venerdì 11 dicembre 2009

No Berlusconi Day a Berlino 05/12/09



Sono arrivata in ritardo di 20 minuti all'appuntamento del no berlusconi day.
Il discorso di apertura era gia' cominciato, ma sono riuscita sentirlo quasi tutto.
Da un lato della porta di Brandeburgo c'erano gli italiani e dall'altro lato una dimostrazione contro le torture in un paese che purtroppo non ho saputo riconoscere.
Ognuno ha la sua dittatura, purtroppo.
Eravamo abbastanza, tra i 200 e i 300, molti andavano e venivano.
Certo a Roma ce ne erano di piu', ma va detto anche che a Berlino molti italiani lavorano nei ristoranti e le 13 e' comunque orario di pranzo.

Il discorso e' stato breve, preciso, senza sbavature faziose del tipo "No a Berlusconi, viva la sinistra". Tradotto in tre lingue (Italiano, tedesco e Inglese) per dare la possibilita' a tutti di avere un'idea di cosa si parlava.

Il succo del discorso e' stato questo: la misura e' colma, colma di umiliazioni e ingiustizie. Non solo chi ha partecipato non ne puo' piu' di Berlusconi, ma anche e soprattutto del sistema che lui rappresenta e che gli gira attorno.
Chi ha partecipato non vuole piu' vivere da vassallo, vuole vivere da essere umano senza essere schiavo delle logiche di potere che in italia partono dal governo e si diramano come un veleno, intrecciandosi con vari interessi: la chiesa, l'industia e la sinistra hanno tutti le loro responsabilita' e connivenze.
Perche', si e' chiesta la gente li convenuta, per lavorare devo per forza conoscere qualcuno, dare qualcosa a qualcuno, essere amico o parente di qualcuno, o nel caso delle donne, darla a qualcuno? Perche' non posso essere valutato in base ai miei meriti ed alle mie capacita'? Perche' devo pagare le tasse a dei governanti che mi prendono in giro e non provvedono ai miei bisogni e semplicemente non fanno il loro lavoro?

Non ci sono stati i temuti prediconi pro sinistra, anzi qualcuno ha anche lanciato un appello: pensiamo a CHI potremmo votare, una volta dimesso Berlusconi...c'e' qualcuno che meriti la nostra fiducia?!
La manifestazione non e' stata ne' di destra o sinistra, e' stata umana. Ovvio che la maggioranza della gente li' era di sinistra, ma per me e' stata la prima volta in cui ho visto italiani che non si beccano tra loro per affermare la loro identita' politica.

Anche un noto e amato politico dei verdi locali, Hans Christian Ströbele (e' stato votato al parlamento in modo diretto dal popolo) si e' fermato con la sua bici per sentire e cercare di capire a fondo i sentimenti degli italiani presenti.
Presenti alla manifestazione anche molti stranieri, tra i quali russi e francesi.


Insomma, bello.

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