sabato 20 agosto 2011

Pensieri per l'estate

 Ci siamo rifugiati nella dacia nel nord est per sfuggire al caldo (che a dir la verità è arrivato veramente solo da pochi giorni). Vero ozio, finalmente!
Ecco alcuni appunti di queste giornate, su quello che (non) facciamo e sulle notizie che ci giungono dal mondo….

Non guardarli, non li sento


Da mesi Lampedusa è meta d’incessante migrazione da parte di persone che arrivano dall’Africa. Ne sono morte centinaia, forse sono già migliaia, nel tentativo di arrivare in Italia. Sorvolerò su tutte le critiche che vorrei fare agli interventi fatti per affrontare il problema, per mettere il dito su un particolare che trovo raccapricciante.

Lampedusa vive di turismo e le notizie che ne provengono si dice abbiano scoraggiato molti turisti dal prenotare colà le loro ferie quest’anno. Quindi, dopo avere paventato lo TZUNAMI UMANO, i nostri governanti si sono affrettati a dire che no, non era così grave, che i turisti potevano sicuramente venire, che tutto era normale come sempre.
Quindi, ecco fiorire di rassicuranti spot del ministero del turismo, di pezzi nei vari programmi di promozione turistica e nei telegiornali…E qui arriva la nota dolente. Perché in più di un’occasione durante questi servizi ho sentito diverse persone dire cose come “Tranquillo, qui non si vede neanche un migrante!” oppure “E’ tutto normale, in giro non si vedono clandestini”.
Questa cosa mi fa ribrezzo, come se i migranti fossero una cosa sporca da nascondere sotto il tappeto e non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

Lena comanda color


A Lena piace venire qui: tanto spazio in più per saltellare qua e là, aria fresca, ogni tanto la portiamo fuori a mangiare un po’ d’erbetta.
Noi stessi abbiamo più tempo e possiamo darle più attenzione, cosa che a lei piace molto…Anzi, se ne approfitta! Infatti ci comanda a bacchetta:
-MIAOMIAO!!! – che significa “HO FAME!” e noi corriamo a nutrirla (addio dieta!),
-MIAOMIAO!!!- strilla verso le due del pomeriggio quando per lei è ora di fare il pisolino e quindi solerti dobbiamo accompagnarla e stare con lei,
-MIAOMIAO!!!- reitera verso le 22.30 quando “E’ ora di andare a dormire!!!”  e così via…

Il miagolare di Lena poi varia a seconda di quanto vuole una cosa: c’è il miagolio interrogativo che significa “Posso avere questo?”, poi quello affermativo che significa “Voglio questo” e può diventare molto alto (“VooooOOOooooOOOOoooglio questooOOOOOooooooo!” ) ed infine un miagolare roco che significa che non accetterà un no. Meglio accontentarla.

Il ritorno di Romeo


Ricordate Romeo? La micina che avevamo creduto essere un maschietto interessato a Lena? Ecco, pur non essendo gli unici a nutrirla, deteniamo sicuramente il primato di ristorante favorito. Le scatolette di Lena infatti sono first class, costano un occhio.
Romeo è sempre guardinga e non è ancora entrata in casa in tutta la sua lunghezza, tuttavia quando apriamo la porta e lei è lì s’infila sempre a metà, due piedi dentro e due piedi fuori…
Come tutti i gatti è una buongustaia e non ci mette molto ad abituarsi alle delicatessen. Così, quando di fronte alla spesa di mantenimento doppia abbiamo cercato di virare su cibi meno raffinati per lei (Lena deve mangiare solo cibi naturali perché fa poco moto) se l’è presa, e se non le diamo le stesse cose di Lena…non mangia!
Con la nostra pacioccona i rapporti sembrano migliorati, nel senso che ancora non si sono menate, anche se un paio di ringhi se li sono fatti…Speriamo continui così, magari un giorno Romeo si deciderà ad entrare con le altre due zampette e lei e Lena si faranno una bella scatoletta insieme, da buone amiche…

