Faccio un esempio pratico e personale: nel lavoro, perchè ostinarsi a prendere una parte quando siamo ben coscienti di non avere peso e di non avere responsabilità nelle decisioni? Perchè accettare di schierarsi per far contento qualcuno? Personalmente l'ho fatto e sapete, non c'ho guadagnato nulla, solo un mucchio di stress, e nessun aiuto al momento utile. Dunque, da quest'anno rientro nei ranghi, mi faccio gli affari miei, lavoro con scrupolo ma mi considero (e difatti sono) una lavoratrice autonoma.
E sempre in tema di lavoro, basta elemosine. Mi riducono lo stipendio ad una somma irrisoria? Mi spiace, ma ridurrò le ore di presenza, mi troverò altro lavoro per integrare. Per quanto il caso su cui opero sia abbastanza difficile, ho lavorato sempre, sia in termini di ore che d'impegno, più del dovuto. Ma sono stufa. La beneficenza aiuta solo strutture straricche ad essere ancora più ricche ed a non prendersi responsabilità che hanno in quanto scuola. Beh, gente, la pacchia è finita, IO valgo e non solo per le ditte di shampi e cosmetici. Adesso voglio esser pagata adeguatamente. Cacciare la grana, vedere cammello.
Questa è una cosa che mi devo ricordare bene.
E poi, vorrei gestire con più parsimonia il mio tempo. Mi son fatta trascinare in troppe attività di recente, col risultato che non sono stata più in grado di dedicarmi a molte cose a cui tengo veramente. Nessuno mi ha obbligata, tranne la mia ansia e paura di restare indietro. Beh, adesso voglio restare un pò indietro ma avanzare con altre cose. Quindi corsi sì, ma non tutto quello che capita. Tai Chi e qualcosa d'altro, un pò di corpo e un pò di mente.
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"Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, di cambiare quelle che posso e la saggezza di comprendere sempre la differenza"(Kurt Vonnegut, "Mattatoio 5") |
Buona fortuna a me.
:o)
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