giovedì 20 agosto 2009

No self control


Non so se capita anche a voi, ma mi par di avvertire uno strisciante inquadramento (per non diremilitarizzazione) della vita quotidiana. Non mi riferisco alle pattuglie di militari che sono statedisposte in alcune grandi città. O meglio, non solo a quelle.
La "questione sicurezza" mi pare stia diventando un ottimo argomento per creare posti di lavoro, volontario o pagato. Non passa giorno che i telegiornali non ci assicurino sulla presenza di poliziotti di quartiere e soldati in quantità, sull'istituzione di ronde, sul nuovo servizio di polizia in bicicletta su un lungolago lombardo. Si parla sempre dell'istituzione di nuovi gruppi di sorveglianza, ancora e ancora, gente che qualcuno dovrà pur pagare. E viene da chiedersi se si rimasto qualcosa da sorvegliare.

Gli stessi telegiornali infatti riferiscono che ci sono ronde per difendere i turisti dai venditori di collanine sulla spiaggia, che un ciclista è stato multato perchè passava col rosso sulle strisce pedonali (ad agosto in una strada vuota), si esibiscono cifre di minorenni multati perchè trovati in possesso di bevande alcoliche (che qualcuno gli avrà venduto) e si comunica che sull'Isola d'Elba i minori di 16 anni se beccati a fumare o anche solo in possesso di sigarette (prova a toccarmi la borsa se hai coraggio) saranno multati.

I casi sono tre: o la temutissima "emergenza sicurezza" non c'è o per sicurezza poliziotti, vigili urbani etc. intendono qualcosa di diverso da rapine e omicidi, oppure l'emergenza c'è e talmente grossa che fa paura pure a loro.
Perchè poi nella vita vera succedono cose che non mi fanno sentire troppo al sicuro, del tipo: un ragazzo straniero maggiorenne, già arrestato più volte (l'ultima lo scorso anno per rissa), con tanto di foglio di via, se ne va a spasso per Milano, INDISTURBATO. E dire che non è questo un tipo che passa inosservato. Possibile che di tutti questi difensori della giustizia a nessuno venga in mente di controllargli i documenti o di far valere il foglio di via?
Come mai lo spaccio va alla grande in una vietta come Corso Como? E' piuttosto piccola, vi assicuro, neanche 100 metri di strada, non ci vuole niente per beccarli, gli spacciatori.

Ma chissà perchè, i vigili urbani preferiscono occuparsi dei turisti in canottiera nel centro storico di Caorle o sentire l'alito dei minorenni...Questioni di priorità, suppongo.

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