venerdì 14 agosto 2009

Gemella Ciambella e la DDR




Quest'anno si celebra il ventennale della caduta del muro di Berlino, e ovviamente la citta' e' in festa totale...o almeno cosi sembra.
Le nuove generazioni poco sanno di cio' che accadde dopo la guerra e di cosa fosse la DDR o GDR (Germania dell'est). Avendo vissuto questi fatti da bambina e adolescente, per me questo argomento e' una scoperta e una continua ricerca, e ovviamente vivere a Berlino e' un grosso incentivo a conoscere meglio la storia.
Aspettando l"Orientirungskurs" alla scuola di tedesco, vi raccontero' cosa ho scoperto e le mie personali riflessioni.

Alla fine della 2nda guerra, la Germania e Berlino vennero divise in settori presidiati dai 4 eserciti vincitori: a ovest gli alleati (Francia Inghilterra e America) e a Est la Russia.
Berlino divenne territorio dei giochi di potere tra i due blocchi, fino a che la tensione sfocio' nella costruzione del Muro e nella concreta divisione della Germania in due stati separati tra la fine degli anni 50 e l'inizio degli anni 60.
A questo punto c'erano due Germanie: la germania dell'Ovest, BRD, e la Germania dell'Est, ovvero la DDR. Pur essendo stati indipendenti, era ovvio sia per gli USA che per l'allora USSR che la guerra fredda era combattuta anche fornendo supporto economico a una delle due Germanie.

La DDR, essendo vicina al governo sovietico, aveva una societa' di stampo socialista ma comunque piu' rilassata rispetto alla Russia e agli altri paesi dell'ESt europeo.
Casa e lavoro erano un diritto per tutti proprio come negli USSR, anche se essendo considerati tutti uguali, non c'era nessuna competitivita', nel bene e nel male.
Come in ogni regime di qualunque parte sia, si cercava di creare uno spirito unitario, spingendo la gente a vivere insieme, mangiare insieme, fare persino le vacanze tutti insieme e questo ha creato una specie di sentimento tribale, per cui tutti volevano proteggere "La famiglia DDR" e chi non la pensava come il governo stava minacciando in realta' la stabilita' e la felicita' del gruppo.
Addirittura c'era questa pratica negli asili: ad una certa ora tutti i bambini andavano a fare la cacca, e nessuno si alzava se non l'avevano fatta tutti. Pazzesco!

Alcune persone che hanno vissuto nella Germania dell'est dei tempi, mi hanno confermato la presenza della Stasi, il servizio segreto, ovunque e col coinvolgimento di chiunque: l'abile manipolazione delle persone attraverso una sottile paranoia quotidiana, spingeva la gente ad essere informatori volontari, raccontando tutto quello che facevano i vicini o i loro stessi amici e parenti. Addirittura, alcuni agenti diventavano amici delle loro vittime, per poterli controllare da vicino. Morale della favola, non ci si poteva fidare di nessuno.

L'informazione era ovviamente manipolata e sempre presentata con un'ottica socialista, i programmi dell'Ovest, tipo Derrick, venivano trasmessi con il segreto obiettivo di far pensare ai cittadini dell'est che la germania ovest fosse un post terribile e violento. BUon per loro che fossero tutti protetti dal loro governo, nella loro isola felice!
La "riprogrammazione" iniziava presto a scuola: in 3za elementare (credo, i tedeschi hanno una diversa classificazione delle scuole) si iniziava la carriera nel partito, diventando tipo dei piccoli scout di regime, gli Esploratori. I bambini e le bambine si vestivano davvero come dei piccoli scout, avevano un buffo saluto, erano indottrinati come gli scout, ma la loro religione era il partito. Non andavano nei boschi a dormire in tenda e a fare i nodi, andavano alle riunioni e ripetevano a bacchetta i dictat degli insegnanti.
Avevano anche una specie di cresima, tanto per sottolineare il parallelismo con la religione, quando diventavano veri e propri piccoli membri del partito (credo intorno agli 11 anni).

