lunedì 21 settembre 2009

A volte è meglio andare a piedi


Sui mezzi dell'Azienda Tramviaria Milanese sono comparsi da qualche tempo i cartelloni di una campagna per la buona educazione del passeggero. Quando ero in Inghilterra mi ricordo di averne visti sulla metropolitana, dunque pur considerandoli inutili- uno non diventa più educato per aver letto un cartello- non avrei nulla da dire, non fosse per il tono mieloso, anzi no, stucchevole dei messaggi.
Facciamo un esempio (le frasi sono ricostruite a memoria ma fedeli nel contenuto):
"Lui fece sedere quell'uomo dai capelli bianchi. Lei sorrise vedendo quel gesto così semplice. Scendendo gli passò accanto e gli sorrise ancora con gli occhi".
Un buon inizio, ma per farvi capire meglio ve ne riporto un'altra:
"Lei tornò indietro a prendere il giornale dimenticato. Fu allora che incrociò i pensieri di quell'uomo. Pensieri molto affascinanti."
Per chi non l'avesse capito, sui mezzi si cucca. Anime solitarie, venite a pigiarvi nelle carrozze affollate e troverete una fidanzata/o. Basta fare i bravi. Nel frattempo i denti cominciano a cariarsi. Ma continuiamo, che ne dite? Si può certamente andare oltre:
"La loro storia iniziò con una donna incinta. Entrambi al suo passaggio si alzarono per farla sedere. Subito dopo i loro sguardi s'incontrarono e cominciarono a raccontarsi."
Buonismo a tutta birra e glicemia alle stelle. Ma il colpo di grazia ve lo dò con questa:
"Due ragazzini stavano pasticciando il tram. Sia lui che lei s'intromisero per fermarli. Poi si guardarono e i loro cuori si fermarono un istante."
Pietà, pietà!!!! In una città dove nessuno reagisce vedendo due borseggiatrici al lavoro sulle borse di due turiste sul tram (è capitato), chi vuoi che s'interessi di qualche scritta a pennarello? Sarebbe magari il caso di lavare più spesso le carrozze, semmai, sono davvero fetide e i pennarelli almeno non puzzano.
Mi chiedo, perchè usare sempre questi metodi che suppongono che il destinatario sia un bambino, neanche troppo intelligente? Perchè appellarsi sempre all' anema e core italiani? Perchè non mettere qualcosa di più neutro, una specie di promemoria del divieto? Di questo passo la prossima campagna avrà come tema "Se non fai il bravo sui mezzi pubblici poi la mamma piange". Quasi mi viene da preferire una linea dura a base di sorveglianza e multe, almeno i passeggeri sarebbero considerati persone adulte da cui pretendere educazione.

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