
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a
degli episodi raccapriccianti che coinvolgono donne impegnate
politicamente: Laura Boldrini, Cecile Kyenge e Josefa Idem,
rispettivamente presidente della Camera e ministri del governo Letta sono
state sottoposte ai più vili attacchi: insulti, inviti alla
violenza su di loro,volgari lanci di banane. Questo soprattutto in virtù del loro
essere
donne, del loro essere identificate da certa gente come esseri
“deboli” incapaci di un'intelligenza sufficiente a consentigli di
occupare i posti che occupano. Dà fastidio che queste siano donne di
sinistra, ma soprattutto donne competenti arrivate in posti
di prestigio grazie alle loro qualità e del loro lavoro. Tutte e
tre si sono fatte strada nel mondo, la Boldrini all'ONU, la Kyenge
come medico e amministratrice locale e la Idem come atleta, portando lustro a questo paese
quando faceva comodo avere un commissario per i rifugiati italiano e
vincere medaglie d'oro alle Olimpiadi; ma nel momento in cui queste
stesse donne "mettono il becco" nella vita politica del paese, proprio
perchè in gamba, sono viste come un pericolo. Non lo erano certo la
Gelmini e la Carfagna, che sicuramente non avevano la stessa
competenza (basta confrontare i curriculum) e per il posto in
Parlamento hanno dovuto
ringraziare un uomo. Buona parte degli maschi di questo paese non è in grado di accettare la competenza
delle donne e si scaglia con questa cieca, insensata e brutale
violenza per un semplice meccanismo di superiorità di genere che non
accetta che una donna possa essere sua pari (se non superiore).
Certo, anche alla Carfagna qualcuno ha scritto: “Ti buttiamo nella
spazzatura” e non deve essere perdonato; tuttavia, paragonato a
quanto è stato detto, urlato alla Kyenge (che ha proprio il
ministero che fu della Carfagna) anche da persone che (ahimè)
rivestono un ruolo istituzionale (e che nessuno ha fatto niente per
far dimettere), suona come una minaccia di tirarti gavettoni di acqua
e farina. E se c'è anche una donna che lancia questi insulti dementi non può che far rabbrividire, perchè significa che anche
tra le donne c'è chi si trova d'accordo con la logica maschilista e che ritiene che le donne dovrebbero “stare al loro
posto”.
E' questo il clima mostruoso in cui
viviamo in Italia: coloro che denunciano decine di volte l'ex marito
che le segue e le minaccia, spesso non ricevono alcun aiuto dalla
polizia e una sera si trovano l'uomo in casa, che le accoppa e poi (bontà sua) si
suicida. Mentre nei talk show in tv e sui giornali si sprecano a
consigliare alle vittime di stalking di denunciare i loro
persecutori, il senato italiano abolisce l'arresto per lo stalker.
Mi viene in mente “L'ultima eclissi”
-tratto dal libro di Stephen King “Dolores Claiborne”- anche lì
una donna era vittima di un marito violento e pedofilo che non voleva
permetterle di essere autonoma e tentava di schiacciarla
psicologicamente e fisicamente. Dolores ha dovuto imparare una
lezione che oggi sembra sempre più urgente far propria, se si è
donna bisogna accettare di doversi difendere da sole, perchè nessun
altro lo farà.
Finchè questo paese non uscirà dal
suo medioevo morale, finchè lo Stato e anche la chiesa non
smetteranno di accettare che cose come queste accadano finchè le donne non saranno più consapevoli della loro importanza, dei loro diritti e della gravità di quanto accade, l'Italia
resterà sempre un'italietta (la minuscola è d'obbligo), meschina e
bloccata in un patetico passato che ormai esiste solo nella testa di
certa gente.
Sono d'accordo, sottoscrivo pienamente.
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