lunedì 31 maggio 2010

Only YOU...




Auguri Clint! Buon Compleanno!!!! Sei meglio del Brunello di Montalcino e dell'Amarone!

venerdì 28 maggio 2010

Il volto oscuro della Lombardia: i detti popolari

Diciamoci la verita': la Lombardia non e' la regione piu' spettacolare ne' la piu' amata d'Italia.
A parte i politici Lombardi, in gran parte antipaticissimi, il dialetto Lombardo non ce l'ha mai fatta a diventare popolare come quello romano o napoletano. Pur non essendo io una campanilista, voglio spezzare una lancia in favore del dialetto Milanese: nonostante l'immagine di gente per benino e un po' puzzona, i Lombardi hanno fantastici detti ed espressioni di soprendende volgarita' e brillante verita' di sana radice contadina. Essi possono farla in barba ai detti romani, napoletani, siciliani etc. Anzi, al confronto questi ultimi sembreranno filastrocche da bambini dell'oratorio! Ecco dunque a voi una selezione della famiglia di Ciambella e Frittella. Scriveteci per arricchire la lista!

1-Scoperte agghiaccianti:

Ahiahiahi sciura Custansa 'avaria mai credù che gh'era in sci poca distansa tra la figa e'l büs del cü.... (Traduzione "ahi ahi signora Costanza, non avrei mai detto che ci fosse cosi poca distanza tra la figa e il buco del culo").

2-Per la precisione:

Non confondiamo l'urinari col büs del cü! (Trad. "Non confondiamo il buco con cui si piscia con quello con cui si caga"-vale a dire "occhio, stiamo parlando di due cose diverse!")

3-Manutenzioni:

Na lavada e n'asciugada e' la par nanca adoprada (Trad. "Una lavata ed una asciugata, e' come non averla mai usata"- vi lascio immaginare cosa).

4-Spirituale:

A parlar de merda l'anima la sa' cunserva (trad. "A parlare di Merda ci si conserva l'anima"- ovvero )

5-Idraulica e affini:

Lung e fin l'è un bel sentir, curt e gros fa male ai os. (Trad. "Lungo e sottile e' un bel sentire, ma corto e grosso spacca le ossa"...anche qui, indovinate cosa).

6-Per i singles

Fa' bala' l'euch! (Trad. " Fai ballare l'occhio ", ovvero datti un'occhiata in giro e guarda le ragazze o i ragazzi, a seconda del caso).

7-Incoraggiamenti

Su' su', be'l dür! (Trad. "Su su, bello duro!" anche se suona volgarissimo, il significato di questo detto e' innocentissimo: forza, datti da fare, non deprimerti!)

giovedì 27 maggio 2010

Ho fatto Splash!


E dunque ho fatto l'esame. Non ero nervosa, giuro che non ero nervosa. Prima abbiamo avuto la pratica, ci hanno dato dei fogli con le istruzioni di cosa dovevamo segnare mentre una telecamera ci registrava. Poi, in tutta fretta siamo state trasferite a piano di sopra, in modo da non avere contatti con le compagne che aspettavano di entrare: si sa, tutti gli studenti sotto esame, per puro spirito di corpo cercano di scambiarsi informazioni. Dopo una breve attesa siamo state fatte entrare in un'altra stanza, dove abbiamo fatto il test di teoria e quello di comprensione: rispondere a domande secondo quanto contenuto in alcuni film segnati.
Quando ho finito e sono uscita, mi sentivo un pò sotto shock. Perchè mi sembrava di essere andata bene. Insomma, non ero preoccupata, mi sembrava di aver avuto anche un pò di fortuna nella scelta delle domande di teoria.

Poi, stamattina, la piccola Lena ci ha svegliato alle 5. Ed ho cominciato a pensare.
Ho pensato alla prova di pratica e improvvisamente sono stata travolta dai dubbi, ma soprattutto dalle certezze. La certezza di aver segnato in modo distratto, quasi meccanico, privo dell'espressività che ad onor del vero mi caratterizza in classe. Ho contato i difetti della mia esecuzione, ho cercato le ragioni, ma soprattutto ho capito con terrore che...HO SBAGLIATO A DESCRIVERE LA BANDIERAAAAAAA!
La bandiera è quella nella foto. Sono quasi sicura di aver dimenticato di segnare il bordo scuro. Mi sono detta, no, forse avevano cancellato il profilo, la bandiera in sè era già difficilissima! Ma allora perchè mi ricordavo il bordo scuro?
Appena arrivata a scuola mi sono gettata sugli atlanti geografici in dotazione e...Orrore! I miei sospetti sono diventati realtà!
A questo punto posso solo sperare che sia stato tutto un sogno, che il bordo non ci fosse...Mi cullerò in quest'illusione. Ma temo che non durerà.