Accanto a queste cose, c'erano pero' anche inaspettate oasi di progressismo: la famosa FKK (cultura del corpo libero) ovvero i campi vacanza per nudisti, rimangono un'istituzione unica.
I cittadini erano incoraggiati a non avere vergogna dei loro corpi, interi gruppi di colleghi d'ufficio andavano a farsi una giornata di vacanza nelle colonie nudiste e la cosa diventava talmente naturale che non c'era malizia nelle persone che li frequentavano. Prendevano il sole, giocavano a tennis, facevano il bagno, tutto come gli altri solo senza vestiti.
Le donne venivano incoraggiate a lavorare, e avevano diritto a un giorno libero al mese.
C'erano concrete e avanzate politiche di contraccezione ed educazione sessuale tra i giovani.
L'aborto era consentito senza criminalizzare la scelta della donna, le famiglie ricevevano supporto in termini economici per ogni figlio.

Quando interrogate tra una birra e l'altra, molte persone nei Kneipe di Friedrichshain, vi confermeranno prima della caduta del muro c'era piu' attenzione alla famiglia, la gente seppur non ricca condivideva molto piu' volentieri.
La liberta' di culto esisteva e c'erano anche gli oppositori del partito, era tutto alla luce del sole, ma certo chi lo ammatteva non aveva vita facile.
Insomma, la DDR era davvero un mondo a parte, diverso dall'ovest ma suo modo anche dall'est.
Non mi sarebbe piaciuto viverci, ma non supporto nemmeno la propaganda che fu fatta e che viene fatta ancora oggi dall'ovest, proprio in occasione del 20nnale della caduta del muro.

Non credete a chi vi dice che era tutto una merda, in realta' tante persone rimpiangono la DDR e la loro tragedia e' che essa si e' dissolta come in un sogno, e cio' che resta sono solo gli edifici, le storie e i simboli, come la Trabant e il personaggio TV "Sandmännchen".
Una recente indagine ha messo in luce il fatto che i tedeschi dell'est in realta' vorrebbero tornare nel loro mondo di prima. L'enorme pubblicita' che pervade la nazione e Berlino, in particolare, e' fuffa, per convincerli e convincerci che e' stata una bella idea liberarsi della DDR. Ma per gli ex cittadini il passaggio da un mondo in cui la base dell'esistenza era garantita a un mondo in cui si compete per tutto, c'e' un modulo e una procedura burocratica per tutto e si paga per tutto, e' stata piu' che traumatica. Da un giorno all'altro la loro moneta valeva meno delle gomme da masticare, dal sentirsi tutti uguali si sono trovati ad essere dei "poveri e diversi" dalla ricca germania dell'ovest. Da un giorno all'altro non avevano piu' nulla.

La germania non e' stata riunificata con grazia, e' stata "Westizzata", cioe' si e' cercato di demonizzare e cancellare cio' che fu la Germania dell'est come fosse stato un terribile errore. Come pare sia tristemente tradizione qui (parliamo del dopoguerra), si e' voluto dimenticare che sia mai esistita e i suoi simboli cancellati. Ma nel bene o nel male la DDR e' esistita e i suoi ex cittadini si sono sentiti spogliati di tutto, della dignita' e della loro identita'.
I cittadini della ex DDR hanno dovuto combattere persino perche' i semafori nella parte est consevassero i caratteristici ometti paffutelli. Non sono riusciti a salvare un altro simbolo, il Palast der Republik. Ma se guardate da vicino, molte delle cose piu' caratteristiche nella Berlino odierna sono proprio della ex germania dell'est: i semafori appunto (ora, grazie al nostro mitico sindaco diventati patrimonio della citta' e sparsi anche nell'ovest della citta'), la East side gallery, Karl Marx Allee, la Fernsehen Turm (la torre della TV), Alexander Platz, l'ora molto trendy Prenzlauer Berg, etc etc.

Insomma, tutto ha due facce ragazzi, non si puo' certo dire che ci sia solo un buono e solo un cattivo, in tutto. Occhia aperti non fatevi intortare dalle propagande di destra o sinistra o centro o dio sa dove, usate sempre il vostro cervello!

2 commenti:

  1. Fico, brava! Ma chi è quello della prima foto?

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  2. Come chi e'?!
    E' Honeker, il capo maximo della DDR, un pazzo totale, ma a suo modo con dei principi...

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