domenica 16 maggio 2010

Gemella Frittella e Facebook

Per un sacco di tempo mi sono rifiutata di metter piede in Facebook. Nonostante gli inviti degli amici sono sempre stata guardinga nei confronti di questo social network. Ciambella, che vi aderì per puro sport quando ancora viveva a Londra, non appena apparsa online era stata bersagliata da decine di rompipalle che provenivano dal suo passato. Prontamente respinti.
Terrorizzata dall'idea che qualcuno potesse voler riallacciare rapporti giustamente interrotti dalle circostanze temporali, ho stoicamente resistito, finchè Speck, spinto dal nostro amico Mario non s'è fatto il suo account. Un'ottima occasione per sbirciarne il funzionamento.
Facebook è come una specie di lavagnona su cui tutti coloro che conosci (e anche i loro amici, se lo concedi) possono pubblicare immagini, messaggi, video eccetera.
Questo consente una comunicazione immediata anche se non approfondita con un sacco di gente in contemporanea. Se per esempio volete annunciare il vostro nuovo spettacolo o invitare tutti i vostri amici ad una festa, potete farlo velocissimamente scrivendo sulla vostra "bacheca".
E' divertente, lo ammetto, ed ha un grosso pregio: le diverse componenti della mia vita (dalla burattineria al lavoro scolastico, agli amici) si trovano riunite in un posto solo e le posso tener d'occhio contemporaneamente. Anche senza un contatto diretto, ho modo di conoscere gli sviluppi pubblici delle vite di amici e conoscenti ed eventualmente intervenire nelle discussioni. E' un modo -in fondo- per starsi vicini anche senza parlarsi e questo è carino.
Senza contare che puoi sempre fare un giro ozioso giusto per vedere se qualche personaggio particolarmente curioso del tuo passato o del tuo presente è lì e come si presenta al popolo del web.
Così, lungi dal passarci ore, devo dire che Facebook non mi dispiace. Resto però una fan delle mail, veloci come una telefonata e in grado di trasmettere comunicazioni più approfondite come una lettera... Ah, le lettere! Meglio ancora!

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