mercoledì 23 gennaio 2013

Ambulatori del terrore 2.1

Oggi era l'ultimo giorno di malattia che mi ha dato il medico. Ho ancora la febbre e per di più una specie di emicrania a grappolo che deriva dal mal di denti (mi è già successo di recente). Ieri sono andata dal dentista il quale ha sentenziato che ho un granuloma nella gengiva e dovrò togliere il dente e fare un impianto, dunque mi toccherà fare anche degli esami del sangue e l'elettrocardiogramma. Quindi torno all'ambulatorio del medico tabagista.
Oggi non c'era per niente fila, sono una persona prima di me. In pochi minuti entro, lo becco con la sigaretta accesa in mano, mi faccio fare le ricette e mi tocca pure spiegare perchè devo fare l'elettrocardiogramma. Ma non era lui il medico?
Poi gli chiedo altri giorni di malattia (due, ma onestamente, io lavoro anche al sabato). La risposta? No, perchè tanto la febbre dopo un episodio acuto resta anche per una settimana. Non mi è mai capitato di sentire niente del genere. Vorrei tirar fuori una velata minaccia sul fatto che non si fuma in un ambulatorio medico, ma lascio perdere. Tento di spiegare quanto sia difficile andare a lavorare con un dolore del genere alla testa e per di più la febbre. Chissenefrega.
Ok, me ne vado senza ancora essere stata visitata. Non ti preoccupare dottore, quando torno al lavoro passo davanti all'ufficio "scelta e revoca" e cambio medico. E forse ti denuncio anche perchè fumi in ambulatorio. (risata diabolica, risata diabolica...)

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