sabato 4 settembre 2010

Country Frittella (3)

25/26
Ieri sono arrivati i mobili del bagno, la televisione, la lavatrice ma soprattutto...il frigorifero! Mai più birra calda! Io e Speck siamo contenti come bambini mentre assaporiamo lo yoghurt FREDDO, il prosecco FREDDO, mentre facciamo allegramente la spesa accumulando verdure e salumi che vanno conservati in "Luogo fresco e asciutto". Si può vivere senza frigo ma è meglio con. 

Caorle

Caorle è una località turistica come tante altre che si affacciano sull'Adriatico. Anche se da piccola ci sono stata una volta sola, fuori stagione (una settimana di pioggia e noia) venire qui è fare un fastidioso tuffo nel passato. I miei genitori mi portavano a Milano Marittima, Cervia, San Benedetto del Tronto, ma fondamentalmente è come se mi avessero portata qui.Pensioni e camere in affitto, piccoli cortili stipati di automobili, centinaia di hotel uno appiccicato all'altro che da lontano, la sera, con tutte le loro insegne luminose ricordano Las Vegas. Ogni albergo ha un portichetto sotto il quale la sera ti siedi a giocare a carte con tua nonna. E poi ci sono le sale giochi, i negozi di ciabatte da mare e parei aperti la sera fino a tardi, le sfilate di famiglie (qui soprattutto tedesche e austriache) che percorrono incessantemente il lungomare alla ricerca di non si sa cosa.. Cabine, ombrelloni, racchettoni. Certo, con gli anni i ristoranti si sono dati look più raffinati, nel centro sono stati restaurati vecchi edifici (quelli abbastanza caratteristici) oppure ne sono stati costruiti di nuovi ma la sostanza cambia poco. Gli hotel si sono adeguati alle abitudini degli ospiti stranieri e la cena viene servita dalle 19 alle 20. I cartelli sono tutti bilingue, Tedesco e Italiano. Ci sono le mostre itineranti di serpenti e rettili (Anaconda promette anche ragni, scorpioni ed un boa a due teste!) e c'è Moira Orfei, le giostre, il minigolf, tutto il catalogo completo. A venir qui sembra che in quarant'anni la razza umana che va in vacanza non si sia evoluta per niente. Eppure c'è veramente un sacco di gente, ora con la crisi ne viene anche di più. E c'è da scommettere che un sacco di queste persone ricorderanno le ferie a Caorle come le loro più belle. Non so, mi fa senso, mi fa pensare che veramente la storia si ripeta incessantemente sempre uguale e che tutti i figli facciano lo stesso percorso dei padri, non importa quanto diverso pensano che sia. Si divertiranno anche loro in sala giochi, faranno la stessa passeggiata e dormiranno forse nello stesso letto, nello stesso hotel.
D'altronde ai bambini quasi naturalmente piacciono sempre le giostre, le bambole, i videogiochi. C'è poco da fare, le regole dell'attrazione sono sempre quelle.
Pensavo comunque ieri sera, immersa nella folla infichettata così densa che è quasi impossibile camminare, che questa è una delle poche occasioni che gli esseri umani hanno per conoscersi veramente per caso. In città, durante l'anno ci si conosce soprattutto a scuola ed al lavoro. A feste organizzate da amici magari, ma mai realmente per caso. Forse per questo ci si concentra tutti quanti a questo modo, per sentire la vicinanza dell'umanità almeno una volta all'anno. Non che io senta questa necessità. Semmai provo il sentimento opposto. Ma questo è un altro discorso.
(to be continued)

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