lunedì 14 marzo 2011

The Rise and fall of Karl Theodor von Guttenberg

Karl Theodor von Guttemberg, il ministro alla difesa tedesco, si e' dimesso dopo tre settimane circa dallo scoppio dello scandalo legato alla sua tesi di laurea.
I fatti in breve: un professore universitario ha letto per caso, a distanza di 7 anni dalla laurea di Guttemberg, la sua tesi e vi ha trovato qualcosa di strano. Molti pezzi suonavano al professore familiari, troppo familiari e facendo una rapida ricerca ha scoperto che il 25% della tesi era stata "copiata", riportando cospique citazioni da piu' famosi esperti, senza pero' farne nomi, e dunque facendo passare il lavoro di altri per il proprio, cioe' di Guttemberg.

La notizia ovviamente ha fatto scalpore in Germania: tutti si sono buttati alla ricerca di un perche' e un per come. La gente "comune" era incredula: Guttemberg era diventato il principe della nazione, con le sue belle maniere, il suo bel faccino pulito, la moglie, l'aspetto onesto e intransigente.
Angela Merkel, presa alla sprovvista, ha dichiarato dopo un primo momento di imbarazzo che si sarebbe dovuto verificare la veridicita' delle affermazioni dell'illustre professore contro il suo ministro. In seguito, quando la percentuale del plagio e' stata confermata, la Merkel ha dichiarato che "per fare bene il proprio lavoro Guttenberg non ha bisogno di una laurea". Il che puo' anche essere vero, ma il problema e' che il lindo ministro ha mentito, e in modo abbastanza grave.
Penso a tutti coloro che lavorano per poter studiare, per avere quel punto in piu' che puo' migliorare il loro futuro e non mi meraviglio che non potessero tollerare questa eccezione, soprattutto in un paese dove il "pezzo di carta" ancora serve in modo serio.

Per salvare Guttemberg il suo capo di partito ha persino accusato, con sapienza Berlusconiana, che si trattasse di un complotto della sinistra.
E' stato comunque inutile: pressato dall'opinione pubblica e dai media, il ministro Guttemberg si e' dimesso. Un gesto questo che segnala comunque decenza, una decenza che in paesi come ad esempio l'Italia, ormai non esiste piu'.
Di fronte alla capitolazione di questo ex ministro, che in qualche modo ha ammesso di aver sbagliato ( anche se non fino in fondo, infatti alcuni sospettano che la tesi sia opera di un ghost writer) mi viene spontaneo chiedermi perche' in Italia le cose non vanno allo stesso modo. Come e' possibile che un ministro della difesa si dimetta perche' ha "copiato a scuola" e invece un primo ministro imputato di evasione fiscale, rapporti con minorenni, favoreggiamento della prostituzione minorile (che a mio avviso e' come lo stupro), al contrario minacci e si atteggi lui a vittima?! E come e' possibile che in Germania un poltico del partito cattolico bavarese (la cosa piu' cattolica sul suolo germanico) non si sia mai aggrappato alla religione o chiesto l'intervento o sostegno della chiesa anche in un momento decisamente nero, mentre in Italia il Vaticano si affretta a cambiare l'interpretazione dei suoi dogmi (validi pero' per tutte le persone normali) per adattarli ai capricci dei potenti? Evidentemente c'e' qualcosa che non va.

I valori sono capovolti in Italia, e' successo proprio quello che nel "Pinocchio", Collodi ci presentava come un sarcastico scherzo: gli onesti vanno in galera, i colpevoli girano liberi.  
Come ribadiva Bennato nella sua canzone appunto ispirata a Pinocchio "...in prigione in prigione, e che ti serva di lezione!". L'Italia e' un paese dove il provincialismo impera, dove si e' sempre preferita la facciata bella ed ipocrita alla sostanza, onesta ma spiacevole.

Negli anni recenti l'Italia si e' imbarbarita, come un paese di poveri dove la gente vende i propri figli ai ricchi per un tozzo di pane. L'unica differenza e' che gli italiani di oggi lo fanno per piu' soldi. Sembra che le cose piu' normali, come l'amore, l'onesta', il lavoro, la fantasia, siano solo cagate per i coglioni. L'unica cosa che conta sono i soldi il potere, l'apparire in tv, la chirurgia plastica. Non c'e' molta differenza tra l'Italia di oggi e l'Albania del dopo dittatura, quando le donne (mogli, figlie, nipoti non importava) venivano obbligate dalle proprie famiglie a prostituirsi nella piu' ricca Europa.

Questa volta il nodo l'ha fatto troppo stretto...
Non c'e' purtroppo da meravigliarsi dunque, che in Germania Guttemberg sia stato  costretto a lasciare il suo posto, mentre se mai oggi in Italia un politico colpevole di un qualunque reato si dimettesse saremmo davvero, davvero davvero sorpresi.

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