martedì 26 gennaio 2010

Gemella Ciambella nel "Immaginarium of Doctor Parnassus"




La settimana scorsa sono andata con Brötchen e il nostro amico Knödel a vedere questo film in un Multiplex di Alexander Platz. Ho avuto fortuna: Avatar era esaurito, e cosi ci siamo orientati su questo film. Terry Gilliam e' nei primi posti della mia personale classifica registi, mentre Cameron non ricordo nemmeno se ci e' mai entrato.

E' difficile introdurre la storia senza raccontare troppo, ma ci provero'...a Londra, il teatro ambulante del Dottor Parnassus cerca di portare colore nella vita dei frettolosi e distratti passanti. Il contrasto tra la citta' moderna e barbara con questo favolistico spettacolo d'altri tempi (ricorda un Vaudeville) e' stranissimo ma intrippante. Un violento passante ubriaco assalta il teatro nelle prime scene, ma viene risucchiato in uno specchio che si rivela magico. Il bastardo non ne uscira' mai piu'.
Sul teatro ambulante oltre al Dottor Parnassus, la figlia Valentina, il primo attore Anton e Percy che lo aiutano nella sua opera di portare fantasia e magia nelle strade della fagocitante citta'.
Ma i nostri non sono soli...un fastidioso tipo vestito di nero, Mr Nick li segue e costui si diverte a tormentare il vecchio e malato Dr Parnassus. Scopriremo poi che si tratta del diavolo in persona.

Una notte i nostri eroi, passando dal ponte dei Frati Neri nella South Bank salvano un misterioso personaggio vestito di bianco che sembra aver tentato il suicidio impiccandosi al ponte.
L'entrata in scena di Tony (Heath Ledger) sconvolge gli equilibri gia' precari del gruppo: Valentina si infatua dell'affascinante straniero, che oltre a belle maniere sembra dotato di uno spirito da imbonitore non indifferente. Intanto ad Anton, segretamente innamorato di Valentina, rode il fegato, mentre il Dottor Parnassus sembra molto felice di avere a bordo qualcun altro che abbia voglia di mettersi in viaggio con loro.

La storia e' lunghissima da spiegare, questa era solo la premessa! Vi diro' solo che c'e' di tutto: visioni magiche, amore, tradimento, patti col demonio, etc etc.

"The immaginarium of doctor Parnassus" (o in tedesco "Kabinett of Doktor Parnassus) e' una storia magica, che richiama molto "La leggenda del re pescatore" per l'ambientazione in una citta' moderna, dove pero' la magia e' visibile solo a chi la vuole vedere.

La storia e' davvero "Gilliamesque", ancora una volta parla di sogni, di amore, dell' importanza di continuare a sognare ma anche della responsabilita' che le nostre azioni hanno sulla vita degli altri e del prezzo che si paga per gli errori che si fanno.
Il teatro del Dottor Parnassus si scontra contro questi barbari che popolano le strade, troppo indaffarati e distratti dal ricordarsi che cosa veramente si nasconde nei loro cuori. Con la compassione di un monaco buddista e la tenacia di Don Chisciotte, Parnassus va avanti, cercando di ricordare alla gente che avere denaro e beni di consumo non nutre la fantasia e anzi, allontana dalla vera felicita'.

La narrazione di Terry Gilliam e' come sempre contraria a tutti i manuali di sceneggiatura: non c'e' mai un momento in cui i presonaggi sono al top e pensano (insieme col pubblico) "Fico, stavolta e' fatta!" per poi cadere e rialzarsi: come ne "L'esercito delle 12 scimmie" c'e' sempre un qualcosa di ineluttabile e malinconico nell'aria, i pochi guizzi di felicita' sembrano instabili fin dall'inizio. Tuttavia c'e' sempre una sottile ironia, impossibile non ridere in alcuni momenti a sorpresa.

Per me e' stata un'esperienza visiva ed emotiva: ho rivisto pezzi di Londra che sapevo descrivere a menadito (finalmente ho potuto vedere internamente Battersea Power Station sulla south bank, normalmente chiusa al pubblico) e anche la city, le macchiette dei tipici Londinesi sono assolutamente azzeccate. E poi c'erano mille riferimenti visivi a libri, film, cartoni animati (il teatro ricorda "Il castello di Owl", lo specchio "Alice", e anche Tony, impiccato sotto il ponte dei Frati neri ha un lugubre rimando al faccendiere Calvi, "suicidato" negli anni 80'). Il bizzarro connubio di effetti non-speciali, costumi elaborati e mondi 3D e' una festa per gli occhi senza fine (naturalmente per chi ha occhi per vedere).

Ottima la scelta degli attori, a partire da Parnassus , un grandioso Christopher Plummer (quanti anni ha? 500?), Heath Ledger, l'ironico e perfido Tom Waits, Andrew Garfield, Verne Troyer che interpreta una parte non stereotipata ma anzi che si beffa della classica figura del nano da circo. E a sorpresa Lily Cole, la modella inglese con la faccia di Bambola che interpreta Valentina...anche lei sa recitare (almeno in questo ruolo)! I tre sostituti di Ledger, che interpretano il personaggio di Tony attraverso l'immaginarium sono perfetti: Johnny Depp fa il seducente con una tipica riccastra avventuratasi nell'immaginarium, Jude Law con la sua faccetta da carogna impersona benissimo l'avidita' e l'arrivismo, mentre Colin Farrell sembra davvero un viscido mafioso superstar. Il trucco di trasformare il personaggio di Tony in un attore diverso ogni volta che entra nell'immaginarium e' stata dettata dall'esigenza di finire il film senza Ledger, ma funziona benissimo e aggiunge piu' magia all'intera storia.

Terry Gilliam e' per me l'Orson Welles dei nostri giorni: la sua grandiosita' e fantasia, la sua notoria sfiga e i budgets astrali sembrano in parallelo con l'opera del grande Orson.
Spero che a Terry vada meglio...e che dopo tanta sfiga che ha perseguitato anche questo film (la morte di Heath Ledger) ci sia il successo che merita. Speriamo che la triste fine di Heath Ledger non oscuri con le solite patetiche leggende urbane, l'opera di Gilliam e della sua banda, sarebbe un peccato!

In conclusione, un film da vedere col cuore. Lasciatevi risucchiare anche voi nell'Immaginarium del Dottor Parnassus, per ricordarvi se lo avete mai dimenticato, quali sono i sogni segreti che dormono dentro di voi, e intendo quelli veri e non le ossessioni feticcio, come quelle costruite da Mr Nick.

In Terry Gilliam we trust!! :o)

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