domenica 19 aprile 2009
Viva Colombo!
Ogni anno Rete4 replica tutte le serie di Colombo: credo di aver visto ogni episodio almeno 12 volte, alcuni anche di più. Ho seguito l'evoluzione di Peter Falk, da giovane con ciuffo elvisiano agli ultimi opachi episodi in cui appare ormai stanco di far sempre la stessa cosa.
Lo so, è roba da anziani, è sempre la solita zuppa. Però mi piace, credo che sia uno dei migliori telefilm polizieschi della storia della tv, per tanti motivi.
Il primo è legato al meccanismo narrativo, che rimane un'idea geniale anche se reiterata all'infinito: non c'è alcun mistero su chi sia il compevole, perchè ogni puntata si apre immancabilmente con l'omicidio, seguito passo passo dalla genesi al compimento. Sappiamo tutto, perchè, come, dove, chi.
Il vero mistero è come farà il tenente Colombo a scoprire quello di cui noi siamo già al corrente. Non capita spesso di trovarsi in una posizione di vantaggio rispetto al protagonista...
Un'altra cosa che mi piace è che lui, Colombo (a proposito, ma ce l'ha un nome oltre ad un cognome?) individua immediatamente il colpevole. Così, senza prove, fidandosi di un istinto, di una percezione extrasensoriale, lui sa. Poi, cerca di ricostruire il modo e il movente. Questo fa di lui un personaggio davvero insolito, anche abbastanza crudele nel suo modo di esasperare l'assassino con le sue apparizioni a sorpresa, le sue domande platealmente retoriche a cui le sue vittime si sforzano di dare risposte assolutamente credibili arrampicandosi su specchi di una liscezza e scivolosità mai viste.
E poi è simpatico, disordinato fisicamente e mentalmente, sembra un fesso.
I colpevoli sono sempre gente in vista, ricca e famosa, convinta, in virtù dei suoi bei vestiti e dell'aria ganza, di essere più furba di lui di farla franca. Cosa che non accade mai. E questa è una bella soddisfazione per chi di bei vestiti non ne ha e per chi ha sempre avuto problemi a conformarsi con la moda.
Colombo è un vero Robin Hood che si fa maltrattare perchè sa benissimo di avere il coltello dalla parte del manico.
E dato che per reggere questo plot sempre uguale e decisamente rischioso ci vuole un fior d'attore, Peter Falk è sempre coadiuvato da un cattivo d'eccezione, da Johnny Cash a Oscar Werner, guest stars di statura che danno vita insieme al piccolo tenente della omicidi a battaglie di ego e di talento simili a quella con le spade laser di Guerre Stellari.
E allora, pur conoscendo il finale, pur sapendo chi è il colpevole, gli episodi di Colombo sono un gran piacere da guardare, un piacere che supera quello della semplice inchiesta -che detto per inciso alla fine stufa- e diventa conoscenza dei personaggi, di equilibri e di sottili strategie psicologiche.
Insomma, forse la nonna non ha tutti i torti a guardarlo...
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Bello! mi piace la tua lettura del "Tenente Colombo"! :o) e credo tu abbia proprio ragione :o)
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