applico alla ricarica del cellulare. Finisco. La porta a vetri si apre ed entra una donna con un passeggino. Lo posiziona all'interno. La porta si chiude. Improvvisamente la donna alza un braccio indicando fuori e URLA: "MA QUELLO è UNO DI ZELIG!"
Ci giriamo e vediamo un tizio dall'aria mesta che identifichiamo come uno dei "Fichi d'India". Non abbiamo controllato il colore dei suoi calzini.
Nessuno risponde all'invocazione della donna, non si leva un fiato. Il suo entusiasmo è schiacciato dalla nostra indifferenza.

Sign This!



La settimana scorsa ero ad un corso di lingua dei segni, il linguaggio usato dai sordi per comunicare senza parlare. E' appassionante e io sostengo che una volta iniziato sia come una droga. Delle persone che mi sono più vicine, solo mia zia ha abboccato all'amo di questa mia passione, per il resto mi circonda l'indifferenza più assoluta. Non che me ne importi, anche se, devo ammetterlo, a volte capita che mi venga naturale esprimermi a gesti e scontrarmi contro una faccia di pietra che non capisce cosa stia facendo sia un pò frustrante.
Ero a questa lezione e ad un tratto mi sono vista fuori dal gruppo e mi son detta "Guarda, non sembriamo un pò fessi a star qui a far finta di esser non udenti?" Qualcuno probabilmente darebbe una risposta positiva: per la società attuale, almeno quella italiana, il sordo più o meno grave (ci sono diversi gradi) deve imparare a parlare; si spinge per l'utilizzo massiccio di impianti e l'unico scopo pare essere "risolvere il problema". Personalmente ritengo che invece il problema vero sia tutto di noi udenti, che non sappiamo accettare un modo diverso di esprimersi e un ritmo diverso si comunicazione. Tanto per dirvene una, durante la mia ultima visita a Berlino ho visto due bambini, entrambe coclearizzati (è un impianto piuttosto invasivo che viene spacciato come una panacea), eppure, segnanti. Avendo la scelta (i coclearizzati dovrebbero essere in grado di parlare, oltre che di sentire, anche se dipende da diversi fattori) i due segnavano, e si divertivano un mondo. Non parlavano, anche se le loro accompagnatrici erano udenti (e segnanti).
Nella mia esigua esperienza posso dirvi che si tratta davvero sono un altro continente, come un colore con migliaia di sfumature. Non ce n'è uno uguale all'altro e ognuno ha bisogno di una cosa diversa. Però più o meno tutti posso imparare i segni e questi gli danno qualcosa di preziosissimo, la possibilità di comunicare. In fondo i non udenti, anche quelli più gravi, possono fare tutto quello che fanno gli altri, fisicamente. La comunicazione è l'unico vero ostacolo, e non avete idea di quanto questo possa limitarli: basta che vi troviate in un bar in un paese straniero e non sappiate come ordinare un caffè per averne un'idea. Moltiplicate la sensazione di frustrazione per tutte le azioni della vostra vita e avrete un quadro della fatica di un sordo in un mondo di udenti.
E allora? Allora faccio finta di essere sorda come facevo finta di essere inglese quando studiavo quella lingua. Non pretendo certo che tutti gli udenti imparino la lingua dei segni, anche se sarebbe bello. Ma non è neanche giusto che altri rinuncino ad una lingua a loro congeniale per eliminare il disturbo di uno sforzo extra di comunicazione agli udenti.

venerdì 16 ottobre 2009

Quando è troppo.