mercoledì 26 maggio 2010

A trenta secondi dall'esame

Ebbene sì, nonostante gli sforzi mi sto facendo prendere dal panico da esame di LIS. Oddio, i tempi della maturità sono passati, riesco a mantenere l'autocontrollo e a non correre avanti e indietro in preda al panico. Però sto studiando (e avrei dovuto farlo prima) e ripassando a tutta birra. Il casino è che tutti gli esami sono in un giorno: produzione, comprensione, teoria. Di solito sarebbe in due giorni, ma stavolta è andata così. Mannaggia. La mia capacità di concentrazione è talmente limitata che probabilmente l'ultima prova sarò in piena fase di svacco...Cielo, speriamo di no.
Pensatemi!

mercoledì 19 maggio 2010

Distratti alla meta


Quando arriva questo periodo dell'anno mi scappa la voglia di fare qualunque cosa.
Devo studiare per l'esame finale del corso di LIS, devo portare il pargolo che assisto alla promozione, ho mille idee delle quali ho procrastinato la realizzazione fino ad adesso che pretendono di essere messe in opera, mi si apre un periodo di libertà e di progetti, manca tanto così -dopo molto lavoro-per finire in gloria.
Però io ormai non ho più voglia. Le mie compagne di scuola si consultano, studiano anche durante le pause del corso, si trovano per riunioni carbonare di ripasso. E io non ci vado o se ci vado lo faccio con l'intenzione di far casino. Sono rimasta così a lungo brava, buona e concentrata che adesso non ce la faccio più e sbrago.
Inizio mails per persone a cui dovrei scrivere e poi le cancello o lascio le bozze a marcire nell'apposita cartellina...Ma sì, chi se ne frega?
Dovrei essere eccitata perchè tra un paio di settimane andrò a vedere Steve Winwood, ma in fondo se non andassi (la nube vulcanica, le cavallette...) in questo momento sarebbe lo stesso...
Fosse solo quello. Mi trovo sempre più insofferente verso le strutture scolastiche e non vedo l'ora di staccare, cerco di puntare al succo col mio ragazzino. Ma è così difficile concentrarsi!!! Non sarebbe meglio andare al parco a dormicchiare?
Mi succedeva anche col lavoro d'impiegata, passavo intere settimane a sognare e cazzeggiare, lavorando sì ma pensando ad altro o non pensando del tutto.
E' come se la molla dell'estate si stesse caricando e per farlo deve per forza distrarre la tua attenzione da ciò che ti ha tenuto l'inverno.
Non vedo l'ora...Non vedo l'ora!

domenica 16 maggio 2010

Gemella Frittella e Facebook

Per un sacco di tempo mi sono rifiutata di metter piede in Facebook. Nonostante gli inviti degli amici sono sempre stata guardinga nei confronti di questo social network. Ciambella, che vi aderì per puro sport quando ancora viveva a Londra, non appena apparsa online era stata bersagliata da decine di rompipalle che provenivano dal suo passato. Prontamente respinti.
Terrorizzata dall'idea che qualcuno potesse voler riallacciare rapporti giustamente interrotti dalle circostanze temporali, ho stoicamente resistito, finchè Speck, spinto dal nostro amico Mario non s'è fatto il suo account. Un'ottima occasione per sbirciarne il funzionamento.
Facebook è come una specie di lavagnona su cui tutti coloro che conosci (e anche i loro amici, se lo concedi) possono pubblicare immagini, messaggi, video eccetera.
Questo consente una comunicazione immediata anche se non approfondita con un sacco di gente in contemporanea. Se per esempio volete annunciare il vostro nuovo spettacolo o invitare tutti i vostri amici ad una festa, potete farlo velocissimamente scrivendo sulla vostra "bacheca".
E' divertente, lo ammetto, ed ha un grosso pregio: le diverse componenti della mia vita (dalla burattineria al lavoro scolastico, agli amici) si trovano riunite in un posto solo e le posso tener d'occhio contemporaneamente. Anche senza un contatto diretto, ho modo di conoscere gli sviluppi pubblici delle vite di amici e conoscenti ed eventualmente intervenire nelle discussioni. E' un modo -in fondo- per starsi vicini anche senza parlarsi e questo è carino.
Senza contare che puoi sempre fare un giro ozioso giusto per vedere se qualche personaggio particolarmente curioso del tuo passato o del tuo presente è lì e come si presenta al popolo del web.
Così, lungi dal passarci ore, devo dire che Facebook non mi dispiace. Resto però una fan delle mail, veloci come una telefonata e in grado di trasmettere comunicazioni più approfondite come una lettera... Ah, le lettere! Meglio ancora!

martedì 11 maggio 2010

Il Karaoke di Doppiaazione!


