sabato 12 febbraio 2011

La Leggenda della BORSINA PUZZONA

Non tutti sanno che Speck ama l'abbigliamento ed il surplus militare. Una passione nata per necessità quand'era ragazzo ed aveva pochi soldi da spendere, si è trasformata in passione ed ora cerca con cura pantaloni, camicie e accessori sui banchetti della fiera di Senigallia. E non solo lì.
Durante una delle nostre scorribande in Germania ci siamo recati nel nostro negozio di cianfrusaglie preferito e lì Speck ha addocchiato una borsina militare in LEDEROL (pelle sintetica prodotta nella DDR) appesa fuori dal negozio.
Pensava che fosse la sola disponibile e così s'è affrettato a comprarla anche se non aveva spazio in valigia (Ciambella s'è offerta di tenergliela fino alla prossima gita). Ma in realtà la borsina era una di molte, impilate in un angolo del negozio.

Insomma, Speck fa l'acquisto e lo affida a mia sorella. 
Qualche settimana dopo quest'ultima ci fa sapere che la borsa è finita nella cantina di Brotchen, che non poteva sopportare l'odore di muffa che emanava.
Di MUFFA??!!!?
In realtà si tratta di un conservante usato per tutto il materiale militare. Dato che Speck tiene i suoi souvenirs un pò dappertutto in casa, è un odore che ben conosciamo e non ci facciamo neanche caso, almeno fino ad ora.
Perchè quando finalmente la borsina atterra a Milano ed entra in casa nostra ci rendiamo conto che Brotchen aveva ragione: puzza da morire. E' il solito odore di conservante, ma moltiplicato all'ennesima potenza. Toglie il respiro.
Speck cerca debolmente di negare ma è troppo evidente. Così la esilia nel box. Per circa un mese tutte le volte che dovevamo prendere la macchina venivamo investiti da una temibile zaffata.
Poi, visto che la stagione si faceva fredda e lui provava un pò di pena l'ha spostata in soffitta per un altro mese. Neanche questo è servito, ed ora da qualche settimana Speck s'è deciso a portarla in casa. Me ne sono accorta un giorno, rientrando dal lavoro. Ed infatti  lei era lì, appostata dietro la porta d'ingresso. Ho pregato Speck di metterla da qualche parte dove non potesse nuocere e così mesto mesto, l'ha messa sul balcone.
Si rifiuta di metterla in lavatrice, ma è convinto che il sole aiuti ad eliminare l'odore, così la trasferisce da un balcone all'altro tutti i giorni. Ogni tanto testa il livello di puzza nascondendola nello sgabuzzino o da qualche altra parte per vedere se mi accorgo della sua presenza. Temo gli agguati della Borsina Puzzona.

In compenso a Lena piace. Ieri mattina, durante una delle sue uscite sul balcone l'abbiamo beccata che cercava di entrarci, probabilmente attirata proprio dall'odore. Mi chiedo se quel conservante le possa far male.

Comunque la Borsina è ormai un personaggio, al punto che ha scritto un'autobiografia, di cui riporto un riassunto. Al momento l'autrice sta vagliando le offerte di alcuni importanti editori interessati alla pubblicazione.
La Borsina con l'amica Pratktica
"Volevo raccontarvi la mia avventura, anche se definirla avventura mi sembra esagerato, potrebbe essere solo uno degli ultimi e più recenti accadimenti della mia vita.
Sono una borsina nata da qualche parte della DDR, e subito dopo la mia nascita messa in un deposito della NVA con la promessa che un giorno avrei potuto servire con orgoglio la  mia patria. Le cose non sono andate così. 
La Borsina durante l'elioterapia quotidiana
Dopo il 1989, a causa di qualche scalmanato che si era stufato di fare le ferie sul Mar Nero o sul Norsdee e voleva andare invece a Rimini, le cose sono cambiate, questo lo sapete ormai tutti.
Mi sono trovata in un ospizio di Berlino gestito da due simpatici signori Herr Antik e Herr Troedel, diciamo che non si stava poi così male, anche se essere in pensione e non aver mai iniziato a lavorare può anche essere umiliante. Comunque mi annoiavo e diciamo pure che il tempo, (meteorologico) non era il massimo per le mie chiusure. MA.......per farla breve, un bel giorno di luglio entra all'ospizio un gentile signore che spiccicava a malapena qualche parola di tedesco, ma si vedeva che era una persona ammodo e ben istruita e sopratutto ben vestita, insomma dopo aver parlato con Herr Troedel ecco che mi ha portato via  con lui.
 Insieme a me ha fatto il viaggio una mia amica che ho conosciuto li all'ospizio, una simpatica signora di Dresda che si chiama Praktica. 
Adesso viviamo in una città del sud Europa, famosa per la moda  e per i governanti ladri.
E' febbraio e il sole già mi scalda tutte le fibbiette. forse andremo anche a fare un viaggio in Grecia, insomma come seconda vita non c'è male.
Un'unico appunto, ci sono quà dei razzisti che dicono che puzzo e vorrebbero farmi stare giorno e notte sul balcone, io non me ne dolgo, e per dimostrarvelo vi mando anche due foto di noi che ci abbronziamo.

Tanti saluti

La Borsina della DDR"

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