martedì 7 ottobre 2008

O' Miracolo!

Dunque, negli anni '90 comparve sulle scene un gruppo chiamato
" The Wallflowers", la cui caratteristica più notevole era avere tra i suoi membri il bel figlio di Bob Dylan, Jacob.

Il piccolo ha una bella voce profonda (forse potrebbe osare di più, ma è giovane), poco somigliante all'inarrivabile tono caprino di papà e il primo album del gruppo, discretamente chitarroso rock, mi piacque.
Uno o due anni dopo mi comprai anche il successivo"Bringin' Down the Horse". Non c'erano indizi di una personalità prorompente in quella musica, ma mi dissi che probabilmente era la crisi del secondo disco.

Ahimè non fu così. Ci fu la crisi del terzo album e poi del quarto e del quinto, con Jacob sempre più cover man e canzoni sempre più piatte, indistinte le une dalle altre. Pazienza, in fondo anche i figli di Lennon non hanno combinato granchè (quelli di Elvis poi...).

La recente uscita di "Seeing Things" -primo disco solista di Jacob- mi aveva perciò lasciata freddina e non mi ero proprio posta il problema di comprarlo. Grazie a un personaggio che chiamaremo "Il Blogghista Misterioso" sono entrata in possesso del suddetto Cd e beh, ho cambiato idea. Il sangue è sangue, a maggior ragione il sangue marca Dylan.
Già al primo ascolto "Seeing Things" convince: quasi completamente affidato a chitarra acustica e voce, mette in giusta evidenza la bellezza della voce di Jacob (se ci si mettesse potrebbe diventare un ottimo bluesman), che torna alle origini con canzoni classiche ma non banali, e testi che parlano del male, della morte e della vita in campagna.

La ricetta è semplice ma funziona: togliere strumenti (e compagni di avventure), per tornare ad ascoltare se stessi. Il risultato è una manciata di belle canzoni in equilibrio tra l'introspezione e la placida contemplazione, permeate talvolta di un sottile umorismo.

Posso dire che se il piccolo continua su questa strada si può prevedere un radioso futuro per lui.

Da segnalare tra i brani migliori "Evil is Alive and Well" e "Everybody Pays as They go".

Hi ah!

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