Per tutt'altro motivo mi sono imbattuta dopo tanto tempo ne "La Donna Cannone" di Francesco De Gregori. Wow, che testo favoloso, mi vengono i brividi anche solo a leggerlo!

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò
Quando la donna cannone d'oro
e d'argento diventerà
senza passare per la stazione
l'ultimo treno prenderà.

E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.

E con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più.
E senza fame senza sete e senza ali senza rete voleremo via.

Cosi la donna cannone
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.

E con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avro` paura se non saro` bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più.
E senza fame senza sete e senza aria senza rete voleremo via.



domenica 9 maggio 2010

Con le migliori intenzioni


Il Politically Correct è una delle piaghe del nostro presente, qualcosa che costringe a non dire mai chiaramente le cose come stanno in virtù di un rispetto per l'altro.
A livello di espressione personale (in politica, nel giornalismo etc.) fino ad ora s'è dimostrato inadatto, costringendo a volte a vere e proprie mutilazioni dei concetti, ad arrivare in modo astratto ad immagini reali.
Quello che però vi racconto è paradossale.
Due sere fa ero a lezione di Lingua dei Segni e l'insegnante (sorda) ha evidenziato come la dicitura "Italiano per non udenti" che compare sulle copertine dei dvd finisca per indicare nei sordi degli essere imperfetti. La normalità, sostiene, è sottintesa essere l'udente e la non normalità diventa il "non udente".
In effetti ha ragione, dal suo punto di vista. Potrà sembrare un questione marginale, ma per i sordi (e penso anche le altre categorie che rientrano nel gruppo dei "disabili" o "diversamente abili") diventa importante.
Infatti credo che il problema sia tutto nostro (udenti, vedenti ecc), che soffriamo di un pietismo cronico e non riusciamo a rapportarci in modo equilibrato con chi è diverso ma uguale a noi, quindi a chiamare le cose col loro nome e nel tentativo di essere delicati finiamo per offendere.

martedì 4 maggio 2010

The beautiful people: Gemella Ciambella dice addio allo spacciatore del piano terra


Chi conosce me e Brötchen e ci e' venuto a trovare almeno una volta nella nostra casetta, si sara' accorto del forte odore di "erbe pregiate" nelle immediate vicinanze (e oltre) dell'appartamento del nostro vicino del piano terra.

Il nostro vicino fumava un casino...e non parlo di semplici sigarette. Era facile accorgersi se era in casa o no, l'odore della sua attivita' raggiungeva il secondo piano. La nebbia avvolgeva gli scalini. Non siamo certi che spacciasse, ma la presenza di alcuni tipi strani che piu' di una volta hanno preso a calci la sua porta ci fa pensare che commerciasse pure.
Ecco, parlo al passato perche' il nostro vicino ha traslocato, improvvisamente la settimana scorsa. E' la fine di un'era. Non mi ero accorta della sua dipartita perche' in realta' casa sua sembrava sempre un po' disabitata: scura, senza quasi luci accese, l'unico segno di vita era la finestra aperta per lasciare entrare i suoi due gatti. Un po' come il "Bates Hotel" di "Psycho".
Il fumatore del piano terra ha lunghi capelli ricci, tenuti insieme da un elastico, come uno studente metallaro venuto fuori male. Vestito eternamente di nero e tremndamente pallido, mi salutava ma memore della serata in cui ci aveva invitati ad entrare a bere qualcosa da lui pensava, che io non parlassi mai tedesco.

Forse era meglio cosi, che non sapesse che parlo anche il tedesco ora. La sera che ci invito' ad entrare da lui sembrava che ci stesse aspettando, era estate ed io ero da poco arrivata a Berlino. Non molto convinti io e Brötchen accettammo l'invito e lui ci fece sedere in cucina, una cucina davvero taccolenta e disordinata che dava il tetano solo a guardarla.
Il fumatore cerco' subito una sedia per noi, tiro' fuori una sedia a dondolo con una pelle di pecora sopra che puzzava di pipi' di gatto...mi sedetti su una sedia da cucina "Kein Problem!!" dissi.
Restammo per tipo un'ora e il nostro ospite, fumato come sempre, deliro' raccontando a Brötchen sempre lo stesso episodio di uno dei gatti che aveva portato dentro un topolino, in seguito ucciso da un topo piu' grande, lui stesso ucciso poi da uno dei due gatti.