Ieri sera avrei voluto vedere "Paranoid Park", film di Gus Van Sant prestatomi da uno dei ragazzini della scuola in cui lavoro. Il mio compagno ha invece optato per un trash movie (nel senso che era una vera monnezza) con Mel Gibson, di quelli che quando sono terminati è come se non li avessi visti e ti chiedi "Quando inizia il film?". Subito dopo, per completare il mio già allegro stato d'animo, ha pensato bene di cambiar canale e fermarsi su Annozero. Qui, oltre ad assistere alle schermaglie tra un divertito Bersani ed un irritante ed irritato (al solito) Castelli, mi sono dovuta sorbire la povera Stefania Ariosto che raccontava come non avrebbe rifatto ciò che ha fatto incalzata da Belpietro, irrispettoso nei confronti non solo di una donna, ma di una donna che stava raccontando un periodo estremamente difficile della propria vita. Quando un tizio piccoletto, ben vestito, si è alzato in piedi invitato da una delle collaboratrici di Santoro e ha cominciato a sciorinare i motivi per cui Silvio Berlusconi doveva vincere un Nobel per la Pace ho pensato che fosse il comico della serata. In fondo, anche Ascanio Celestini ha uno stile molto sotto le righe, compassato quasi discreto. E poi Bersani si stava sganasciando. Invece dopo un pò ho capito l'atroce verità: non era uno scherzo, questo tizio diceva sul serio, era convinto o faceva finta di essere convinto di quello che stava dicendo (in effetti, ripeto, sembrava un attore).
A quel punto mi sono incazzata, ho mandato a quel paese il mio compagno per l'oscena serata televisiva che mi aveva fatto subire e sono andata a letto a leggere.

giovedì 15 ottobre 2009

Il Karaoke di Doppiaazione!

Questa settimana per nostro karaoke una scelta di Frittella, una canzone dei Gorillaz dedicata a uno dei meglio uomini di tutto il globo terracqueo! "Clint Eastwood"! Pronti a rappare? Yo!


Oh oh oh oh oh


I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm usless but not for long
The future is coming on

I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm usless but not for long
The future is coming on
It's coming on, it's coming on
(Rah, yeah)
It's coming on, it's coming on

Finally someone let me out of my cage
Now time for me is nothin' 'cos I'm couting no age
Now I couldn't be there now you shouldn't be scared
I'm good at repairs and I'm under each snare
Intangible (ah y'all) I bet you didn't think so
I command u to, panoramic view (you)
Look I'll make it all manageable
Pick and choose, sit and lose
All you different crews
Chicks and dudes, who you think is really kicking tunes

Picture you getting down and I'll picture too
Like you lit the fuse
You think it's fictional, mystical - maybe
Spiritual hero who appears on you to clear your view (yeah)
When you're too crazy
Lifeless for whose definition is for what life is
Priceless to you because I put ya on the hype shift
Did ya like it?
Gut smokin' righteous but one talkin' psychic
But among knows possess you with one though

I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm usless but not for long
The future is coming on

I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm useless but not for long
(That's right)
The future is coming on
It's coming on, it's coming on, it's coming on, it's coming on

The essence, the basics without it you make it
Allow me to make this child like nature
Rhythm you have it or you don't
That's a fallacy, I'm in them
Every sprout and tree, every child of peace
Every cloud and sea, you see with your eyes
You see destruction and demise
(That's right)
Corruption in the skies
From this xxxxxxx enterprise that i'm suked into your lies
The Russell that is muscles
The percussion he provides

For me I say God, y'all can see me now
'Cos you don't see with your eye
You perceive with your mind
That's the end (fuck em)
So I'm gonna stick around with Russ and be a mentor
Bust a few rounds of motherfuckers
Remember but the thought is
I brought all this so you can survive when law is lawless(right here)
Fearless, sensations that you thought was dead
No squealing, remember it's all in your head

I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm usless but not for long
The future is coming on

I ain't happy, I'm feeling glad
I got sunshine in a bag
I'm usless but not for long
The future is coming on
It's coming on, it's coming on, it's coming on, it's coming on...

My Future (future)
It's coming on, it's coming on, it's coming on, it's coming on...
My future
It's coming on, it's coming on, it's coming on, it's coming on...
My future...