giovedì 11 settembre 2008

Ho visto la Luce! Ho letto Kurt Vonnegut!




Capita nella vita di incontrare persone che ci somiglino, con le quali ci sentiamo come con noi stessi. Anime gemelle, ma l’amore non c’entra niente (potrebbe anche entrarci, ma credo che quasi mai capiti che una di queste persone sia anche quella di cui poi ci innamoriamo o che si innamora di noi). Persone che ci fanno dire “Dio, non sono solo, non sono solo a pensarla così, a sentirmi così”.

Io di queste persone ne ho incontrate diverse (sono fortunata), alcune per davvero, alcune attraverso le loro opere.
Kurt Vonnegut è uno di loro. L’ho sentito nominare per anni. Gemella Ciambella lo aveva “stracciato” dicendo che il suo romanzo più noto era una schifezza. Il suo nome mi incuteva timore, le sue copertine mi portavano in un mondo asettico, spaventoso e futuribile. Lessi “La colazione dei campioni”, ma era uno dei suoi ultimi libri e non ci capii niente. Diversi anni dopo mi capitò tra le mani “Ghiaccio Nove”: bello, ma ancora non capivo perché tutti lo chiamassero genio.
Poi l’anno scorso, dopo aver letto una sua intervista e aver sentito alla radio della sua morte, presi il coraggio a due mani e affrontai “Mattatoio 5”.
Per paragonare a qualcosa la sensazione che mi ha dato quel libro, vi prego di ricordare la sequenza finale di 2001 Odissea Nello Spazio: ecco, è quello che mi è successo.
Non solo quel libro contiene risate e orrore in una quantità che potrebbe mandarvi in overdose, ma fornisce la chiave che chiarisce l’intera opera di Vonnegut. Non leggetelo per primo, vi rovinereste il gusto supremo. Leggete prima “Le Sirene di Titano” , o “Ghiaccio Nove”, tenetelo in caldo, sbirciate la copertina di quando in quando, lasciatevi riempire dal titolo agghiacciante, e quando vi sentirete pronti, prendetelo in mano (magari in Inglese, la traduzione Italiana attualmente in commercio è un po’ piatta, tutto considerato) e lasciatevi investire.
Sarà un’esperienza, ve lo prometto.

Visiterete mondi incredibili, popolati da alieni, viaggerete nel tempo, riderete fino a piangere e le lacrime si congeleranno sui vostri volti irrigiditi dalla consapevolezza di quali mostruosità sia capace l'umanità.

E poi vorrete conoscere tutto di Kurt, e comprerete tutti i suoi libri. Scoprirete come la sua scrittura si sia sviluppata in una serie di esplosioni sorprendenti, come un universo in divenire, come la struttura narrativa si sia lentamente sfilacciata per cedere a parole dirette, a considerazioni illuminate e anche alla disperazione di uno scrittore che secondo me non credeva più nella scrittura (chiamatela crisi creativa) ed era stato in qualche modo dimenticato dal mainstream della cultura, modaiolo come tutti gli altri ambienti. E troverete un uomo generoso che non ha mai fatto mistero di niente di ciò che gli accadeva, donandosi in modo totale ai suoi lettori. Quando avrete letto un po’ dei suoi libri vi sembrerà di conoscerlo, saprete molte più cose di lui che di persone che considerate cari amici, e forse come me vi direte “AH! Averlo scoperto prima, quest’uomo!”

Bibliografia Consigliata (ma non obbligatoria)

Le Sirene di Titano,
Ghiaccio Nove,
Mattatoio 5,
Madre Notte,
Cronosisma,
Barbablù….
Me ne restano ancora molti da leggere, aggiornerò la lista in seguito…

Inoltre:
Mark Vonnegut (il figlio) Eden Express

"Non guardo il tramonto sentendo le voci. Penso solo che Dio ha un bell’impianto luci "(Afterhours)

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