Un'altra volta ci aveva chiesto se pagavamo le stesse tasse per la casa: gli avevano addebitato tutte le tasse della casa senza dividerle tra i vari inquilini. Era come pazzo. Certo per lui la vita li' non era facile: al piano terra con tutte le finestre che danno sul cortile (protette con inferiate fisse dal look "in gabbia") sentiva tutto: la gente che passa e urla (specialmente dopo le feste), le bottiglie che vengono buttate nei bidoni del riciclo (ma in realta' tutti i bidoni sono di fronte a quell'appartamento). Come se non bastasse, con la moda del nostro palazzo di lasciarsi dietro pezzi di mobili e cianfrusaglie varie ogni volta che si cambia casa, davanti alle sue finestre si ammucchiava ogni genere di spazzatura. Non c'e' da meravigliarsi che fumasse cosi tanto, cercava forse di sopravvivere in quell'inferno di rumori e puzza.

Nonostante tutto pero', giocava a calcio coi bambini e salutava sempre cortesemente. Andava in giro con un cappotto nero con la mantella tipo Sherlock Holmes. Da li' mi aveva fatto un po' paura...sembrava un aspirante Goth, uno che vorrebbe ma non ha il fisico. Certo era pallido. E non ho mai capito quale fosse la sua occupazione...non lavorava mai...o almeno cosi penso io,
si allora forse era davvero un piccolo spacciatore.
Oppure era maestro di cerimonie per sabba infernali...
Una volta l'inverno scorso l'abbiamo incontrato per strada con degli amici suoi che a me sembravano neo nazi, ma devo dire che gli estremisti di destra o sinistra non li riesco a distinguere gli uni dagli altri, hanno un codice di abbigliamento molto simili.

Comunque non sapro' mai (per fortuna) delle sue tendenze politiche: il nostro vicino ha finalmente cambiato casa. Niente piu' fumi aromatici dalla sua porta, niente piu' tipi strani che cercano di sfondargli la porta. Anche lui e' parte di questo grande tessuto cittadino, di questa Berlino le cui fibre sono piccoli esseri umani PAZZI.
Se fossi stata sua cliente mi sarebbe dispiaciuto perdere il negozio di erbe cosi vicino a casa, ma dato che non fumo niente non credo mi machera' la sua attivita'. Forse la sua vivace presenza mi manchera'. Ma qui sono ironica.

Il nostro ex-vicino si e' congedato nel suo stile: ha lasciato l'appartamento pieno di spazzatura e la porta aperta col blocco della serratura girato come se la porta fosse chiusa, cosi adesso si puo' solo accostare. Chiunque adesso potrebbe entrare e pernottare li. Ma che importa? La societa' che gestisce il condominio ci ha detto domenica, che forse mercoledi' avranno tempo di venire a dare un'occhiata.

sabato 1 maggio 2010

Come Voyager




Da non crederci. Non bastava Giacobbo coi suoi misteri forlocchi. Adesso ci si mette anche Carlo Lucarelli, con la trasmissione "Almost True" in cui si fanno ipotesi fuori di testa sulla vita delle rockstar più famose. Stasera tira in ballo Bob Dylan e dice che non è mai esistito e non è altro che una serie di sosia che come ne L'uomo Mascherato si danno il cambio. Nella prossima puntata cosa vedremo, Elvis contro i Templari? La chitarra di Hendrix era in realtà il Sacro Graal? Cosa c'entrano i Rolling Stones con i cerchi nel grano? Ed i Beatles con la Sacra Sindone? Che influenza ha avuto Rennes le Chateau su Eric Burdon e gli Animals?
E dato che è tutto uno scherzo, perchè?

El Topo



Finalmente la piccola Lena comincia a fare il gatto.
I miei genitori le hanno regalato un piccolo topo di gomma, di quelli che fanno BEP! quando li schiacci. Inizialmente lei non lo ha degnato troppo, ma dopo qualche giorno (ravvisando forse una somiglianza con i tappi di sughero, suoi compagni di gioco che semina per tutta la casa) ha cominciato a prenderlo a sberloni, come fanno i gatti.
Bisogna dire che Lena si dedica a El Topo particolarmente quando non cediamo alle sue esagerate richieste di pappa; allora comincia a scazzottarlo, quasi con rabbia, come per sfogarsi "E' colpa tua se non mi danno da mangiare, tiètiè!"
In quegli istanti sembra una piccola pugile professionista o una lottatrice di wrestling pelosa...
El Topo non se la prende, commenta con degli allegri e surreali BEP! BEP!
BEPBEPBEPBEP!