martedì 19 gennaio 2010

Dirty Pretty Things, un film di Stephen Frears


Alcuni anni fa vidi questo film a Londra.
Eravamo in 4 o 5 in sala, una domenica pomeriggio in Brixton, a vedere questo film che parla della situazione degli immigrati in Europa, in questo caso a Londra.

Audrey Tatou, fresca dal successo di "Amelie' " affronto' all'epoca un personaggio molto diverso, che lotta ogni giorno per mantenere fede ai propri principi. Insieme a lei, Chiwetel Ejiofor che interpreta un dottore Nigeriano. Entrambi sono immigrati clandestini, lavorano in nero in un hotel londinese insieme ad altri personaggi nella stessa situazione, sopportando vessazioni di ogni genere, nel nome del sogno di una vita migliore.

I protagonisti passano di tutto, maltrattati dai loro "padroni" che pero' non sanno a chi altro chiedere (o ordinare) aiuto nel momento del bisogno. Sono intrappolati tra malviventi che fanno di loro cio' che vogliono, e la paura di essere scoperti dalle autorita' costituite ed essere rispediti dagli inferni da cui sono scappati. Sullo sfondo, gli ignari cittadini, i clienti dell'hotel.

Certo la realta' e' ancora piu' sconvolgente del film, come dimostrano i fatti che stanno accadendo in Calabria, ma io uscii dal cinema in lacrime.
In particolare il discorso che verso la fine del film il dottore fa al suo aguzzino. Non lo ricordo parola per parola, ma il succo era questo: noi (gli immigrati) per voi siamo delle piccole cose, belle e sporche, che disprezzate, ma che fanno tutto per voi.

Ed e' cosi. Gli immigrati sono come oscuri oggetti del piacere dei paesi ricchi che li "ospitano".
Essi cercano nella maggior parte dei casi un posto senza guerra e accettano lavori a volte al di sotto delle loro qualifiche pur di vivere. Chi li sfrutta li usa e li butta come meglio crede, li disprezza ma ormai non ne puo' piu' fare a meno perche' ai "nativi del posto" non interessa piu' raccogliere pomodori o conciare pelli nelle fabbriche. La cosa mostruosa e' che queste persone sono trattate come oggetti.
Guardate nei bar, nei ristoranti, nelle edicole...chi pulisce gli uffici la sera? Chi vi serve il caffe'? chi vi vende il pane? Sono loro, le piccole cose, belle e sporche.

I governi invece di sparar cazzate e rendersi complici della malavita dovrebbero avere compassione, cercare di aiutare l'integrazione e garantire diritti a "nativi" ed immigrati.

Vi consiglio di vedere il film di Frears, anche se e´solo un film e' molto istruttivo.

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