*Speck’s troubles on his mind 1

Qui c’è una raccolta differenziata abbastanza ferrea, secco non riciclabile, pannolini, verde(tipo l’erba tagliata), plasticavetrometallo, eccetera.
Il problema è che l’allegro camion della spazzatura passa ogni due settimane per ogni materiale (tranne i pannolini, una volta la settimana).
Questo ha mandato in crisi Speck, che consulta quasi quotidianamente il calendario, per non mancarne l’arrivo. Osserva ansioso ciò che i vicini lasciano fuori dai cancelli, temendo di non aver ripassato bene il calendario e continua a chiedermi conferma. Anche io ho imparato il calendario.

I Poveracci


A proposito dell’ incombente manovra economica da uno sfracello di miliardi di euro che si staglia sull’ultimo scorcio d’estate e si allunga verso l’autunno come l’ombra di uno dei mostri contro cui combatteva “Jeeg Robot d’Acciaio”, tutti i politici cercano di tirarsi indietro dalle responsabilità dei tagli e provano a proporsi come novelli Robin Hood che si opporranno allo scempio per difenderci. Se poi non ci riusciranno, faranno a solita alzata di spalle e diranno “Io c’ho provato, ma loro sono dei cattivoni”.
A questo proposito, Umberto B. ha usato parole confortanti per i suoi elettori, promettendo di alzare gli scudi contro chi vuol depredare I POVERACCI delle loro pensioni. Perché non è giusto che ci si accanisca SUI POVERACCI, coloro che hanno lavorato una vita e hanno diritto a vivere tranquilli. Lui è in difesa DEI POVERACCI.
Grazie, grazie per la considerazione.

*Speck’s troubles on his mind 2

Stiamo preparando il fazzoletto di terra sul retro della casa per Lena, in modo che possa pascolare allegramente senza farci venire il cardiopalmo ogni volta che ci arrischiamo a portarla fuori. Così, prima di cintare con una rete, abbiamo piantato l’erba: prima abbiamo tolto le erbacce, poi dissodato, infine seminato.
Ma non cresceva niente.
Speck ha iniziato a disperarsi, e a guardare l’erba dei vicini, di amici, l’erba che cresce sugli argini nel fiume, ed era sempre più bella e più verde di quella che non cresceva sulla nostra proprietà, anche se erano solo erbacce.
“Guarda, qui non annaffia nessuno! Però cresce!” continuava a lagnarsi durante le passeggiate.
Grazie a Manitù, finalmente l’altro giorno ho visto dei timidi ciuffetti verdi spuntare dal terreno, Halleluja fratelli!
Ora aspettiamo fiduciosi che i primi fili d’erba vengano seguiti da altri e si crei una folto tappeto in pochi giorni…Ma per non sbagliare Speck ha comprato un’altra scatola da un Kg di semi…

Prove d’ingresso


Leggo oggi (20/8/2011) sulla prima pagina di Repubblica un articolo di Adriano Sofri, necessario e raccapricciante, in cui si riferisce di una campagna per convincere le donne Rom a farsi sterilizzare che avrebbe in programma il governo Sloveno. Quest’ultimo dice che si tratta di una misura di tutela delle classi più povere. Se una volta essere poveri era una condizione, ora è una colpa, meglio estirparla alla radice, come si fa per gli animali infestanti.
Penso che la Comunità Europea oltre ai requisiti economici per entrare nell’Europa Unita, dovrebbe chiedere anche quelli di civiltà. E stabilire non solo il pareggio di bilancio, ma anche quello di coscienza. Nonostante l’Italia sia lontana dall’essere senza macchia a livello di diritti umani (e meriteremmo dure reprimende), come cittadina Europea sono infastidita dal fatto che i soldi delle mie tasse possano finire come finanziamenti o aiuti a paesi come questi, e sono preoccupata che dicendo Comunità Europea si possa fare di tutta l’erba un fascio.

Ai confini del Cepu


Vi lascio con questa chicca…http://www.accademiadelvolocepu.it Che sia meglio prendere il treno?

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