venerdì 30 ottobre 2009

Gemella Ciambella in libreria!- Il Piccolo Principe a fumetti illustrato da Joann Sfar





Credo ci siano libri e racconti su cui ormai e' difficile dire ancora qualcosa.
Libri come "Alice nel paese delle meraviglie" e "Peter Pan" sono cosi conosciuti e sono stati illustrati in talmente tanti modi e visti attraverso talmente tante ottiche che sembra impensabile poter trovare qualcosa di nuovo da esprimere graficamente su di loro. Il "Piccolo Principe" fa parte di questi libri. Aggiungiamo anche il fatto che gia' l'autore Saint Exupery ne diede una versione grafica e davvero l'opera del fumettista Joann Sfar sembra ancora piu' incredibile.

L'ho trovato in libreria qualche settimana fa, ovviamente nella versione tedesca "Der Kleine Prinz", e l'ho sfogliato, ho letto alcune pagine e mi ha davvero...commossa.

Il tratto di Sfar sembra pennino e ci presenta un nuovo Piccolo Principe: totalmente sproporzionato con una grossa testa ovale e due enormi espressivi occhioni azzurri. E' totalmente lontano dalle interpretazioni mielose e spesso troppo infantili che ne vengono fatte.
Anche gli altri personaggi sono diversi dal solito: l'aviatore non e' piu' il giovane eroe come viene spesso visualizzato, ha la pancia ed e' provato dai giorni nel deserto, non ha molti capelli in testa.
La rosa sembra l'incarnazione extra terrestre di Josephine Baker, eternamente sdraiata in una simil coppa di champagne come una diva del burlesque. Gli abitanti dei vari pianeti sembrano schizzi fatti su tovagliolini di carta al bar per i mostri di "Futurama".
La volpe e' come una rivelazione e mantiene lo stile a meta' tra l'incisione e l'espressionismo degli altri personaggi, ma con le sue grossissime orecchie ci fa capire che siamo in una favola psichedelica, dove tutto puo' sciogliersi e ricomporsi in modi diversi. E' una psichedelia che sa essere dolorosa, come lo erano forse le canzoni dei Genesis ai tempi di Peter Gabriel, come a volte lo sono le situazioni della vita, ma che il Piccolo Principe vive con invidiabile pragmatica.
La volpe sembra un maestro che conduce il piccolo principe nel cuore delle persone.

La narrazione, per quel poco che ho potuto leggere, e' ottima, con inaspettati momenti grotteschi (il piccolo principe all'inizio che ride e' quasi agghiacciante!) e silenzi (vignette senza dialogo) che tuonano durante lettura. I personaggi sono "reali", non reagiscono alla saccarina: per esempio l'Aviatore disegna la cassa con la pecora dentro perche' e' davvero stufo di sentire il Piccolo Principe pigolare incessantemente.
Certe cose si capiscono meglio senza parole e Joann Sfar evita il didascalismo mieloso che spesso avvolge questo racconto, raggiunge i cuori senza fare del "pietismo narrativo". Con pochi accorgimenti grafici, muti e subliminali (per esempio il Piccolo Principe che brilla di luce propria in un dialogo verso il finale della storia), Sfar raggiunge il nocciolo della questione, spiega senza spiegare.

Non conosco certo tutte le versioni disegnate del piccolo principe che sono state fatte, ma questa mi sembra davvero bellissima, come disegni e narrazione. Non deve essere stato un lavoro facile. Ho anche dato un'occhiata su internet ad altri libri di Sfar e mi sembra davvero che questo fumetto sia stato disegnato molto piu' di getto. E' un Piccolo Princpe "senza zucchero e dolcificanti", lucido e astratto. Non per tutti.

Qui sotto trovate anche un piccolo filmato pubblicitario della versione tedesca.

http://www.carlsen.de/web/comic/index?tab=&sorting=&sortcol=&sortdir=&itemsPerPage=&page=2&mode=detail

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