martedì 3 agosto 2010

Ciambella e Brötchen sono... "Un-easy riders"








Il febbraio scorso, io e Brötchen abbiamo fatto un viaggetto in Costa Rica. Sfiga vuole che il volo dovesse far transito su New York. La nostra esperienza con la dogana e i servizi di sicurezza americani e' stata un incubo. Pubblico questo post un po' per lamentarmi (mi ci sono voluti diversi mesi per togliere dal testo le imprecazioni e trovare una forma piu' civile di scrittura) e un po' per mettere in guardia chi di voi abbia intenzione di fare un viaggio passando dagli stati uniti. Ecco cosa vi potrebbe capitare...

Andata
Dopo 8 ore di viaggio da Berlino a New York, le hostess della Continental Airlines ci porgono due formulari da riempire: uno per la dogana e l'altro per l'immigrazione, il nefasto A Form già cantato da Frank Zappa.
"Immigrazione?!" diciamo noi "Ma noi siamo solo in transito!!"
"Fa niente" risponde frettolosa la tipa. E va bene, gia' mi girano, rispondiamo a queste domande di merda e cerchiamo di farlo alla svelta.
Il governo americano vuole sapere (per ben 3 volte) come mi chiamo, se ho partecipato in azioni Naziste durante la guerra (EH?!), se ho mai richiesto l'immunita' (eh? mi chiamo mica Berlusconi!), se ho mai partecipato ad azioni terroristiche, etc. Insomma, tante domande sciocchine sciocchine, a cui e' ovvio che persino il peggior malfattore risponderebbe "NO".

Atterrati, inizia il supplizio: stiamo in fila davanti alla dogana per circa un'ora e 30 minuti perche' le pratiche di entrata richiedono una secolo e mezzo.
Di fronte ai gabbiotti dei poliziotti, un patetico cartello con una ridicola foto di una donna in divisa militare che regge una bandiera americana, e sotto la scritta "Proteggiamo il paese mantenedo le frontiere aperte".
Difatti, siamo in coda da 90 minuti...
Un poliziotto scazzatissimo mi riceve al suo gabbiotto e mi dice "buongiorno Ciambella, come stai?" al che io penso "Secondo te, genio, come si puo' stare a fare la fila per 90 minuti?!"
A parte domande del tipo "Dove vai?" (amico, sai leggere il modulo?!), il tipo pretende pure che io stia calma e sorridente mentre mi prende le impronte digitali. Ma vi pare???!!
Io sto' andando in vacanza e mi si prendono le impronte come se fossi una delinquente!!! E non sono nemmeno arrivata in Costa Rica!
Insomma, alla fine mi trattengo dal protestare perche' so che i poliziotti sono poco sportivi, non hanno senso dell'umorismo e mi metterebbero in gattabuia di sicuro. Per fortuna ritroviamo i nostri bagagli in un angolo della sala, ormai da tempo qualche inserviente li ha tolti dalla giostra.

Ritorno
Il ritorno dal Costa Rica e' stato un incubo anche peggiore: ci viene consigliato di arrivare all'aereoporto con 3 ore di anticipo, dati gli stretti controlli per gli stati uniti. Dato che non siamo proprio dell'idea, andiamo la' con solo 2.30 ore di anticipo. Inutilmente, perche' davanti a noi ci sono quelli che viaggiano su Huston un'ora prima di noi e ovviamente viene data a loro la precedenza. Due ore sprecate stando in fila.

L'arrivo a Newark mi vede piu' preparata, sono calma, non lamento quando mi porgono nuovamente il demenziale modulo verde, lo riempio e basta. Ma si vede che il destino mi vuole proprio far odiare questo giorno.

Ci mettiamo (anzi ci mettono) in fila, ma e' lunghissima, e i poliziotti sono lenti come la fame. Una poliziotta e' simpatica e veloce, vorremmo poter finire nel suo gabbiotto, ma purtroppo finiamo in quello di un poliziotto che fa del cabaret coi turisti, ma non e' molto veloce. Brötchen si scoccia, sgattaioliamo in un'altra fila, purtroppo guidata dal cosiddetto Poliziotto Cattivo, che fa pelo e contropelo ad un gruppo di ragazzi italiani che non parla una parola di inglese. Addirittura una viene portata ad un interrogatorio, probabilmente perche' ha scritto qualche cagata sul modulo di ingresso nel paese (ragazzi, studiate le lingue). Ormai siamo gli ultimi saltiamo da una fila all'altra cercando di passare finalmente questa la dogana e reccuperare i bagagli.

Il poliziotto che mi "riceve" sto' giro e' piu' rotto di me. Come sempre, attacca la tiritera "Come stai?". "Stanca" gli rispondo io. "Stanca?!" dice lui, sconsolato. Amico, siamo stati in fila due ore, tu almeno il tuo culone  l'hai posato su una sedia!!
Finalmente corriamo a cercare i bagagli e grazie a questi maniaci, il mio bagaglio e' sparito!!Una tipa con un bagaglio simile lo ha portato via! Decido di imbarcare il suo, almeno alla fine ognuno trovera' il proprio.

A casa
Tristemente la storia non e' finita. Mettendo a posto le cose rimaste in valigia Brötchen scopre che la borsa dove tiene le creme solari e' macchiata: c'e' crema ovunque e non riusciamo a capire da dove sia uscita. Brötchen, scienziato com'e' cerca una spiegazione scientifica (la pressione ha fatto scoppiare le bottiglie) ma perche', obietto, a me non e' successo?!
La risposta arriva dopo qualche secondo: pulendo l'esterno delle confezioni di crema, Brötchen scopre due grossi ed evidenti buchi di siringa. I poliziotti hanno visto le confezioni ai raggi X e hanno pensato, volpi come sono, che fossero bottiglie di esplosivo!! cosi' hanno esaminato il contenuto pensando di non farci accorgere dell'azione. (Guardate le foto!)



Sono scioccata dal trattamento a cui i semplici turisti sono sottoposti dal governo americano: non solo si permettono di trattare in modo vessatorio semplici passanti come se tutto il mondo volesse emigrare li', sono preda di una paranoia che fa vedere loro nemici in tutto e tutti.
Le impronte digitali si prendono solo ai sospettati di reati, non a dei turisti, e' una violazione della privacy.
E avrebbero dovuto mettere un'etichetta sul bagaglio di Brötchen, che spiegava l'accaduto. Non ci vuole molto, lo fa anche la Bundespolizei.

Mai mai mai piu' in transito in USA! Non vale la pena, a meno che non si vada per visitare gli stati uniti. E lo consiglio anche a voi! Chissa' che non smettano di trattare in modo cosi umiliante le altre persone, quando vedranno che nessuno vuol piu' passare dalle loro parti e prendere i loro aerei.

3 commenti:

  1. Che incubo!
    Il mio animo anti-americano sta sobbalzando solo a leggere il post, figuriamoci a subire l'ignoranza degli americani...

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  2. Eh, guarda, volevo mandarli tutti a cagare, ma non si poteva...c'e' una vera paranoia per lo straniero...triste...

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  3. Ecco ora non ho più bisogno di spiegare Perchè negli States io non ci voglio andare. Cara, amata, più civile Europa!!!
    PS occhio che a volte dimentichi le maiuscole

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