venerdì 4 dicembre 2009

To hear or not to hear (lamentazione)


Di solito limito le mie esternazioni lavorative a pochi amici, così, tanto per farci quattro risate. Ma qualche volta rimango talmente di sasso che mi scappa, devo raccontarlo a tutto il mondo cosa mi succede.
Premetto come sempre che la mia conoscenza dei meccanismi scolastici (ambito della mia attuale attività) è minima, considerato poi che mi occupo di tematiche dell'handicap.
Chiarito tutto questo, ripeto nuovamente, seguo un allievo con disabilità sensoriale, ovvero sordo. Per tutta una serie di motivi non può seguire lo stesso programma dei suoi compagni ed ha quindi bisogno di un programma personalizzato con obiettivi più bassi. Non ha un'insegnante di sostegno. Ho passato il primo mese di scuola a far presente a tutti i professori la situazione, gli ho scritto una relazione in cui spiegavo qual'era il livello dal quale era partito lo scorso anno, come avevo operato, etc.etc.
Logica avrebbe voluto che mi si sottoponesse un programma all'inizio dell'anno che io seguissi? Forse, chi lo sa. Fatto sta che a parte un paio di persone, nessuno si è interessato della cosa. Io, abituata al fai da te, ho continuato a seguire le lezioni e proporre (con qualche eccezione ed aggiustamento) il medesimo programma al mio ragazzo. Che invero ha risposto benino.
Tra poco ci sono le pagelle, e dunque ho parlato coi vari professori chiedendogli cosa volessero proporre come verifiche a lui.
Qualche risposta sensata l'ho avuta, ma quando un prof mi ha detto "Ah, ma per lui non ho una valutazione" sono rimasta di merda. Cioè, io che cazzo ci vado a fare a scuola se poi questo non si prende neanche la briga di considerare l'allievo come tale? Cosa ti costa, oh bischero, chiedere di vedere un quaderno? Qual'è il problema? Spiegatemi, perchè io non l'ho capito.
Ieri mi è stato addirittura chiesto di stendere il programma personalizzato. A me! Che non conosco il programma degli altri ragazzi e quindi come loro lo scopro poco a poco. E che non credo essere qualificata per fare un'operazione del genere.

Ma c'è di più. Pare, ma sono voci di corridoio, che qualche professore sostenga che il ragazzo, siccome indossa le protesi, sia una specie di "sordo udente".
Le protesi, lo dico per inciso, non risolvono il problema della sordità, sono semplicemente degli amplificatori che amplificano -appunto- i suoni. Ma da qui a sentirci, a discriminare le voci dai rumori ce ne vuole! E ancora, mi viene da chiedere, ma io che vado lì a fare? Passo la giornata a gesticolare come una forsennata per poi sentirmi dire -anche se in modo ufficioso- che insomma, gli si potrebbe anche parlare a sto ragazzino? Mi piacerebbe che ci provassero.
Altra obiezione: ma come fa ad essere sordo se indossa le cuffie? Già, forse non tutti sanno che non solo i sordi possono sentire la musica, soprattutto i bassi (ci sono anche corsi di musicoterapia per loro) e le percussioni (prego guardare il video "Hands" dei Raconteurs), ma che grazie alle tecnologie che incamerano il suono direttamente nell'orecchio, anche loro possono ascoltare musica. In preferenza Rap, o musica suonata col piano, che contenga molti bassi. Però, tanto per fare un esempio, un sordo profondo non può sentire un quartetto d'archi, perchè le sue frequenze non sono percepite. Per quanto riguarda la voce umana, sentirà una sorta di borbottìo indistinto.
A questo punto qualcuno potrebbe dire "Ma tu sai queste cose perchè è il tuo lavoro, non quello del professore". E io risponderei "Certo, ma non costa un cazzo venirmi a chiedere delucidazioni...no?"
Insomma, mi sembra che più m'impegno io e più i professori si disinteressano. Non fanno alcuno sforzo per entrare minimamente in contatto con la disabilità, per capirla, anche se poco.
E' un problema di tutti i disabili (e nella mia scuola ne vedo molti), ma nel caso dei sordi è forse peggio.
Perchè un sordo non ha un handicap fisico come una paresi spastica, è una disabilità invisibile che si pensa rimediabile facilmente e della quale non si considerano le conseguenze a livello di comunicazione, rapporti sociali, costruzione logica del pensiero.
Mi fa rabbia, perchè vedo una quantità di ragazzi "normali" che se ne fregano altamente di tutto, mentre il mio allievo lavora tre volte tanto e quando non viene considerato un minorato, viene completamente ignorato e si mette addirittura in dubbio il suo handicap.
Chissà cosa farebbe l'ispettore Callahan se fosse al mio posto...

1 commento:

  1. Qui c'e' ignoranza...e tanta. Il fatto che gli insegnanti siano cosi idioti da mettere in dubbio l'handicap del ragazzo sembra un voce da paesotto di provincia.

    Ti direi di trovare un esperto che spieghi loro esattamente in una mezzoretta le problematiche della sordita'. Partecipazione obbligatoria, nessuno puo' inventarsi scuse.

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