venerdì 1 gennaio 2010

Pace e Letizia

Avrei voluto dedicare il mio primo post dell'anno alle sbronze, alle feste, alla visione di "Tutti insieme appassionatamente" con tanto di karaoke. Invece, mi tocca iniziare con il sindaco di Milano che ha avuto la pensata di dedicare una strada o un parco a Bettino Craxi.
Mi sono presa la briga di ascoltare (resistendo al desiderio di spaccare il computer) l'intervista che la signora Moratti ha rilasciato (oh, sorpresa) a Red Ronnie.
A parte il fatto che non è possibile lasciare commenti al video, si assiste ad un incensamento di Bettino Craxi come "figlio di Milano", "grande innovatore", "autore di politiche sociali valide ancora oggi". Già sarebbero opinabili questi giudizi (hanno fatto bene alla politica le sue innovazioni? Sono state positive politiche sociali come l'abolizione della scala mobile?), ma viene completamente taciuto il problema fondamentale, cioè che Craxi fu condannato in tre gradi di giudizio per reati legati alla corruzione. Questo è il motivo della polemica, del quale però non si fa parola.
Provano a convincerci, la Letizia e il Red, ci danno proprio dentro. Craxi è stato perseguitato, sapete? Essì, un capro espiatorio, poveretto. Non era il solo coinvolto in "Mani Pulite", d'accordo, ma era uno dei pezzi più grossi in campo e quando qualcuno si mette in questo genere d' affari può finire a dover pagare per tutti. Era un uomo intelligente e scaltro a sufficienza per sapere quello che faceva, era cosciente dei rischi che correva, anche quando scappò in Tunisia.
Quando poi si tira in ballo la "riunione", il voler mettere pace con questi gesti, resto sconcertata. Perchè, si pacifica qualcosa dedicando una via a un condannato per corruzione? O piuttosto si cerca di dimenticare o di legittimare quel reato? E perchè è sempre gratificando la memoria di questi personaggi che dovremmo risolvere i conflitti? Non si potrebbe che ne so, dedicare una via a Pinelli, tanto per cambiare? O a Valpreda, che finì in galera per un reato non commesso, un "figlio di Milano" a cui ancora la città non ha chiesto scusa?
Posso a questo punto consigliare anche per Prosperini (sempre che venga condannato in via definitiva per i reati di cui è accusato) un giardinetto o una via che porti il suo nome.

3 commenti:

  1. Il mio parere lo conosci.
    Ma volendo fare uno sforzo in più arrivo a sostenere
    che il problema dell'italia è che si vogliono sempre
    saltare i necessari processi di verità, giustizia,
    e se, è il caso, di riappacificazione.
    Dopo mani pulite e la morte di craxi non si è più
    parlato del leader socialista.
    Ognuno è rimasto della sua opinione (oddio, i
    colpevolisti hanno anche delle sentenze a sostenere
    le proprie tesi),
    e adesso ciccia fuori il colpo di spugna con annessa
    beatificazione.
    Siamo un paese distratto che continua a preferire
    le scorciatoie. Anche se sono contromano.

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  2. Concordo e sospettosa come sono ritengo che ci sia qualcosa sotto...ci distraggono con questa faccenda della via per coprire chissà che altro. Sicuramente il popolo italiano tende a non sopportare il peso di processi e inchieste, se non altro perchè nessuno vuol mai ammettere di aver sbagliato. Ma c'è dell'altro: dopo "Mani Pulite" nulla è cambiato, lo stesso imprenditore che iniziò con la sua denuncia quella stagione ha una volta detto che non lo rifarebbe. Come diceva il Gattopardo "Tutto cambia perchè nulla cambi".

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  3. Deprimente, mi chiedo quanto in basso ancora si puo' cadere...tra un po' faranno una scuola dedicata a Mussolini o a Hitler o a Pribke (uh, chissa' se l'ho scritto giusto).
    Sicuramente hai ragione nel dire che serve a coprire altro, ma mi chiedo se la gente non si sente oltraggiata, a parte gli ex socialisti di ferro che invece saranno felici.

    Sigh.

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